Discussione - Relatore per la IV Commissione
Data: 
Mercoledì, 2 Agosto, 2017
Nome: 
Antonino Moscatt

 Doc. XVI, n. 4

 

Grazie, Presidente, colleghi, sottosegretari. Con la deliberazione del 28 luglio, il Governo ha stabilito di aggiornare il mandato e l'area di operazione della missione Mare sicuro, per fornire, come ha già sottolineato la mia collega, supporto alla Guardia costiera libica nelle attività di controllo e contrasto dell'immigrazione illegale e del traffico di esseri umani.

Come i colleghi presenti sapranno, con la deliberazione del 14 gennaio del 2017 il Governo aveva già chiesto a questo Parlamento e ottenuto l'autorizzazione per una serie di missioni che si svolgono nel Mediterraneo centrale, nel teatro libico. In particolare, è stata autorizzata sia la prosecuzione per il 2017 del dispositivo areonavale nazionale Mare Sicuro, apprestato per la sorveglianza e la sicurezza dei confini nazionali nell'area del Mediterraneo centrale, che vede l'impegno di 700 unità di personale militare, di quattro mezzi navali e di cinque mezzi aerei, sia la prosecuzione della partecipazione di personale della Polizia di Stato nella missione dell'Unione europea EUBAM Libia, volta ad assistere le autorità libiche nello sviluppo e nella gestione di controlli alle aree di frontiera terrestri, marittime e aeree.

Tra le missioni rilevanti è importante sottolineare per il contesto libico la deliberazione del Governo del 14 gennaio, che prevedeva anche la proroga della missione delle Nazioni Unite Unsmil, posta sotto la direzione del rappresentante speciale del Segretario Generale dell'ONU, finalizzata a sostenere le fasi successive del processo di transizione libica, la riattivazione di una missione per l'assistenza e l'addestramento della Guardia costiera libica, che prevedeva la partecipazione di 50 unità di personale, e, dopo di questa, vi è stata la proroga della missione dell'Unione europea denominata Eunavfor-Med, ovvero Operazione Sophia. Infine, la prosecuzione della partecipazione di 300 unità di personale militare alla missione bilaterale di supporto sanitario in Libia, denominata Operazione Ippocrate, il cui obiettivo è fornire supporto sanitario al Governo di Accordo Nazionale libico, mediante l'installazione di un ospedale da campo presso l'aeroporto di Misurata.

Diciamo una serie di interventi e di operazioni che hanno permesso al nostro Paese, non solo nel contesto internazionale, ma anche nei rapporti con la Libia, con il Governo libico, di creare un forte impegno affinché l'area del Mediterraneo, quell'area così importante e strategica, potesse trovare dei momenti di controllo, potesse avere, da parte del nostro Paese, tutto il supporto necessario per mitigare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, dell'immigrazione illegale. Grazie a questi passaggi si è arrivati anche a un rapporto tale per cui, come diceva anche la collega Quartapelle, attraverso una lettera di Serraj, attraverso una lettera del Governo libico, viene chiesto all'Italia di fare un ulteriore passo avanti, ovvero il dispositivo di Mare Sicuro, in aggiunta ai compiti già svolti, svolgerà anche compiti di protezione e difesa dei mezzi del Consiglio Presidenziale del Governo di Accordo Nazionale libico, che operano per il controllo e contrasto all'immigrazione illegale. A tal fine, una o più unità assegnate al dispositivo saranno distaccate per operare nelle acque territoriali e interne della Libia in supporto alle unità navali libiche. Potranno, inoltre, essere svolti compiti di ricognizione in territorio libico, in supporto alle unità navali libiche e in supporto della Guardia costiera libica, nonché collaborazioni per la costituzione di un centro di coordinamento delle attività congiunte.

Infine, potranno essere svolte attività per il ripristino dell'efficienza degli assetti terrestri, navali e aerei, comprese le relative infrastrutture funzionali al supporto per il contrasto dell'immigrazione illegale. È importante sottolineare che la composizione degli assetti impiegati e il numero massimo delle unità di personale rimangono invariati rispetto all'attuale dispositivo delle operazioni Mare Sicuro, così come rimarrà invariato il fabbisogno finanziario per il 2017 per Mare Sicuro.

Si tratta, quindi, di un'operazione importante, come dicevo prima, nei rapporti con la Libia, un'operazione importante che consentirà al Governo libico e alla Guardia costiera libica di poter meglio operare per il pattugliamento delle coste e al nostro Paese di continuare quell'impegno, in quel Mar Mediterraneo, per la sicurezza di quel mare e per consentire ancora di più una stabilizzazione della Libia, che, nel contesto del territorio del Mediterraneo e del Maghreb, rappresenta un Paese che ha la necessità di avviarsi a un processo di stabilizzazione, per garantire maggiore stabilizzazione dell'area del Maghreb.