36
Non lasciare nessuno ai margini
600 mila famiglie, 500 mila bambini
2 miliardi l’anno
Il reddito di inclusione è una misura concreta, sostenibile ed efficace, perché rivolta a chi ne ha davvero bisogno. Niente a che fare con la proposta di un reddito per tutti, finanziariamente insostenibile e socialmente sbagliata. Quelle messe in atto nei #Millegiorni sono politiche di assistenza rivolte a chi è in reale stato di difficoltà e vogliono favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, non la permanenza ai margini.
Abbiamo affrontato con questi interventi una delle eredità più pesanti della crisi che ha precipitato milioni di famiglie e di individui nel calvario della povertà. Nei cinque anni dal 2007 al 2012 il loro numero è raddoppiato: sono passati rispettivamente da 975mila a 1,725 milioni e da 2.427 a 4.814. Gli ultimi dati, risalenti al 2016, hanno fatto registrare un miglioramento anche se la situazione rimane difficile.
I BENEFICIARI
L’obiettivo è aiutare tutti coloro che si trovano in
povertà assoluta. Si tratta cioè di nuclei familiari o
persone che non dispongono dei beni e dei servizi
sufficienti a condurre un livello di vita dignitosa. A
beneficiarne saranno, in modo prioritario, le famiglie
con figli minori, con disabili gravi e i disoccupati con
più di 55 anni. Il ministero del Lavoro ha calcolato
che riguarderà 600mila famiglie, 1,8 milioni di
persone e, in particolare, 500mila minori, cioè la
metà del milione di bambini che versa in condizioni
di assoluta miseria.
AIUTI SU MISURA
Le norme per la lotta alla povertà non si limitano
a un sostegno sul piano puramente economico ma intervengono con una vera e propria ‘presa
in carico’ della famiglia o del singolo in difficoltà.
Ciò avviene attraverso progetti personalizzati
di inserimento al lavoro o di cura delle eventuali
necessità socio-sanitarie.
I MEZZI FINANZIARI
Le risorse stanziate destinate al reddito di inclusione
sono: 1 miliardo e 150 milioni per quest’anno,
che diventeranno 2 miliardi aggiungendo i fondi
non spesi nel 2016 e i fondi europei. Gli assegni
erogati varieranno in relazione al reddito, al numero
di componenti del nucleo familiare e al luogo di
residenza: oscilleranno così tra i circa 190 euro
per una persona singola a un massimo di 485
euro mensili per un nucleo familiare di 5 o più
componenti.