Data: 
Mercoledì, 6 Giugno, 2018
Nome: 
Maurizio Martina

Grazie, signor Presidente. Signor Presidente del Consiglio, cari Ministri, onorevoli deputati, intanto, io voglio anche da qui ringraziare di cuore il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e chiedere anche a nome vostro, ancora una volta, scusa, per le parole che ha dovuto sentire, per gli atteggiamenti che avete avuto, per le ingiurie e per le provocazioni di questi ultimi giorni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Liberi e Uguali). E voglio anche ringraziare di cuore, da qui, la senatrice Liliana Segre per le parole di ieri e dire che, anche qui, le sue parole riecheggiano e sono un impegno per tutti no: mai più leggi speciali, mai più leggi discriminatorie, mai più intolleranza; altro che banalizzare quello che è accaduto, anche in queste ore, in Calabria, persino facendo fatica a pronunciare il nome e il cognome di quel ragazzo, altro che liquidare, come è accaduto, ancora in queste ore, quel fatto, come un semplice fatto che devi richiamare, perché ti costringono a fare questo richiamo.

Signor Presidente, il contratto che avete firmato serve a voi per stare insieme, non è un progetto per il futuro del Paese, non c'è nulla, in quel contratto, utile a costruire una traiettoria di futuro, per questo Paese. Il vostro contratto è una gigantesca cambiale che pagheranno le giovani generazioni di questo Paese, perché scarica principalmente su di loro i costi e le responsabilità.

Il vostro contratto è iniquo, è iniquo per le scelte che propone. Noi vi diciamo anche da qui che se deciderete di presentare un condono mascherato, noi daremo battaglia (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Noi vi diciamo anche da qui che, se deciderete di discriminare i bambini negli asili secondo la nascita, noi daremo battaglia (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Noi vi diciamo anche da qui che, se deciderete di fare una controriforma fiscale dove chi ha di più paga di meno, come è stato appena detto dal Vicepresidente del Consiglio di questo Governo, noi daremo battaglia (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).

Altro che “destra e sinistra non ci sono più”, caro Presidente. Si sono incaricati i suoi ministri di spiegarle, un minuto dopo questa dichiarazione, che questa differenza c'è ancora? C'è ancora nella misura in cui si dice quello che si sta dicendo a proposito di tasse, a proposito di immigrazione, a proposito di equità, a proposito di lavoro. Questo è un Governo di destra e dovete avere l'onestà, il coraggio e la chiarezza di dirlo (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico). È un Governo di destra per le reazioni che ha suscitato in Europa: le prime reazioni di Marie Le Pen, di Farage, le reazioni dall'altra parte dell'Atlantico dei grandi stregoni dal populismo di destra americano, le reazioni del pensiero conservatore più estremo.

Sappia, signor Presidente, che noi, invece, daremo battaglia per difendere la collocazione internazionale dell'Italia, che dal 1948 in poi ha garantito pace e cooperazione (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico). Pace: una parola che lei non ha mai pronunciato nel suo intervento (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico)! Pace e cooperazione è la nostra storia, è il nostro futuro e difenderemo la democrazia liberale italiana, figlia della Resistenza e figlia di grandi europei italiani, Spinelli, De Gasperi, ma anche Adenauer, ma anche Brandt, ma anche Mitterrand, ma anche Helmut Kohl: noi siamo questo, altro che Orban, altro che la Le Pen (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico).

E vi misureremo sulle scelte concrete che farete contro i dazi di Trump: dove starete? Starete con gli operai di Terni, starete con gli operai di Alcoa o starete dalla parte di chi, dall'altra parte dell'oceano, immagina che il futuro sia nel sovranismo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico - Commenti dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) e sia nell'incapacità di costruire cooperazioni e forti relazioni aperte?

Lei ha definito il suo Governo un Governo populista. È legittimo. Sappia che populista non vuol dire popolare. Populista è chi soffia sul fuoco delle paure, senza risolverle. Per noi l'alternativa è costruire una forza popolare, in grado di prendersi la responsabilità di risolvere i problemi anche quando non si prendono applausi facili - anche quando non si prendono applausi facili! -, perché si governa anche così, non si governa solo descrivendosi attenti agli italiani e alla gente senza raccontare loro la verità.

E allora noi costruiremo un alternativa concreta, su proposte concrete: subito l'allargamento del reddito di inclusione contro la povertà, subito il salario minimo legale, subito l'assegno universale per le famiglie con figli, sono tutti provvedimenti che si possono fare ora, sono finanziabili, sono concreti. Noi saremo l'alternativa, l'alternativa popolare, l'alternativa sociale, l'alternativa affidabile, saremo la buona politica contro la propaganda (Commenti dei deputati del gruppo Lega-SalviniPremier)… Saremo la buona politica coi piedi per terra e con lo sguardo lungo, saremo la buona politica, quella dell'ascolto e della proposta. A voi, adesso, il dovere di fare fino in fondo i conti con la realtà (Commenti dei deputati del gruppo Lega-SalviniPremier)…

…il dovere di fare fino in fondo i conti con la realtà! A noi, certamente, il compito di dare ancora agli italiani il senso di un destino comune (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).