Dichiarazione di voto finale
Data: 
Mercoledì, 7 Ottobre, 2015
Nome: 
Paolo Coppola

A.C. 1990-A

Grazie, Presidente. Come già è stato detto, il Partito Democratico ha già espresso la disponibilità ai colleghi del MoVimento 5 Stelle a lavorare insieme per affrontare il tema in modo serio, perché noi crediamo che debba essere affrontato in modo diverso, perché noi crediamo che sicuramente il tema vada rivisto, che sicuramente bisogna accompagnare l'editoria nel percorso di innovazione; ma, d'altra parte, noi crediamo che dobbiamo assolutamente assicurare i temi del pluralismo e della libertà di informazione. 

Purtroppo, invece, la proposta iniziale del MoVimento 5 Stelle, come è stato già detto nel dibattito, era stata fatta male, un testo assolutamente inemendabile. Se ci fosse stata veramente la volontà di affrontare seriamente il problema, il MoVimento 5 Stelle avrebbe accettato la proposta del Partito Democratico.
Invece, Presidente, sembra quasi che l'obiettivo non fosse raggiungere una riforma in questo tema, ma fosse quello di raccontare al proprio elettorato che quel processo online con cui avevano fatto quel testo di legge funzionava. Sembra, quindi, che questa faccenda sia semplicemente strumentale e l'obiettivo sia raccontare qualcosa agli elettori, prendere in giro i propri elettori, raccontargli che quello sia un modo giusto. 
Invece, purtroppo, non è il modo giusto, perché va benissimo raccogliere le istanze del proprio elettorato, ma poi, fortunatamente, i parlamentari dovrebbero farsi carico di fare in modo che quelle istanze assumano una forma il più possibile corretta; dovrebbero farsi carico di trovare l'accordo con le forze politiche, in modo da raggiungere l'obiettivo di incidere, non quello di raccontare che si è fatto qualcosa, si è tentato di fare qualcosa, e, invece, nulla si è fatto. E così arriviamo qui a votare una proposta di legge che ha un solo articolo, del tutto inutile. 
La sottosegretaria Amici ha già detto che è già stato superato, perché, come è stato ricordato, durante la discussione in Commissione del codice degli appalti, è stato approvato un emendamento, a mia prima firma, che va proprio esattamente in quella direzione. Fa specie notare che, durante la discussione in Commissione, l'onorevole Mannino era contraria all'approvazione del mio emendamento, dicendo, appunto, quasi come l'onorevole Palese, che invece no, si limitava alla pubblicità; poi, adesso, invece, raccontano in Aula una cosa diversa. Si mettessero d'accordo ! 
Il fatto è che noi, tendenzialmente, potremmo anche essere d'accordo con una cosa che è inutile, perché superata, ma noi non stiamo qui a giocare. 
Noi qui vogliamo veramente cercare di migliorare le cose. Ho qualche dubbio dopo aver sentito la dichiarazione di voto dell'onorevole Brescia sul fatto che sappia esattamente cosa staremmo per votare, perché ha raccontato prima all'Aula che noi staremmo per votare qualcosa che limita i giornali, che elimina la pubblicità sui giornali. Non è vero ! Non è vero, perché se uno va vedere l'articolo proposto non è assolutamente vero, come ha detto l'onorevole Brescia (fortunatamente uno può andarselo a leggere nei resoconti parlamentari), che dal 1ogennaio 2016 questa cosa non succederà più. 
Assolutamente non è vero, anzi l'articolo elimina quella data, infatti va a modificare un decreto-legge che noi abbiamo già approvato e che già ha fatto quelle modifiche, superando di gran lunga quello che era scritto nell'articolo 2 del testo originario. Cerco anche di spiegare perché abbiamo espresso parere favorevole a quell'emendamento: se non avessimo espresso parere favorevole a quell'emendamento, che è un emendamento proposto da loro, quello che rimaneva era un testo assolutamente assurdo che andava a cambiare dei commi a degli articoli già cambiati. Cosa è successo ? Vede, Presidente, per raccontare questa frottola ai loro elettori, la frottola cioè che loro gli danno la possibilità di cambiare la cose (invece, è semplicemente una frottola per cercare di raccogliere un pochettino di voti), gli hanno fatto fare degli emendamenti a un testo che non esisteva più; e dico giustamente perché l'elettore ha altro da fare e il parlamentare dovrebbe farsi carico di controllare a che punto è la normativa e se quell'obiettivo viene realizzato con quella proposta. Allora, che cosa avevamo qui all'inizio della discussione in Aula ? Avevamo un articolo che assolutamente non aveva senso, modificava commi a caso. Abbiamo approvato adesso un emendamento che semplicemente rende tutto inutile. Allora, noi che cosa dobbiamo fare ? Dobbiamo continuare a giocare perché così loro possono raccontare che hanno fatto questo grande esercizio di democrazia partecipata ? No, noi invece vogliamo fare le cose seriamente e seriamente continueremo in questa direzione. Io spero che i colleghi del MoVimento 5 Stelle facciano il loro dovere, una volta tanto, in Commissione per raggiungere gli obiettivi, non per raccontare qualcosa sui social network, perché quello si può fare anche fuori da quest'Aula. È per questo che, a nome del Partito Democratico, io dichiaro che voteremo contro questo provvedimento.