Sulla posizione della questione di fiducia
Data: 
Mercoledì, 12 Dicembre, 2018
Nome: 
Enrico Borghi

A. C.1408

 

Grazie signora Presidente. Fin dall'inizio di questa esperienza di Governo noi avevamo messo in guardia sulla natura sostanzialmente ambigua della autodefinizione che questo Governo si era voluto dare di Governo del supposto e sedicente cambiamento.

Una natura sostanzialmente ambigua che i fatti si stanno incaricando di confermare, anzi la posizione di questa ennesima fiducia alla vigilia di una settimana nella quale si annunciano altri strumenti di questa natura su altri provvedimenti di una certa quale importanza, fa trascendere il concetto di ambiguità del Governo del cambiamento in un'autentica logica sofistica. Vede, signor Ministro, voi dite di essere il cambiamento e avete attribuito alla definizione del vostro cambiamento una natura positiva. In realtà il vostro è un sofisma, cioè la vostra è una definizione apparentemente logica ma in realtà intimamente falsa; e lei oggi in quest'Aula, ponendo questa fiducia su una normativa che poteva tranquillamente essere portata all'attenzione della discussione e della votazione in relazione alla complessità e al tenore delle questioni che nel corso della discussione generale sono state sollevate, conferma questo dato. E lo conferma l'atteggiamento di queste ore del Governo: signora Presidente, mentre il Governo viene qui in quest'Aula e comprime per l'ennesima volta il dibattito, nell'altro ramo del Parlamento sta effettuando un'offesa a quest'Aula, ponendo la questione di fiducia su uno strumento legislativo quale l'anticorruzione in relazione all'intento della maggioranza di modificare un'espressione di quest'Aula. Come i colleghi ricorderanno quest'Aula con votazione segreta aveva fatto una modifica all'anticorruzione. La maggioranza è tornata sulle sue opinioni al Senato e sta mettendo la fiducia, evidentemente perché non si fida al proprio interno. E quindi che cosa ci aspetta nel futuro, un'altra fiducia su quel tema? Cioè noi qui tra qualche giorno sentiremo ancora l'ineffabile ministro Fraccaro venire a dire che ci mette un'altra fiducia? E poi dopo poche ore un'altra fiducia ancora e cioè la fiducia sulla legge di bilancio, che ancora non sappiamo come sia realmente composta? E' questo il vostro cambiamento? Vede signora Presidente, sa dove porta tutto questo? Porta a leggere sui principali quotidiani articoli che fanno male a questa istituzione, con titoli che definiscono il lavoro all'interno di quest'Aula come l'ozio. Oggi uno dei principali quotidiani italiani ha dedicato, con uno dei più importanti editorialisti del nostro Paese, un articolo definendo: l'ozio che regna nel Parlamento. Beh se si arriva a definire in questi termini il lavoro che qui dentro viene fatto è anche come conseguenza della responsabilità che voi vi siete assunti di avere annunciato un cambiamento che nei fatti cambiamento non è. Con un'aggravante signor Ministro Fraccaro voi siete arrivati su quei banchi, come dire, galleggiando come surfisti sulla polemica anticasta che avete enfatizzato, che avete gonfiato, che avete strumentalizzato e che adesso puntualmente vi torna indietro con tutti gli interessi del caso.

Se foste politicamente accorti dovreste capire che la modifica a questi atteggiamenti avviene non con le declamazioni, ma con la modifica degli atteggiamenti che voi in quest'Aula avete annunciato come il cambiamento e che, invece, nella specifica questione diventa quello che presto sarà chiaro agli occhi di tutta l'opinione pubblica: è un Governo del cambiamento in peggio, che ha portato non a una progressione ma a una regressione della nostra qualità della vita democratica.