Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea e delega al Governo per la sua attuazione nonché delega al Governo per la riforma del Libro XI del codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l'estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive (A.C. 1460-A) ed abbinati (A.C. 1332-1334-2440-2747-2813)
Grazie Presidente. Spesso sentiamo persone che credono nell'Europa fare questo tipo di ragionamento: l'Europa è importante, ma non ci convince un'Europa fondata principalmente sulla moneta e sulle banche; vogliamo un'Europa politica.
Ecco, io credo che tutti coloro che credono nell'Europa e vogliono un'Europa capace di essere casa di cittadinanza, capace di essere soggetto politico, non possono che essere soddisfatti di questo passo. Infatti, quando diciamo che vogliamo un'Europa meno legata alla moneta e più legata alla politica, qual è il primo e fondamentale servizio che la politica rende facendosi Stato ? È il servizio della giustizia. Questa Convenzione, che finalmente dopo quindici anni noi accogliamo nel nostro ordinamento sottoscrivendola, serve proprio a fare meglio giustizia all'interno dell'Europa, con ciò contribuendo a costruire un'Europa dei cittadini, per i cittadini, al servizio dei cittadini. Per carità, c’è anche qualcuno che in quest'Europa proprio non ci crede, c’è anche qualcuno che quindi non è semplicemente contrario all'Europa della moneta e vuole un'Europa maggiormente politica: non vorrebbe proprio l'Europa.
Allora, Presidente, colleghi, colleghe, annunciando il voto favorevole e convinto del Partito Democratico su questo importante passo, fatemela dire così: in questi giorni ci stiamo avvicinando ad un importante e doloroso anniversario: vent'anni fa, la strage a Srebrenica; vent'anni fa, oltre ottomila innocenti ammazzati a Srebrenica. Ebbene, vent'anni dopo, la Bosnia-Erzegovina è a un passo dall'ingresso in questa Europa unita e soltanto qualche giorno fa il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interveniva a Belgrado, nel Parlamento serbo, con questa frase, tra le altre, importante e commovente: la Serbia, come l'Italia, appartiene all'Europa, alla storia dell'Europa. Ecco, io credo che tutti coloro che credono in una politica capace di mediare il conflitto e di non alimentare il conflitto con il sentimento della vendetta e dell'odio oggi scelgano l'Europa, un'Europa per i cittadini, al servizio dei cittadini, capace di costruire giustizia. Questa Convenzione, dopo 15 anni, ci aiuterà a fare proprio questa Europa, un'Europa nella quale speriamo di accogliere presto anche la Bosnia-Erzegovina così come la Serbia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).