Data: 
Martedì, 13 Maggio, 2014
Nome: 
Marialuisa Gnecchi

A.C. 2208-B

Dichiarazione di voto sulla questione di fiducia

Signor Presidente, partirò con il mio intervento richiamando una dichiarazione del Ministro Poletti di oggi a margine di un convegno sulla «Garanzia giovani», perché, non a caso, vale la pena di ricordare che oggi l'intergruppo dei giovani parlamentari, con la nostra collega Ascani che lo coordina, ha fatto una splendida iniziativa alla quale ha partecipato il Ministro.
  Il Ministro, a margine di questo convegno, ha dichiarato: «Non è vero che il decreto lavoro aumenti la precarietà. Sottolineo che con questa norma, che consente contratti a termine per tre anni, è possibile che l'impresa rinnovi allo stesso lavoratore fino a 36 mesi il contratto. Non è questo che precarizza». A margine, quindi, dell'iniziativa sulla «Garanzia giovani», il Ministro ha ribadito: «A dodici mesi monitoreremo il processo e pubblicheremo i risultati: se i numeri ci daranno torto, prenderemo atto di aver preso una strada non giusta». E ha aggiunto: «Io credo che alla fine i numeri ci daranno ragione, perché questo è un modo per rendere più stabile tale opzione e per dire alle imprese: potete assumere senza preoccupazione e non avete alcuna ragione per usare impropriamente contratti come partite IVA o di collaborazione per mascherare un rapporto di lavoro».
  Quindi, questo ci teniamo veramente a sottolinearlo: nel 2013 sono state aperte 527 mila nuove partite IVA, di cui tre quarti a persone fisiche e noi riteniamo che molte di queste partite IVA siano «spintanee» – noi le chiamiamo così, non «spontanee» – e rispetto a queste sono sicuramente meglio i contratti a tempo determinato. Vale anche la pena di ricordare che rispetto alle partite IVA aperte come persone fisiche, ben il 49 per cento delle aperture è dovuto a giovani fino a 35 anni: riteniamo, quindi, che questo sia molto grave e dobbiamo assolutamente intervenire.
  Ma, soprattutto, del Ministro Poletti ci piace questa sua convinzione sul monitoraggio: lo abbiamo rafforzato nella discussione alla Camera e vediamo che è la sua impostazione anche per quanto riguarda monitoraggio e valutazione rispetto alla «Garanzia giovani». Infatti, anche sulla «Garanzia giovani», si impegna nella valutazione del processo di implementazione dei piani regionali, monitoraggio dei servizi erogati e dei beneficiari degli interventi, valutazione d'impatto degli interventi, valutazione d'impatto in ottica comparativa e comunitaria. Quindi, perché continuiamo a sottolineare anche l'importanza della «Garanzia giovani» ? Perché vale la pena di dire che è iniziata il 1o maggio, che le convenzioni firmate con le regioni sono ad oggi tredici e, quindi, vogliamo che anche le altre regioni provvedano velocemente, perché l'emergenza della disoccupazione giovanile è una reale emergenza e dobbiamo assolutamente intervenire.
  È quindi per questo, ovviamente, che noi pensiamo che anche questa sperimentazione possa essere utile e vogliamo vedere il monitoraggio. Siamo veramente convinti che se anche la Ministra Fornero avesse avuto questa impostazione sul monitoraggio, probabilmente, sei mesi dopo il provvedimento «salva Italia» avrebbe modificato, di sua spontanea volontà, la manovra contro le pensioni.
  Quindi, voglio anche sottolineare che, in alcune parti, il testo del decreto-legge n. 34 risulta migliorato, anche nel passaggio in Senato, come nel caso della formazione per gli apprendisti. Restano confermate le proroghe dei contratti a termine, che da otto passano a cinque, e che sono complessivamente cinque, al massimo, i rinnovi e le proroghe nei 36 mesi. E questa è una modifica che abbiamo fatto alla Camera, che è stata confermata anche in Senato, e che oggi rivotiamo.
  Resta il diritto di precedenza, che verrà richiamato in forma scritta nel contratto di assunzione a termine, e la norma, che prevede il congedo di maternità, concorre a determinare il medesimo diritto; è stato previsto, anche, il diritto di precedenza per le donne in gravidanza anche per il contratto a termine, e anche questo ci sembra assolutamente importante. Certo, noi avremmo voluto e avremmo potuto cercare di riuscire ad agganciare questo provvedimento con la delega che si sta discutendo in Senato, ma è l'impegno che assumiamo per quando la delega arriverà alla Camera. Per noi ribadire che l'articolo 1 della nostra Costituzione sostiene che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro è quello che crediamo, che continuiamo a credere e che vogliamo continuare a ribadire.
  Quindi, per tutta la Commissione lavoro della Camera e per tutto il Partito Democratico è veramente fondamentale che per i giovani, per i disoccupati, per chi ha perso il lavoro si attivino tutte le sperimentazioni possibili, e questa è una sperimentazione, e crediamo fondamentalmente nella volontà del monitoraggio.
  Al collega Pizzolante che ha dichiarato in Aula, oggi, alle 17,40, in sede di dichiarazione di voto sulla questione di fiducia, che l'obiettivo per il Nuovo Centrodestra era smontare la riforma del lavoro Fornero, spero che con lo stesso entusiasmo vogliano smontare la manovra contro le pensioni della Ministra Fornero al nostro fianco e qualora anche ci superassero, saremmo solo contenti.