Dichiarazione di voto finale
Data: 
Mercoledì, 26 Luglio, 2023
Nome: 
Fabio Porta

A.C. 1039

Presidente, colleghi e rappresentante del Governo, l'Accordo che oggi ci accingiamo a ratificare si pone nell'ambito di un processo di intensificazione delle relazioni economiche tra l'Unione europea e il Vietnam, che - ricordo - è un Paese e un popolo al quale siamo legati da profondi e storici vincoli di amicizia.

Il rilievo di questo Accordo si evince dalla circostanza secondo cui il Vietnam è il secondo partner commerciale dell'Unione europea dopo Singapore tra i Paesi dell'ASEAN, cioè le Nazioni del Sud-Est asiatico.

È un accordo importante perché rivolto a garantire sicurezza negli investimenti in un'area che è di rilevante interesse nel settore della geopolitica economica contemporanea, un'area nella quale si prevede uno sviluppo tecnologico importante al quale l'Italia, in accordo con altri Paesi europei, può dare un contributo fondamentale in vari settori tecnologici, tra cui quelli legati alle tecnologie agroalimentari e alla filiera della pesca.

Tralascio ovviamente l'esame dei singoli contenuti degli articoli dell'accordo, ma ritengo soltanto doveroso condividere alcune brevissime riflessioni di carattere generale, sottolineando che non si tratta di un accordo singolo, isolato, ma rientra tra gli sviluppi di un accordo di partenariato e cooperazione firmato nel 2012, entrato in vigore nel 2016, di cui fa parte anche un accordo di libero scambio.

L'accordo, ratificato dal Vietnam l'8 giugno del 2020, per quanto ci riguarda, andrà a sostituire i trattati bilaterali esistenti tra il Vietnam e gli Stati membri dell'UE, incluso quello con l'Italia del 18 maggio 1990. Pertanto, l'approvazione di questo disegno di legge di ratifica va incontro alle esigenze delle nostre imprese e dei singoli che investiranno in Vietnam, assicurando condizioni di tutela e di non discriminazione. In tale ottica, riteniamo quindi, come gruppo parlamentare, positiva l'istituzione di un nuovo meccanismo di risoluzione delle controversie, che contempla la costituzione di un apposito tribunale bilaterale che - come indica l'Unione europea - riteniamo più adatto alle esigenze attuali rispetto agli antichi meccanismi di risoluzione delle controversie tra Stato e investitori.

Signor Presidente, si tratta quindi di un accordo che si inquadra in uno scenario di sviluppo improntato alla sostenibilità e al rispetto dei diritti fondamentali, un accordo che potremmo definire win-win, all'insegna del pragmatismo, della fiducia e, quindi, in linea con il nostro sentire politico ed istituzionale. Per questo, annuncio il voto convintamente favorevole del gruppo del Partito Democratico.