Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 6 Dicembre, 2017
Nome: 
Miriam Cominelli

1-01644 e altre

Presidente, non è mai facile in realtà intervenire in questo luogo, in cui ci si sente addosso la giusta responsabilità di ogni parola che si pronuncia. Non lo è ancora di più oggi per me, perché è proprio il mio territorio l'oggetto della mozione in discussione: un territorio che ha come sinonimo la storia dell'eccellenza industriale, dell'avanguardia nelle tecniche produttive, della qualità agricola, e non da ultimo la bellezza del suo paesaggio. Un territorio ricco, quindi, e che deve la sua ricchezza proprio alla sua capacità di cogliere le sfide che le varie epoche storiche gli hanno posto innanzi, coglierle con l'ingegno unito alla concretezza e all'operosità che ci contraddistingue.

La sfida principe con cui oggi ci dobbiamo confrontare è una sfida comune al resto del pianeta, in realtà, ed è la sfida dell'ambiente. L'ambiente: la risorsa che ci ha permesso di tagliare i traguardi che prima ho citato, e che ora ci chiede a gran voce di essere risanato, tutelato e valorizzato. E come ogni sfida, il modo migliore di coglierla è quello di coglierla in positivo, dimostrando cioè di poter essere eccellenza, volano ed esempio di come una vera sinergia fra l'ambiente, l'economia e la società sia non solo possibile ma auspicabile, e soprattutto realizzabile.

Ma pur con tutte le nostre grandi energie bresciane, è necessario che ci si aiuti nel fare questo, che si sostenga quanto già in realtà si sta muovendo a livello bresciano nella cittadinanza, nell'imprenditoria e nelle istituzioni locali. Questo è il motivo che mi ha spinto a partecipare attivamente alla stesura di questa mozione, e che ha spinto i miei colleghi bresciani del Partito Democratico a sottoscriverla. Un testo che è un compromesso, lo si ricordava anche prima, fra diverse forze politiche, che hanno cercato e trovato dei punti in comune da portare avanti insieme: perché, pur con toni e visioni differenti, nessuno di noi intende sottovalutare quelle che sono le criticità ambientali del nostro territorio.

Arrivare a questo risultato non è stato semplice: ci sono voluti giorni e mesi di confronto, uno sforzo corale di cui si fa beffa la mozione presentata all'ultimo momento utile dalla collega Pellegrino, che dovrebbe chiedere scusa per le parole usate nel descrivere il nostro territorio e la nostra provincia. Una mozione che prende largamente a prestito parti del nostro testo, che ovviamente sosterremo nel voto, e però ne inserisce altre con una funzione puramente ideologica e che ha come obiettivo il minare il risultato raggiunto, e che quindi vedranno il nostro voto negativo. Per quanto ci riguarda rimaniamo fermamente convinti, infatti, che non giovi alla causa ambientale l'utilizzo di toni catastrofisti, ma che anzi questo porti ad allontanare, impaurendo, l'attenzione della maggior parte dei cittadini.

Questa convinzione tuttavia - e lo vorrei sottolineare - non è meno forte di quella che crede, altrettanto fermamente, che è innegabile come proprio sull'ambiente ci sia una grande aspettativa da parte della cittadinanza, un'aspettativa che deve trovare giustamente una corrispondenza in un'autorevole risposta politica.

In questa legislatura tanto si è fatto sul tema a livello nazionale, dalla legge sugli ecoreati a quella sul riordino delle agenzie ambientali, fino al collegato ambientale, solo per citare alcuni provvedimenti. Anche Brescia ha ottenuto importanti risultati. Penso all'istituzione della figura del commissario Caffaro, di cui sollecitiamo il rinnovo, e ai fondi che stanno permettendo il prosieguo delle bonifiche, solo per citare i più eclatanti e che già sono stati ricordati negli interventi precedenti.

Anche l'attenzione della bicamerale ecomafie non è mai venuta meno, con audizioni, missioni e sopralluoghi, l'ultimo proprio lo scorso lunedì, da me in prima persona sollecitati, come testimoniano i verbali della Commissione, anche con buona pace di chi farnetica accuse su un nostro volere nascondere, non si sa bene cosa, nel lavoro - ricordo - interamente pubblico della Commissione.

Ma oggi vorrei guardare al di là delle inutili polemiche partitiche, perché serve fare di più. Per questo si chiedono impegni molto chiari nella nostra mozione.

Il primo è quello che chiede di adottare al più presto il regolamento, relativo agli interventi di bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza d'emergenza operativa e permanente delle aree destinate alla produzione agricola e all'allevamento. E, poi, avviare ulteriori iniziative, oltre a quelle già in corso, per la mappatura su vasta scala dei terreni, per capire dove vi siano effettivamente delle criticità e di che entità e, di conseguenza, potere formulare una scala di priorità per eventuali interventi di bonifica, se necessari.

Si chiede di proseguire e implementare gli studi epidemiologici già in atto, in modo da utilizzare i risultati, mi auguro non solo come atto d'accusa generico da sbandierare nei convegni, ma come prezioso strumento, per poter comprendere ancora di più le esigenze del territorio.

Si chiede di prendere in considerazione su scala nazionale, quando si individuano nuovi impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, un fattore di pressione, che prende esempio ed origine da quello voluto dalla regione Lombardia, che non consideri però solo le volumetrie delle discariche, ma sia inteso quale massima concentrazione di aree di volume di rifiuti conferibili su unità e superficie territoriale.

E si chiede, infine, la promozione di formule di coinvolgimento della popolazione interessata ad un determinato intervento impiantistico, sul modello del dibattito pubblico introdotto dal nuovo codice degli appalti.

Concludendo, Presidente, ricordo che, proprio sull'ambiente, la politica e le istituzioni a tutti i livelli giocano una partita importante, nel poter dimostrare di essere uno strumento utile a migliorare la qualità della vita delle persone e nel colmare la distanza della disaffezione, che gran parte dei cittadini provano nei loro confronti, proprio partendo dal dare risposte chiare su questo tema. Credo che questa mozione sia un passo importante, che va deciso in quella direzione, e per questo annuncio il voto favorevole del Partito Democratico.