Dichiarazione di voto
Data: 
Lunedì, 6 Agosto, 2018
Nome: 
Giuditta Pini

A.C. 1004

Grazie, Presidente. Noi siamo in quello che alcuni definiscono la maledizione cinese, che dice: “Vi auguro di vivere in tempi interessanti”, e lo dico non solo perché evidentemente questa è una giornata particolarmente interessante per quello che riguarda i punti di vista politici che sono stati espressi fino ad ora, ma anche perché siamo completamente inseriti - anche se qualcuno pensa che basti dire che si chiudono i porti o che si fa un blocco navale o che si fa una letterina a Babbo Natale e tutto scompare - nel contesto del Mediterraneo. Il contesto del Mediterraneo è un contesto in cui, da anni, milioni, migliaia di persone stanno scappando per cercare un futuro migliore e questo lo faranno nonostante i video di Salvini su Facebook, perché quando uno scappa dalla guerra e dalla fame purtroppo o per fortuna non gli basta un post su Facebook. Ha bisogno di creare una nuova vita, ha bisogno di una prospettiva.

Quindi, quando il 3 ottobre 2013 sedevamo in quest'Aula, nella nostra prima legislatura per molti di noi, c'era un Governo del Partito Democratico e ci fu un terribile naufragio che causò 368 morti a largo di Lampedusa e venti dispersi. Da quel naufragio nacque l'idea della missione Mare Nostrum che poi si è trasformata e si è allargata all'Unione europea perché nessuno deve morire in mare, nessuno può essere abbandonato in mare. Questo almeno è quello che noi pensavamo e quello che noi credevamo. E devo dire che su questo, mentre la Lega Nord, poi Lega, è stata sempre coerente nonostante il cambio di nome e, cioè, è sempre stata assolutamente contraria a questi tipi di soccorsi, il MoVimento 5 Stelle aveva un'altra posizione e ha tenuto per molto tempo un'altra posizione, finché evidentemente non gli dicevano che nei sondaggi che facevano, nei sondaggi su Facebook, andava tutto bene, perché altrimenti non si spiega.

Se fosse una posizione di merito, cari colleghi, voi in questo momento vi dovreste alzare e spiegarci che ci avete preso in giro. Io mi riferisco, per esempio, a un'interrogazione dell'8 settembre 2017, quando a un certo punto abbiamo iniziato ad avere un dialogo con la Libia diverso e c'è stata un'interrogazione a prima firma Tofalo e poi dell'onorevole Frusone, dell'onorevole Brescia, dell'onorevole Grande, dell'onorevole Spadoni, dell'onorevole Dadone, di Giordano, Mantero, Lorefice, Baroni e, devo dire, un'interrogazione che ha anche portato fortuna alla gran parte di loro, perché adesso siedono in importanti poltrone di questo palazzo e non solo, e in cui si chiedeva che cosa avrebbe fatto il Governo per garantire il rispetto dei diritti umani di quei migranti.

Ecco, da lì ci sono state varie cose. Per esempio, c'è stata un'informativa dell'ONU che ci dice che quei posti non sono posti sicuri e, quindi, da lì sono nati anche i nostri emendamenti di oggi e, quindi, l'inserimento dell'UNHCR nei campi, la richiesta della sottoscrizione della convenzione di Ginevra e la richiesta di più tutele e garanzie. Ora, questa mattina, però, tutto mi è parso più chiaro, finalmente, perché l'onorevole Iolanda Di Stasio che per un errore di battitura, dice il sito della Camera, si è iscritta ai 5 Stelle ma io sono quasi sicura che sia della Lega, perché ho ascoltato con attenzione il suo intervento che mi pareva assolutamente scritto da qualcuno della Lega, ci ha spiegato che questo era il primo passo di una nuova strategia. Abbiamo capito qual è il primo passo di questa nuova strategia. Basti pensare che nel primo weekend in cui è stata affidata alla Guardia costiera libica la gestione della sicurezza delle coste, checché ne dica il sottosegretario Molteni, nel primo weekend gestito dalla guardia costiera di Tripoli, dicevo, ci sono stati tre naufragi che hanno fatto registrare 679 morti e l'hanno fatto per una scelta politica, perché si è scelto di fare ritirare la nostra Guardia costiera, si è scelto di criminalizzare le ONG e questo si è scelto facendo anche un altro atto politico, questa volta da parte del MoVimento 5 Stelle che ha iniziato questa sua nuova narrazione di sé nei confronti dei cittadini, perché il pericolo non era più solo il PD ma erano anche i migranti, ed è iniziato tutto questo con una serie di dichiarazioni molto forti. Vi ricordate - forse colleghi non vi ricordate - il Vicepremier Luigi Di Maio quando disse “i taxi del mare”? E vi ricordate i titoli anche del Fatto Quotidiano roboanti su questa enorme inchiesta in cui le ONG favorivano gli scafisti? Sicuramente ve ne ricorderete perché credo che tutti voi l'abbiate condiviso su Facebook, altrimenti non sareste qui.

Ebbene, guarda caso la procura antimafia ha avanzato la richiesta di archiviazione per quell'indagine. Lo sapete perché, onorevoli colleghi? Non l'avete trovato scritto su Facebook? Non vi è arrivato il messaggino? Allora, ve lo dico io. Perché il fatto non sussiste. O era tutto falso o allora uno dice: “Avranno fatto delle dichiarazioni in cui chiedevano scusa, erano in buona fede. Poveroni, ci avevano creduto. Gli avevano fatto una telefonata dalla segreteria dell'allora segretario e gli dicono che c'è questo complotto e loro avranno preso tempo per chiedere scusa”. Ma neanche una volta avete chiesto scusa e non dico in quest'Aula, che so che per voi è un po' problematico il vis-à-vis, ma almeno su Facebook, dove di fatto vivete in continuazione: un post, almeno un tweet, 180 caratteri, che ci vuole? “Scusate, avevamo preso un abbaglio”. Niente! Non c'è problema perché si va avanti così.

Dicevamo, quindi, che i taxi dal mare non esistevano. E, allora, quando il segretario della Lega, poi diventato anche lui Vicepremier, diceva che la pacchia finalmente era finita non si riferiva forse a quella narrazione sui taxi del mare? Non si riferiva forse al fatto che adesso toccava alla Guardia costiera libica che, guarda caso, da quando ha preso in mano la situazione ha fatto aumentare i morti nonostante sia diminuito il numero di persone che sono partite? Si riferiva forse a questo? Allora, noi oggi siamo qui a discutere di queste cose e mi dispiace che ci sia così poca attenzione, onorevoli colleghi, e mi dispiace anche che da parte dell'onorevole De Carlo ci sia stato un attacco di questo tipo al Partito Democratico perché, onorevole, l'arroganza appartiene a coloro che non hanno il coraggio di riconoscere le proprie debolezze e, quindi, questa cosa fa un torto a lei, prima di tutto, e non certo al Partito Democratico, perché in questo momento al Governo del cambiamento ci siete voi e, quindi, se voi siete così sicuri di essere in grado di garantire a quest'Aula, a tutti noi, alle persone che attendono in Libia e alle persone che ascoltano da casa che i diritti civili, i diritti umani, le richieste di asilo, la richiesta di assistenza e i salvataggi in mare saranno garantiti, allora non avete che da spiegarlo, non avete che da assumervi le vostre responsabilità.

Se non siete in grado di farlo, non basta un post su Facebook, in questo caso, ahimè: dovete legiferare. È brutto a volte: uno ambisce tutta la vita a occupare una poltrona, poi quando ci si trova non sa cosa dire, lo capisco, non mi stupisce, ma lo capisco. E, quindi, appunto dicevamo, oggi ci troviamo qui per questo. Abbiamo fatto degli emendamenti, abbiamo chiesto al Governo che ci rispondesse: per quale motivo siete contrari al fatto che l'UNHCR sia sulle navi? Silenzio. Per quale motivo siete contrari al fatto di…? Se non vincolare, è eccessivo vincolare, va bene allora facciamo almeno che ci sia un impegno da parte del Governo a sottoscrivere la Convenzione di Ginevra sui diritti dei rifugiati, per quale motivo siete contrari? Silenzio. Vabbè, almeno possiamo dire che visto che gli diamo mezzi, possiamo formare le persone che staranno lì sopra sugli standard europei di primo soccorso? Silenzio. Qualcuno, addirittura, ha avuto l'ardire di non rispondere in Aula, ma di commentare su Twitter, che è quello che si dice i leoni da tastiera, che notoriamente, per usare un altro gergo tecnico, «sconigliano» quando è il momento di assumersi le proprie responsabilità.

Allora, colleghi, è per questo motivo che noi non parteciperemo al voto in quest'Aula, perché è cambiato il contesto, perché quello che fino a ieri era una politica che contemplava l'Unione europea, che contemplava le organizzazioni non governative, che cercava di creare un quadro e un contesto uniforme, è stata spazzata via per un pochino di propaganda a basso costo fatta dalle spiagge della riviera, è stata spazzata via insieme - ahimè - alla dignità e alla coerenza di molti di voi che, non a me perché non è un problema, io non sono nessuno, ma agli italiani, poi, avrete il dovere di rispondere