A.C. 4665
Grazie, Presidente. Oggi siamo chiamati a votare la proposta di legge, a prima firma della collega senatrice Fabbri, che riguarda la celebrazione dei 150 anni dalla morte del compositore Gioacchino Rossini, uno dei più geniali compositori del panorama musicale italiano, un vero e proprio enfant prodige che compose la sua prima opera che era ancora un adolescente e che ha donato al mondo opere come Il Barbiere di Siviglia, La Cenerentola e il Guglielmo Tell.
Gioacchino Rossini era una figura carismatica, complessa, unico nel suo genio titanico e nella sua arte, un Napoleone di un'epoca musicale, come lo definì lo stesso Mazzini, un artista in crescendo, come disse invece Stendhal, che da una famiglia di semplice origini è arrivato a sedersi nell'Olimpo dei più brillanti musicisti al mondo e di ogni tempo. Quello di Rossini è uno stile unico nella sua dinamicità, nei toni irriverenti ma anche caldi e pieni di passione. La sua prima fase si caratterizza per essere satira di costume e capace di spalancare le porte del teatro anche alle fasce più popolari per diventare poi, con lo Stabat Mater, sacro, intimo, un canto dell'anima. Rossini seppe dedicarsi in egual misura all'opera buffa e al melodramma, rielaborando lo stile del Settecento e segnando l'Ottocento, riuscendo a influenzare anche il tempo successivo con la sua carica di innovazione. Decine di opere liriche musicate senza confini di genere perché seppe, appunto, muoversi dalla farsa alla commedia, dalla tragedia all'opera seria e semiseria.
Un'adeguata celebrazione, quindi, dovuta attraverso il sostegno ad azioni di valorizzazione della personalità e dell'opera di questo eccezionale compositore. Si può quindi dire un atto dovuto da parte di tutti noi oggi più che mai. È infatti di qualche giorno fa il riconoscimento della città di Pesaro come città della musica patrimonio dell'UNESCO, riconoscimento arrivato grazie anche e soprattutto all'eredità rossiniana e al lavoro instancabile e coordinato di tutte le istituzioni pesaresi. Pertanto, con questa legge celebriamo il genio di Rossini e ne valorizziamo ulteriormente le opere, attribuendo al 2018 la dichiarazione di anno rossiniano in onore dell'artista.
Gli strumenti che la proposta di legge prevede sono diversi e si concentrano prevalentemente nell'istituzione e nel finanziamento del comitato promotore che coordinerà le attività formative, didattiche, congressuali, seminariali, espositive e di spettacolo, proprio per promuovere la conoscenza del patrimonio musicale, artistico e documentario relativo all'opera e alla figura di Gioacchino Rossini. Perché il comitato possa lavorare in modo efficace la proposta di legge che oggi votiamo articola la composizione del comitato in diverse presenze: presenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei beni e delle attività e del turismo, del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, della regione, del comune di Pesaro nonché di insigni esponenti della cultura e dell'arte musicale, italiani ed europei. Tutti questi enti e soggetti andranno a comporre questo comitato promotore,
Pertanto, sono entusiasta che la scelta di celebrare il maestro Rossini a 150 anni dalla sua morte individuando un comitato promotore deputato al coordinamento delle iniziative commemorative abbia raccolto un favore trasversale e l'apprezzamento della società civile, come oggi dimostrato anche dalle dichiarazioni dei colleghi. Pertanto, Presidente, come successe nel 2012 per quello che fu l'anniversario di Giuseppe Verdi, oggi votiamo il Centocinquantesimo delle celebrazioni dalla morte di Gioacchino Rossini. Per questo esprimo il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico