Grazie, signor Ministro. Grazie perché il giorno dopo il crollo del viadotto sulla A6 il Governo, lei e i sottosegretari erano sul posto, erano a parlare con il prefetto, con i sindaci, con i presidenti di provincia, con il governatore della Liguria. Grazie perché immediatamente si è resa disponibile non a parlare, come sovente si assiste, come spesso fa una politica che non risolve ma, invece, ha messo a disposizione immediatamente strumenti e ha dato immediatamente risposte concrete ad una regione che da troppo tempo è martoriata da disastri di questa natura. Grazie perché il Governo ha messo immediatamente a disposizione 40 milioni per le somme urgenze e ha già annunciato altri finanziamenti importanti: 140 milioni di cui la Liguria fruirà in grande parte. Grazie perché la sobrietà che lei e il Governo in questa circostanza ha voluto dimostrare alla nostra regione non è passata inosservata.
Vede, signor Ministro, troppe volte abbiamo, in passato e anche in queste ore, visto delle passerelle contraddistinte da tante parole e pochi fatti. Certo, c'è chi fa e chi parla, e credo che mai come in questi momenti il Governo abbia fatto e la distanza delle parole di chi mi ha preceduto rispetto alle risposte che sono date e sono state date è impressionante.
La Liguria è una regione fragile, un territorio fragile: ogni volta che piove, ogni volta che ci sono dei fenomeni così drammatici, succede qualcosa e succede qualcosa di grave. Vede, le nostre infrastrutture sono deboli, sono deboli non solo perché crollano - e anche questo è il problema ed è il problema più importante - ma anche perché sono insufficienti a rispondere ad una domanda economica di trasporto dei nostri territori.
La Liguria è un crocevia tra Spagna e Francia e l'Europa, è il crocevia tra il Nord ed il Sud, passano e collegano i porti della Liguria, che sono i più importanti del Mediterraneo, con l'Europa. E in questo contesto, questo viadotto si inserisce in una filiera impressionante: il crollo del ponte Morandi, la chiusura dei viadotti della A26 e si inserisce in un quadro dove queste infrastrutture bloccano e stanno colpendo in maniera drammatica la nostra economia.
Vede, ci sono dei tratti comuni in questi crolli e in queste interruzioni: sono le indagini della magistratura, come qualcuno ha detto. Ci sono dei tratti comuni dati anche però, signor Ministro, da un'ambiguità, da un'ambiguità e una superficialità. In passato si è privilegiato l'annuncio e il piantare delle bandierine in nome di un facile percorso e cioè quello della revoca a tutti i costi. Io credo che invece si debba andare con i piedi per terra, ma affrontarli questi problemi.
Vede, ha sbagliato chi ha annunciato senza mettere mano formalmente alle revoche ma ha sbagliato anche chi ha assolto troppo facilmente chi invece doveva presidiare la sicurezza dei cittadini liguri. Grazie signor Ministro, noi abbiamo bisogno di sicurezza, di ripristini e anche di potenziamento delle infrastrutture. Sui ponti e sulle autostrade passano le persone, sui ponti e le autostrade liguri passano o muoiono anche l'economia, non solo della Liguria, ma dell'intero Paese.