Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 27 Febbraio, 2019
Nome: 
Gennaro Migliore

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Grazie, signor Presidente. Signor sottosegretario, colleghe e colleghi, a dire il vero quando ho letto l'intestazione della mozione a prima firma Lollobrigida ho pensato che fosse un'occasione utile, un'occasione utile per discutere anche in quest'Aula di uno dei fenomeni più pericolosi e perniciosi che ci sono sul nostro territorio. La cosiddetta “mafia nigeriana” è certamente una delle organizzazioni più pericolose e anche più ramificate che in questo momento vivono sul nostro territorio e, purtroppo, prosperano sul nostro territorio insieme ad altre mafie straniere, come quella cinese o quella - che si sta dimostrando tra le più pericolose - albanese.

Devo dire, però, che dalla discussione e anche dagli interventi di chi mi ha preceduto - l'onorevole Ravetto e l'onorevole Lollobrigida - non ho trovato grande interesse per l'esame del fenomeno criminale, mentre ho trovato, invece, una grande attenzione nei confronti di quello che è il fenomeno migratorio, di cui non solo abbiamo discusso più volte ma che qui è stato riproposto anche in termini del tutto scorretti rispetto a quelle che sarebbero le reali esigenze di contrasto e di ciò che deve essere realizzato da parte dello Stato nei confronti di una delle organizzazioni mafiose che agiscono sul nostro territorio.

Quindi, voglio partire da un dato. Dire che non è stato fatto niente nel corso degli anni, significa innanzitutto mancare di rispetto alle forze di Polizia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), mancare di rispetto alla magistratura, mancare di rispetto a coloro i quali si sacrificano tutti i giorni, con una divisa vera indosso e non una finta per fare delle pagliacciate (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), per fare ciò che oggi è necessario per il contrasto della criminalità organizzata.

Forse voi non le conoscete neppure le organizzazioni di cui parlate, perché voi vi concentrate più sull'aggettivo che sul sostantivo. Per me, mafia nigeriana significa soprattutto Black Axe, significa l'organizzazione della Vikings confraternity, significa le organizzazioni che si sono incistate nel nostro territorio e che hanno stabilito - vorrei qui fare una citazione che forse stupirà il nostro sottosegretario - un'esistenza di rapporti strutturati tra gruppi criminali nigeriani e criminalità camorristica italiana, soprattutto nella gestione del traffico di droga. Questa affermazione, che è un'affermazione di buonsenso, l'ha fatta, in una sede istituzionale, chi, nonostante tutto, nega l'idea che vi possa essere un'azione non concentrata sulla nazionalità: l'ha fatta il Ministro Salvini quando è venuto a Castel Volturno, un territorio nel quale il rapporto consolidato tra la Black Axe e la camorra, così come pure è consolidato tra la mafia della Black Axe e la 'ndrangheta, rappresenta un dato strutturale. Anzi, questi sono esattamente il braccio operativo, soprattutto per alcune prestazioni criminali, che sono molto pericolose e infami, cioè la tratta delle donne, il relativo loro sfruttamento e oggi anche il traffico di droga.

In questo momento, nelle nostre galere, ci sono decine e decine di rappresentanti di questa organizzazione criminale. Penso, per esempio, a Kenneth Osahon Aghaku, che era a capo di un'organizzazione di 100 miliziani. Io penso che si debba parlare di questo e non della … …e non della gestione dei flussi migratori.

Io non accetterò mai un discorso che ho sentito fare da quella parte del Parlamento: abbiamo già i nostri mafiosi, non ne vogliamo anche di stranieri. I mafiosi non saranno mai nostri (Prolungati applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico): i mafiosi sono un cancro, e non hanno nazionalità, e la loro unica bandiera è il dio denaro, è lo sfruttamento, è la violenza. Noi contro i mafiosi di qualsiasi nazionalità saremo sempre in prima linea, perché noi siamo i figli di Peppino Impastato, che disse che la mafia è una montagna di merda; e noi sempre diremo che chiunque sia mafioso è un nemico della nostra società.

Noi siamo contro i mafiosi, e non accetteremo mai di confondere mafia e flussi di uomini e di donne e di bambini: queste persone che scappano, oppure che cercano una nuova vita non meritano di essere annoverate all'interno dell'idea di una costruzione criminale. Le nostre forze di polizia e le nostre forze dell'ordine sono state in prima linea anche contro di loro.

Dobbiamo fare di più; ma se io leggo nella mozione Lollobrigida ed altri n. 1-00113 che ci sarebbe un nesso, perché la prima nazionalità dichiarata è quella degli sbarchi dei nigeriani, guardate, state attenti, e almeno andate a vedere il cruscotto del Ministero dell'interno: non è neanche tra le prime dieci nazionalità. Ma il problema è che molti di quelli, e soprattutto molte di quelle, che stanno nelle spire della mafia e sono sfruttate, sono sfruttate da una mafia che c'è qui da vent'anni.

Io vedo una sola emergenza: vedo l'emergenza del razzismo, vedo che un bambino viene messo all'indice perché nero e quindi troppo brutto, vedo che un bambino rom viene aggredito con un taglierino, vedo un ragazzo su una barella al quale viene augurato di morire in un ospedale di Salerno. Vedo invece, e la ringrazio, una grande artista, una ragazza che dicendo “aprite i porti” ha subito bullismo e infamie sulla rete (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico); e dovrebbe essere il partito di appartenenza, oltre ad espellere chi in questo momento ha agito in questo modo così infame, a dire da che parte sta.

È il razzismo la vera emergenza. Noi ringrazieremo sempre quelli che stanno dalla parte di chi non ha voce, di chi non ha potere: come i cittadini di Torre Melissa, che hanno soccorso 51 migranti curdi che erano alla deriva. Non fate uscire l'Italia dal consesso internazionale, votando o non votando la revisione degli accordi di Dublino; ma soprattutto non fate uscire l'Italia dal consesso civile, continuando ad occhieggiare, a vellicare gli istinti del bassoventre, quelli dell'odio, della rabbia e della paura.