Dichiarazione di voto finale
Data: 
Giovedì, 4 Aprile, 2019
Nome: 
Vito De Filippo

A.C. 491-A

Grazie, Presidente. La proposta che stiamo per approvare è anche l'effetto, è il frutto di un dibattito parlamentare - mi consentiranno i colleghi - della scorsa legislatura e di una discussione pubblica nei sistemi sanitari del nostro continente e anche a livello internazionale. Vorrei, con brevissimi cenni, ricostruire velocemente questo scenario per dare il senso anche di un posizionamento dal gruppo del Partito Democratico su questo provvedimento e per dare, proprio nel merito profondo della questione, il giudizio che noi ci apprestiamo a dare esattamente con un voto che espliciterò alla fine di questo mio breve intervento.

Non ho difficoltà, come capita sovente nella discussione parlamentare, a riconoscere al collega Baroni che all'inizio di questa legislatura ha riproposto la questione che, come lui stesso più volte ha ripetuto, ha documentabili vicende precedenti anche in termini di iniziative parlamentari su molti aspetti che hanno riguardato questa norma. Come spero che sia il proponente che il relatore della norma, il collega Provenza, sappiano bene che il gruppo del Partito Democratico, dall'inizio di questa discussione, ha contribuito in maniera fattiva con documenti, con valutazioni di scenari e anche con emendamenti che, a partire dal collega Pagano, che è stato da noi indicato come quello più attento a seguire il provvedimento, anche con altri emendamenti dello stesso collega Siani, credo abbiano consentito alla proposta, che era arrivata in Commissione con una certa compilazione, di uscirne sicuramente rafforzata, migliorata e assolutamente in condizione di essere giudicata positivamente dal gruppo del Partito Democratico.

Noi sapevamo e sappiamo che ci sono posizioni che consideriamo addirittura, mi consentirete, ideologiche su alcuni temi: l'efficienza nella sanità è per noi una ideologia, uso questo termine; la trasparenza in sanità è per noi un'ideologia, non è un campo di battaglia che spero, dopo questo provvedimento, non riproporrete con gli stessi desueti strumenti di comunicazione che sono censurabili perché sono essi stessi poco trasparenti.

Il contesto internazionale: è molto interessante dire a quest'Aula e, soprattutto, alla maggioranza, mi consentiranno i colleghi, che il provvedimento che noi stiamo per approvare ha un luminoso punto di riferimento, che è l'amministrazione Obama. Il cosiddetto Sunshine act esordisce a livello internazionale con la riforma della sanità in quel continente che, paradossalmente, in questi mesi stiamo vedendo essere disarticolata, superata, abolita dall'amministrazione Trump. È molto interessante seguire queste rotte politiche internazionali, che collocano a seconda delle circostanze, mi consentiranno con un po' anche di ironia, la maggioranza che governa il nostro Paese. L'“Obamacare” prevedeva all'interno uno straordinario atto sulla trasparenza in sanità: quella riforma viene smontata in questi tempi bui della vita americana da un'altra amministrazione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Le relazioni di interesse e le transazioni finanziarie che, ovviamente, in quel Paese avevano dimensioni molto grandi, assolutamente rilevanti, con il Sunshine act di Obama vengono posti in trasparenza e consentono, sostanzialmente, di costruire un meccanismo ulteriore di efficienza della sanità americana, che, come sapete, con l'evoluzione proprio della riforma di Obama si avvicina molto in termini di universalismo e di equità, superando il sistema assicurativo, al Sistema sanitario del nostro Paese.

Abbiamo discusso molto e siamo stati proprio noi del gruppo del PD a riproporre i documenti come quelli della Corte dei conti francese, che, sostanzialmente, verificava in maniera anche puntigliosa la riforma francese sulla trasparenza in sanità. E proprio sulla base di quella esperienza, che aveva luci ed ombre, quella francese, noi spero abbiamo costruito un provvedimento ancora non perfetto, ma sicuramente migliorato rispetto a quell'esperienza. Sapevamo che il Codice europeo sulla trasparenza, come ha detto l'onorevole Lorenzin, adottato dall'EFPIA era sicuramente un documento molto importante, anche devo dire pervasivo, che le imprese farmaceutiche, sia del nostro Paese che quelle europee, hanno accolto, hanno accettato e utilizzano come condotta nell'organizzazione dei loro rapporti e delle loro relazioni.

Abbiamo potuto approfondire come proprio nel nostro Paese c'è un documento molto bello, molto efficace, che è il position paper degli oncologi italiani, che dimostra in maniera puntuale come la trasparenza in sanità costruisca l'efficienza, rafforzi un rapporto molto più positivo e virtuoso tra paziente e Sistema sanitario nella dimensione assolutamente più grande dei diritti che hanno i pazienti e le persone nel nostro Paese.

Ma vorrei darvi un ultimissimo cenno, che è molto importante. A livello nazionale, sin dal 2013, con il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, si è incominciato a mettere mano a questo tipo di relazioni. Nelle audizioni e negli emendamenti abbiamo positivamente raccolto questa storia legislativa del nostro Paese, ma, soprattutto, mi consentiranno i colleghi, è stato citato più volte, secondo me, in alcune circostanze, anche questa mattina, non in maniera puntuale, perché l'audizione di Cantone bisognerebbe rileggerla, bisognerebbe approfondirla. È importante quell'audizione, soprattutto, perché descrive i precedenti di questa norma, i precedenti importanti - cioè, il Piano anticorruzione del 2015 e del 2016 -, che, per la prima volta nella storia italiana - per la prima volta, sottolineo nella storia italiana -, avevano una sezione dedicata agli acquisti in sanità, che sono i prodromici, importanti, fondamentali elementi che hanno consentito, poi, di arrivare a questa norma. La legislatura precedente, con l'avvio dell'attività dell'Autorità anticorruzione e con i Piani nazionali di anticorruzione che ho citato - quello del 2015 e quello del 2016 -, hanno sostanzialmente prodotto gli effetti politici, culturali e istituzionali che hanno consentito oggi di approvare, secondo me, questa norma. Era maturo il tempo per una norma sistemica: avete in questo modo colto sicuramente il senso di una storia e di uno scenario internazionale.

La sanità, mi consentiranno i colleghi della maggioranza, è materia per elezione costituzionale, ci sarebbe bisogno sempre, mi consentirete, di uno spirito collaborativo ampio; purtroppo, così non è e così non è stato, per esempio, sottosegretario, sul fondo, sul personale, sull'oscillante, ondivaga, opaca, retrograda, primordiale e primitiva azione che avete declinato, soprattutto, sui vaccini. Questa volta, spero non casualmente, avete indovinato il metodo. Spero non casualmente. È proprio per questa ragione, che spero non sia fortuita, io annuncio il voto favorevole del gruppo del PD.