Dichiararazione di voto
Data: 
Martedì, 7 Agosto, 2018
Nome: 
Camillo D'Alessandro

A.C. 1004

Grazie, Presidente. Secondo me, è utile questa discussione, perché ci consente di dire alcune cose, di non girarci attorno, di definire le cose esattamente come sono, anzi va ringraziata la collega dei 5 Stelle che ha fatto emergere il vero spirito, cosa c'era dietro questo decreto, lo ha detto, lo ha rappresentato, c'è caduta, e ci ha dato la possibilità di dare i nomi e i cognomi alle cose.

Intanto, lo dico con chiarezza, noi veniamo fuori da una stagione straordinariamente complessa, dove questo mix micidiale che vi ha mandato al Governo e che non corrisponde al consenso dei cittadini, perché stavate su fronti opposti, per mettervi insieme avete dovuto inaugurare una escalation di parole e di atti legislativi che sta portando il Paese nel baratro. Neanche i migliori prefiguratori del futuro potevano immaginare cosa sarebbe accaduto. C'è un gioco del più uno tra le parti, un gioco pericoloso tra i leader dei due partiti che compongono questa maggioranza e a farne le spese poi sono sempre i cittadini, sono i cittadini più deboli, sono i cittadini, per esempio, i più piccoli del Paese con l'obbrobrio che avete fatto sui vaccini e poi sono i cittadini più deboli, quelli che sono i più disperati, quelli che cercano di arrivare in un Paese, perché nel loro c'è fame e miseria e povertà. Voi non siete distanti dalle posizioni dell'estrema destra, anzi, in modo surrettizio, applicate esattamente ciò che poi fate finta di non voler fare, cioè il blocco navale perché se non fosse così non ci sarebbe motivo per il quale voi dite «no» ad una serie di emendamenti. Voi siete quelli, i responsabili – mi riferisco, tramite il Presidente, al Governo –dell'aumento delle morti in mare (Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Siete voi…

Presidente, io ribadisco quello che ho detto. Non ho sbagliato a dire quello che ho detto. Io ho detto che le politiche messe in campo da questo Governo fanno in modo che la rotta verso l'Italia sia diventata tra le più pericolose e non è un caso se, proprio in questi mesi, negli ultimi due mesi, sono aumentati, rispetto agli altri anni, i morti in mare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Non può essere un caso, e abbiamo citato non le fonti di un deputato del Partito Democratico, ma le fonti di organismi internazionali che certificano, negli ultimi due mesi, più 850 morti in mare; non ce li siamo inventati noi; sui circa 1.005 da gennaio a luglio. Allora, dobbiamo dare i nomi e cognomi a voi e alle vostre politiche, perché altrimenti qui sembra quasi che parliamo solo per…Perché, se no, sembra che qui stiamo solo a confrontarci per guadagnare qualche minuto in più.

Guardate, io credo che l'opposizione debba fare queste sacrosante battaglie contro di voi, contro le vostre politiche, contro il vostro atteggiamento da guasconi in Aula, perché pensate che una volta vinte le elezioni avete la ragione. Ma avete solo la ragione dei numeri; le ragioni delle politiche sono un'altra cosa e si vedono a confronto consuntivo e il confronto a consuntivo, purtroppo, di questi mesi, di pochi mesi, della vostra gestione del Viminale dice tutt'altro delle vostre promesse; perché siete il risultato, le parole e gli atti assunti, di questa politica al rialzo fatta dai due leader della maggioranza che, per guadagnare consenso, devono ogni volta spararla più grossa. Ma si può accettare, in questo Paese, che il Ministro dell'Interno, con i pantaloncini corti e con una bibita a fianco ripresa dalle telecamere, parli dei disperati in mare? Si può accettare che un Ministro dell'Interno, così, in modo sciolto parli di quei disperati e addirittura dica che sono loro quelli che fanno la pacchia e lui sta sorseggiando, chessò, Campari, quello che gradisce da qualche giorno e si fa riprendere in vacanza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? E quando andrà in vacanza Di Maio a che cosa dovremo assistere? A un ritorno di dichiarazioni da parte del collega Salvini fino a quando questo gioco a rincorrersi non avrà prodotto un altro decreto? Un decreto indignità, un decreto disumanità, che decreto dobbiamo ancora aspettare in quest'Aula?

Allora, confrontatevi con noi; noi siamo stati al Governo, lo sappiamo benissimo che cosa significa la fatica del Governo, lo sappiamo benissimo, ma se la volete mettere in caciara voi troverete il vostro pane, perché abbiamo la formazione, veniamo dai territori, veniamo dai governi dei comuni, delle regioni, veniamo dal governo del Paese.

Oggi in Aula si è alzato un galantuomo, il Ministro Minniti, vi ha dato dei consigli, vi ha indicato la rotta. Non c'è stato uno che è stato capace di replicare nel merito, se non con l'insulto, al Ministro Minniti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

E noi lo continueremo a fare, continueremo a dare una mano, non a voi, al Paese, con tutti coloro i quali sanno delle materie di cui si sono occupati o che approfondiscono nelle varie Commissioni.

Aspettiamo che, prima o poi, arrivi il buonsenso, la voglia di sentirci, di ascoltarci di confrontarci, di evitare l'insulto continuo, il dito puntato contro e ogni volta che non avete un argomento, una scusa; non sapete dire nulla rispetto all'argomento per il quale vi incalziamo, l'unica cosa che sapete fare, in quest'Aula, a distanza di mesi dalle elezioni, è di parlare del Partito Democratico. Solo quello vi rimane: e il Partito Democratico? E il Partito Democratico?

E voi che state al Governo, quando iniziate a dare le risposte? O pensate che la risposta sia quella della relatrice della Commissione, quelli sono gli argomenti di risposta a un Paese, quelle sono le parole, i modi e, soprattutto, le questioni che una relatrice deve porre nel dibattito parlamentare, quello è il livello a cui ci volete abbassare?

Noi non l'accettiamo, vi faremo battaglia, perché fare la battaglia, secondo me, consente a chi sta fuori di qui di iniziare ad ascoltare, di iniziare a riflettere, di iniziare a ragionare e non basterà, prima o poi arriverà il momento del corto circuito, il contro corto circuito, perché secondo me è tutto straordinariamente collegato, lo ripeto, è tutto straordinariamente collegato.

Vi è un uso straordinariamente eccezionale della rete che ha iniettato nelle vele degli italiani alcune notizie utilizzate, come dico io, come clave nel dibattito pubblico. Chi ha iniettato nelle vene degli italiani queste clave adesso le agita da parte del Governo, pensando ancora di stare in campagna elettorale e, poi, però, arrivano le notizie secondo le quali probabilmente anche in Italia, anche nel nostro Paese c'è stata manomissione di notizie a favore di qualcuno e contro qualcun altro.

Man mano che si scopriranno queste cose, spero presto, probabilmente scopriremo - e non faccio accuse a nessuno, perché dobbiamo ancora aspettare - che qualcuno ha lavorato, ha organizzato, ha diffuso sulla rete, ha disseminato sulla rete tutte le notizie che servivano a creare - e concludo, Presidente - odio e rancore negli italiani, ma gli italiani sono un popolo che sa ragionare. L'Italia è fatta da un popolo che sa ragionare, che sa pensare, che sa giudicare e che sa bocciare, come hanno fatto con noi, ma che non vi ha dato nessuna carta in bianco, perché il Paese è degli italiani e, fino a prova contraria, voi non ne siete proprietari.