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Rendere celere ed efficiente lo svolgimento dei processi
Redazione atti e obbligo di deposito in formato digitale
Risparmiati oltre 130 milioni di euro in 3 anni.
Grazie a un investimento di 300 milioni di euro, siamo il primo paese in Europa ad aver informatizzato integralmente la giustizia civile.
La tendenza degli uffici giudiziari, intasati da pratiche che si trascinano per anni, si è finalmente invertita e ora nella classifica internazionale della Banca mondiale su efficienza e competitività l’Italia ha recuperato in un solo anno ben 11 posizioni grazie al processo telematico nella classifica internazionale della Banca mondiale su efficienza e competitività l’Italia ha recuperato in un solo anno ben 11 posizioni grazie al processo telematico.
In termini pratici, significa processi molto più veloci, maggiore trasparenza, maggiore rispetto dei diritti violati e un risparmio di decine di milioni di euro ogni anno.
DAL CARTACEO AL DIGITALE
Il processo civile telematico vuol dire che gli atti
del processo di parte e dell’ufficio vengono redatti,
sottoscritti, conservati e archiviati in formato digitale.
Essi sono inoltre trasmessi dalle parti del processo
all’ufficio giudiziario, e dall’ufficio giudiziario
alle altre amministrazioni, in via telematica. La
digitalizzazione del processo è una vera e propria
rivoluzione del sistema giustizia.
IL BILANCIO A TRE ANNI DALL’OBBLIGATORIETÀ
Lo stato dell’arte del processo civile telematico, a
tre anni dalla sua attuazione, conferma il successo
della riforma. Alcuni dati per capire l’impatto che sta avendo sulla
giustizia civile: riduzione dei tempi di emissione
per un decreto ingiuntivo del 50% (la media di
emissione di un decreto ingiuntivo telematico nel
distretto di Roma si aggira sui 28 giorni rispetto ai
12 mesi precedenti all’obbligatorietà); 21.500.000
atti giudiziari archiviati e gestiti; 6.000.000 accessi
giornalieri dall’esterno; 1.090 uffici giudiziari
supportati; 960.000 utenti esterni; 40Tbytes dati
giornalieri scambiati.
In 3 anni si stima un risparmio di oltre 130 milioni di euro.
Leggi I dati del ministero della Giustizia