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Semplificare e disciplinare la cultura e l’economia del mare
Più di 480 mila occupati, e 1.5 milioni di appassionati di barca
Un codice per la nautica da diporto
7500 km di costa fanno dell’Italia la più estesa banchina del Mediterraneo. È dal mare che può arrivare un impulso alla crescita dell’economia: industria, servizi, turismo, è questo il valore del comparto nautico per il nostro Paese. Il nuovo Codice della nautica da diporto punta su un settore in crescita, che dà grande contributo al Made in Italy e all’export e che vale circa il 2,6% del Pil nazionale, con oltre 40 miliardi di euro. Sostenerlo vuol dire anche creare occupazione: sono già più di 480 mila gli occupati e il Censis calcola 1 posto di lavoro ogni 3,8 barche. Per ogni addetto alla costruzione si creano 6,5 posti di lavoro nell’indotto e una Marina turistica in media impiega 70 persone. È solo l’ultimo dei tanti provvedimenti per sostenere economia e cultura del mare. Già nella legge di stabilità del 2016, infatti, è stata abrogata la tassa sulle unità da diporto fino a 14 metri e ridotta per quelle sotto i 20 metri, ed è stata stabilita un’aliquota Iva agevolata al 10 %.
COSA PREVEDE IL CODICE
Abbiamo semplificato i procedimenti amministrativi
per favorire un aumento della competitività e
promuovere la produzione nazionale verso i mercati
esteri. Ecco come:
- Sportello Telematico del Diportista per il rilascio
della licenza di navigazione, il certificato di
sicurezza e di idoneità al noleggio e quello per la
navigazione temporanea;
- Registro telematico delle barche, cioè un archivio
telematico centrale, contenente le informazioni di
carattere tecnico, giuridico, amministrativo e di
conservatoria riguardanti le navi e le imbarcazioni
da diporto;
- vigilanza amministrativa e tecnica delle scuole
e delle associazioni nautiche da parte delle
Province o delle Città metropolitane;
- centri di istruzione per la nautica per la gestione
delle scuole per il conseguimento delle patenti;
- Anagrafe nazionale delle patenti nautiche, che
include anche segnalazioni di sinistri marittimi,
eventi straordinari e violazioni
- razionalizzazione nelle attività di controllo sulla
sicurezza della navigazione e inasprimento delle
sanzioni per la conduzione in stato di ebbrezza
o sotto l’effetto di stupefacenti, nonché per chi
causa danno ambientale o grave rischio per
l’ecosistema marino.
CULTURA DEL MARE
L’ 11 aprile di ogni anno sarà la «Giornata del mare»
negli istituti scolastici, perché è necessario educare
i ragazzi a riconoscere che il mare è una risorsa di
valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.
Ma la cultura del mare indica anche rispetto e
inclusione, per questo sono stati previsti nell’ambito
delle strutture ricettive della nautica un congruo
numero di ormeggi riservati alle unità in transito e ai
portatori di handicap.
NUOVE PROFESSIONALITA’
Per un settore che cresce e si evolve servono
nuove professionalità, anche a garanzia di chi si
avvicina alla nautica. Sono state così istituite la
figura professionale del mediatore del diporto e
dell’istruttore di vela.
L’esercizio professionale dell’istruttore di vela sarà
riservato ai soggetti iscritti in un apposito elenco
nazionale tenuto dal Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti.