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Definire con chiarezza identità, ruolo e funzioni
300mila organizzazioni, 5 milioni di volontari, 800mila lavoratori
Favorita trasparenza, serietà e qualità
Più di 300mila organizzazioni, 800mila lavoratori e 5 milioni di cittadini volontari mobilitati per una cittadinanza attiva e solidale. Il Terzo Settore in Italia: una risorsa straordinaria, unica in Europa per forza ed efficienza, un patrimonio che vogliamo valorizzare e aiutare a crescere ancora.
UN NUOVO WELFARE PARTECIPATIVO
Il nuovo codice del Terzo Settore, il registro unico, la
semplificazione della normativa vigente, la revisione
del codice civile sulle associazioni e sulle fondazioni,
la trasparenza, il controllo e la vigilanza,
la valorizzazione dei principi di gratuità,
democraticità e partecipazione, la fiscalità
promozionale a sostegno dell’associazionismo e
delle imprese sociali, l’istituzione del Consiglio
nazionale del Terzo Settore, sono i capisaldi della
nuova normativa che definisce vincoli e finalità degli
enti, fornendo una cornice omogenea, nel rispetto
delle diversità che caratterizzano il vasto mondo del
non profit. Trasparenza, ma anche legalità e lavoro
di qualità: per evitare forme di disuguaglianze
contrattuali, si stabilisce che le imprese dovranno
garantire - nella partecipazione a bandi pubblici
- condizioni economiche non inferiori a quelle
previste dai contratti collettivi nazionali. Il lavoro nel
terzo settore è principalmente attività di relazione,
di presa in carico, di cura verso le persone. Non
vogliamo consentire alcuna forma di sfruttamento
o di dequalificazione dell’attivata lavorativa nel
terzo settore.
5 PER MILLE E SOSTEGNO FINANZIARIO
La riforma della disciplina del 5 per mille,
l’innalzamento del limite per la deducibilità e la
detraibilità delle erogazioni, lo stanziamento
di 500 milioni di euro, l’istituzione di un fondo articolato in due sezioni (la prima, di carattere
rotativo, con una dotazione di 10 milioni di euro,
la seconda con 7,3 milioni di euro) consentono al
Terzo Settore di guardare al futuro con più fiducia,
sapendo di poter contare su risorse importanti e
istituzioni più sensibili.
SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
Procedure più semplici, livelli standard di qualità
più alti richiesti agli enti, con particolare riferimento
alla capacità organizzativa e possibilità di impiego
dei volontari, caratterizzata anche da figure di
responsabili maggiormente qualificate; migliore
capacità progettuale degli enti, connessa anche
alla maggiore dimensione organizzativa degli
stessi, salvaguardia della specificità regionale con
la previsione, nell’Albo di Servizio civile universale,
di sezioni regionali e delle province autonome,
sono alcune delle novità introdotte con la riforma.
Una sfida grande e impegnativa per offrire a
ragazzi e ragazze, italiani e non solo, esperienze
di qualità, preparazione e formazione adeguate,
accompagnamento e certificazione delle
competenze acquisite.
NASCE FONDAZIONE ITALIA SOCIALE
La Fondazione, dotata di un milione di euro,
viene istituita per sostenere la realizzazione e lo
sviluppo di interventi innovativi caratterizzati dalla
produzione di beni e servizi con un elevato
impatto sociale e occupazionale. Una struttura
capace di attrarre e premiare le donazioni di
imprese e cittadini - prestiti, erogazioni a fondo
perduto o anticipazioni di capitale - a favore
degli Enti del Terzo Settore. Priorità: territori e
soggetti maggiormente svantaggiati.