Discussione sulle linee generali
Data: 
Mercoledì, 12 Settembre, 2018
Nome: 
Enrico Borghi

A.C. 1117- A

Grazie, signor Presidente. Noi prendiamo atto con disappunto e con preoccupazione di questa scelta della maggioranza che viene proposta all'Aula di comprimere e di interrompere una discussione che stava portando all'attenzione del Paese le conseguenze nefaste dei contenuti di questo decreto. La prova di quanto fosse utile questa discussione, per la verità consumatasi nella giornata di ieri nella pressoché totale assenza dei deputati della maggioranza, è data dalle evoluzioni di queste ultime ore. Signor Presidente, ieri, nel corso della discussione il rappresentante della Lega ha attaccato, oltre che le istituzioni, tutti i sindaci d'Italia, sostenendo che fosse giusto togliere il finanziamento al “bando periferie” perché veniva definito nei termini che il collega Fiano prima ha ricordato. Il gruppo del Partito Democratico è intervenuto ripetutamente e, poche ore dopo, il Presidente del Consiglio ha incontrato una delegazione dei sindaci e ci sono - parrebbe - delle modifiche in corso d'opera.

Ebbene, questa è la dimostrazione che la dialettica parlamentare è utile, è importante ed è funzionale alla correzione degli errori che sono contenuti all'interno di un provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

E vorremmo dire ai colleghi di maggioranza che, se ci ascoltaste ancora per qualche ora, nella pazienza normale dell'esercizio della democrazia, che non è la ratifica nelle Aule parlamentari del tweet o della velina di qualche Srl esterna a queste Aule, vi potreste anche convincere della gravità del provvedimento sui vaccini che nel decreto viene attuata (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Dunque, colleghi, sarebbe forse utile riproporre questa mattina, a ranghi un po' più compatti, che forse, Presidente, si sono rafforzati grazie a un dilazionamento del nostro orario di inizio - non vorremmo che diventasse una consuetudine che, anziché iniziare i nostri lavori in orario, iniziassimo sempre con un quarto d'ora accademico per consentire ai colleghi della maggioranza di prendere posto tra i banchi – bene, se il tema che ieri è stato affrontato con grande dovizia di particolari e con contributi di tutte le forze dell'opposizione potesse essere oggi messo all'ascolto degli altri colleghi, avremmo la consapevolezza di poter consentire ai gruppi di maggioranza, nella piena libertà dell'esercizio del mandato parlamentare, di poter ulteriormente correggere il provvedimento, perché altrimenti, colleghi, tra quindici giorni, tra venti giorni, ci ritroveremo nuovamente qui a votare provvedimenti correttivi degli errori che si stanno facendo. E da ultimo, Presidente, ci sia consentito di dovere stigmatizzare la proposta in discussione perché, nella passata legislatura, il movimento che oggi propone di comprimere…Ho ancora un minuto. Nella passata legislatura il movimento che oggi propone di comprimere il dibattito - lei lo ricorda bene, signor Presidente - occupava i banchi del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) quando c'erano proposte di questa natura. Commetteva atti squadristi. Noi esercitiamo, invece, una prerogativa di rispetto delle istituzioni e ciò vi serva anche come lezione di come si sta in un'aula del Parlamento. Per tali motivi, per il richiamo alla dignità di quest'Aula, noi chiediamo di proseguire in un dibattimento che siamo certi sarà utile al Paese.