Discussione sulle linee generali - Presidente della II commissione
Data: 
Lunedì, 25 Luglio, 2016
Nome: 
Donatella Ferranti

A.C.3235

Grazie, Presidente. Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di legge in esame in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati è stata presentata da oltre 200 deputati appartenenti a diversi gruppi ed iscritta nel calendario dei lavori dell'Assemblea in quota opposizione su richiesta del gruppo Sinistra Italiana-SEL. Questa precisazione è estremamente importante in quanto la circostanza che si tratti di un provvedimento rientrante tra quelli che il Regolamento riserva ai gruppi di opposizione ha condizionato in maniera decisiva l'andamento dell'esame in sede referente presso le Commissioni riunite II e XII. 
L'esame è caratterizzato non solo da un ampio approfondimento istruttorio, incentrato sull'indagine conoscitiva che ha consentito alle Commissioni di acquisire elementi di informazione in merito alla delicata materia della legalizzazione della cannabis, ma anche dal mancato conferimento ai relatori di riferire in Assemblea in senso favorevole o contrario. 
Per tale ragione, anche a nome del Presidente della XII Commissione, onorevole Mario Marazziti, mi appresto a rappresentare l'esito dei lavori in Commissione, in assenza della nomine dei relatori per l'esame in Assemblea. 
Le Commissioni II e XII, nella seduta di giovedì 21 luglio scorso, non hanno ritenuto di conferire il mandato ai relatori, l'onorevole Daniele Farina per la II seconda Commissione e l'onorevole Anna Margherita Miotto per la XII Commissione, avendo concordato con quest'ultima che non vi erano le condizioni per esaminare e votare i circa 1700 emendamenti ed articoli aggiuntivi presentati. Non è stato possibile chiedere il rinvio dell'esame da parte dell'Assemblea in quanto, per poter procedere in tal modo, sarebbe stato necessario il consenso del gruppo che ha chiesto l'inserimento del provvedimento nel calendario dei lavori in quota opposizione. 
Nel corso dell'esame in sede referente, l'onorevole Daniele Farina ha più volte ribadito, anche su sollecitazione della relatrice della XII Commissione, onorevole Miotto, nel corso dell'ultima seduta di Commissione, di essere contrario a ogni ipotesi di rinviare l'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, ritenendo di fondamentale importanza portare il testo della legalizzazione della cannabis per la prima volta all'esame d'Assemblea medesima, sottoponendolo così a un confronto che potesse uscire dall'ambito ristretto delle Commissioni e che coinvolgesse così l'intero Paese. 
Proprio per la rilevanza del tema trattato dalla proposta di legge, alcuni gruppi si sono dimostrati favorevoli alle richiesta presentata dall'onorevole Miotto di un rinvio. In particolare, nel corso della seduta di giovedì scorso, l'ultima della sede referente, l'onorevole Miotto ha evidenziato come la complessità del provvedimento – emersa chiaramente già nella fase delle doverose audizioni svolte ed attestata, altresì, dal numero particolarmente elevato di proposte emendative presentate, come dicevo prima, 1700 – non le avesse consentito di svolgere un esame approfondito delle medesime proposte, il cui termine di presentazione era scaduto solo due giorni prima, e proprio per esprimere poi il proprio parere e predisporre, in qualità di relatrice per la Commissione affari sociali, emendamenti di sintesi volti a recepire le istanze rappresentate. 
Come si è detto, l'altro relatore, onorevole Daniele Farina, parlando a nome del gruppo Sinistra Italiana ha dichiarato di essere contrario a un rinvio, pronto a dare pareri, ma nell'ipotesi alternativa di concludere l'esame in sede referente senza esaminare gli emendamenti, a fronte della posizione della correlatrice, e senza conferire il mandato ai relatori di riferire in Assemblea, rimandando tutto il dibattito all'Assemblea medesima.
Il gruppo del Partito Democratico si è mostrato favorevole all'ipotesi di un rinvio che consentisse alle Commissioni di affrontare con maggiore approfondimento la fase emendativa in Commissione, ma a fronte della posizione del gruppo Sinistra Italiana, che appunto aveva richiesto questo provvedimento in quota opposizione, ha anche sottolineato che il tema oggetto del provvedimento – che, come emerso anche dalle audizioni, può essere affrontato con diverse angolature – fa emergere posizioni diverse anche all'interno dei gruppi parlamentari, che possono bene essere oggetto di dibattito direttamente in Assemblea, in assenza di una posizione assunta dalle Commissioni attraverso il conferimento del mandato. 
Seguendo la cronologia degli interventi nell'ultima seduta delle Commissioni riunite, il gruppo Area Popolare ha manifestato la propria contrarietà, oltre che sul merito del provvedimento, anche sul metodo che le Commissioni si stavano apprestando a seguire sulla base di disposizioni regolamentari non condivise. Alla luce della posizione del gruppo Sinistra Italiana e del Regolamento, comunque, il gruppo Area Popolare ha preso atto che non vi erano altre strade da seguire oltre quella di concludere l'esame senza il conferimento di mandato ai relatori e rimettere, poi, ai presidenti delle Commissioni il compito di riferire all'Assemblea sull'andamento dei lavori medesimi in fase referente. 
Medesima posizione è stata assunta dal gruppo della Lega. 
Il gruppo MoVimento 5 Stelle ha rappresentato tutto il suo disappunto per la mancata possibilità di esaminare gli emendamenti in Commissione, ma ha anche preso atto degli orientamenti dei gruppi e che non vi erano altre vie d'uscita regolamentari rispetto alla situazione nella quale le Commissioni si erano venute a trovare. 
L'esame in sede referente si è, quindi, chiuso con una presa d'atto da parte dei presidenti delle due Commissioni II e XII dell'assenza delle condizioni per proseguire nell'esame degli emendamenti e successivamente per conferire ai relatori il mandato a riferire all'Assemblea. Allo stesso tempo, le Commissioni sono state avvertite che, come avviene in casi simili, i presidenti avrebbero informato l'Assemblea, nel corso della discussione sulle linee generali, sull'esito dei lavori delle Commissioni medesime e, quindi, sulle ragioni per le quali non si è potuto procedere all'esame degli emendamenti e al conferimento del mandato ai relatori. 
Inoltre, è stato fatto presente che, per quanto attiene al seguito dell'esame del provvedimento da parte l'Assemblea, sarebbe stato rappresentato alla Presidenza della Camera l'orientamento condiviso da entrambe le Commissioni di proseguirlo nel mese di settembre, anziché da martedì 26 luglio prossimo, cioè domani, come invece previsto dal calendario dei lavori dell'Assemblea. 
Per quanto attiene all'esame in sede referente, questo è stato avviato su richiesta del gruppo Sinistra Italiana, come dicevo in apertura, dopo che la proposta di legge Giachetti A.C. 3235 era stata inserita nel programma dei lavori dell'Assemblea in quota opposizione su richiesta del medesimo gruppo. 
L'esame è stato avviato il 26 novembre 2015. Alla proposta A.C. 3235 sono state abbinate le proposte di legge vertenti sulla medesima materia di tale proposta ovvero su alcune parti, come le proposte di legge che si riferivano solo ad alcune delle questioni affrontate dalla prima e che erano state originariamente assegnate alla Commissione giustizia o alla Commissione affari sociali. 
Sono state quindi abbinate alla proposta A.C. 3235 le seguenti proposte di legge: A.C. 971 Gozi, A.C. 972 Gozi, A.C. 1203 Daniele Farina, A.C. 2015 Civati, A.C. 2022 Ermini, A.C. 2611 Ferraresi, A.C.2982 Daniele Farina, A.C. 3048 Turco, A.C. 3229 Nicchi. A.C. 3328 Turco. A.C. 3447 Bruno Bossio e A.C. 3843 Civati. 
Anche a nome del presidente Marazziti, vorrei ringraziare gli onorevoli Daniele Farina e Margherita Miotto quali relatori del provvedimento. Questo lavoro è stato da tutti apprezzato anche per lo sforzo di sintesi che hanno fatto entrambi i relatori nell'ambito di un'indagine conoscitiva estremamente complessa. 
Nel corso dell'indagine si sono svolte varie audizioni, che hanno tenuto conto della richiesta dei gruppi. In particolare, l'indagine conoscitiva è stata avviata il 26 maggio, si è conclusa il 7 luglio scorso e sono stati sentiti in ordine cronologico: i rappresentanti dell'Associazione Antigone e della Coalizione italiana per i diritti e le libertà civili, del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, Carlo Alberto Zaina, avvocato, Ferdinando Ofrìa, professore di politica economica presso l'Università degli studi di Messina, i e rappresentanti dell'Associazione «La-pianTiamo», Elisabetta Bertol, professoressa di tossicologia forense presso l'Università di Firenze, i rappresentanti della Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze, della Federazione italiana comunità terapeutiche, dell'Associazione italiana per la cura dipendenze patologiche, della Comunità Incontro Amelia, Carla Rossi, professoressa di statistica medica presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata, i rappresentanti del Comitato ospedale senza dolore, azienda ospedaliera di Padova, Giocondo Santoni, maggiore generale chimico farmacista, i rappresentanti del gruppo Abele e della Società italiana di psicologia, Andrea Padalino, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino; Gian Paolo Grassi, primo ricercatore del consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria; Raffaele Giorgetti, professore di medicina legale presso l'Università Politecnica delle Marche, Felice Nava, direttore unità operativa sanità penitenziaria dell'azienda USL di Padova; Roberta Pacifici, direttore di reparto farmacodipendenza, tossicodipendenze e doping del dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità; Sabrina Molinaro, responsabile della sezione di epidemiologia dell'Istituto IFC-CNR; i rappresentanti del Centro studi Rosario Livatino; Alessandro Aronica, vicedirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, responsabile Area monopoli; i rappresentanti dell'associazione «Luca Coscioni»; Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri» di Milano; Bruno Mazzocchi, responsabile Unità cure palliative ASL 9 di Grosseto; i rappresentanti dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e dell'Associazione Forum droghe; Loredano Giorni, dirigente responsabile di settore politiche del farmaco, innovazione e appropriatezza della regione Toscana; i rappresentanti del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi; Massimo Canu, professore di psicologia generale presso l'Università degli Studi di Roma «Sapienza»; i rappresentanti del Centro italiano di solidarietà don Mario Picchi (CEIS). Sono state anche chieste osservazioni scritte al procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo e all'Associazione nazionale magistrati e all'Unione Camere penali italiane; sono pervenute le osservazioni scritte del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo e dell'Associazione nazionale magistrati. 
Escluse le sedute nelle quali si è svolta l'indagine conoscitiva, le Commissioni si sono riunite il 26 novembre 2015, il 13 gennaio, il 13 luglio e il 21 luglio 2016. Per quanto attiene all'individuazione del testo base, faccio presente che non si è proceduto all'adozione del medesimo – scelta che avrebbe richiesto un voto da parte delle Commissioni –, ma si è proceduto al disabbinamento di tutte le proposte dalla proposta di legge atto Camera n. 3235 a prima firma Giachetti. In particolare, nella seduta 13 luglio scorso, su richiesta dell'onorevole Farina a nome del gruppo Sinistra Italiana e nell'esercizio di una facoltà assicurata proprio ai gruppi di opposizione nel caso in cui non siano maturate le condizioni per procedere all'adozione concordata di un testo base, è stato revocato l'abbinamento alla proposta di legge atto Camera n. 3235 di una serie di proposte di legge, che prima ho menzionato, vertenti sulla medesima materia, affinché l'esame potesse proseguire solo in riferimento alla proposta di legge atto Camera n. 3235 in quota opposizione ed iscritta nel calendario dei lavori dell'Assemblea. 
Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato al 19 luglio. Come già detto, sono stati presentati circa 1.700 settecento emendamenti, che si sarebbero dovuti esaminare a partire dal 21 luglio, in tempi tali da concludere l'esame in sede referente entro il 25 luglio. Si è anche detto che gli emendamenti non sono stati esaminati e ho rappresentato anche le ragioni. In relazione all'iter legislativo, faccio presente che in data 21 luglio la Commissione Affari costituzionali ha espresso parere favorevole sul testo della proposta di legge atto Camera n. 3235 a prima firma Giachetti. 
Per quanto attiene al contenuto della proposta in esame, non spetta ai presidenti della II e XII Commissione illustrarne il contenuto, considerato il particolare ruolo che i presidenti stanno svolgendo in questa occasione, ruolo che si limita a dar conto dell'iter e quindi di quanto avvenuto in Commissione sotto il profilo regolamentare. Non ci rimane quindi che rinviare, per l'illustrazione della proposta, al dossier del Servizio studi, che analiticamente illustra tutti i contenuti della medesima proposta di legge.