Discussione generale
Data: 
Lunedì, 13 Maggio, 2019
Nome: 
Alessia Rotta

A.C. 1789

Presidente, colleghi, il decreto-legge in esame, come è stato ampiamente illustrato, pone in essere misure volte a garantire la sicurezza delle persone ma anche dei mercati finanziari, la tutela della salute e della libertà di soggiorno dei nostri cittadini e di quelli del Regno Unito in caso di Brexit.

Questa, come è stato detto, è un rischio ancora pendente, un'incognita a fronte di qualcosa - naturalmente noi speriamo che non avvenga - ma rispetto alla quale non possiamo dimostrarci impreparati come Paese. Ma c'è l'aspetto inquietante di qualcosa che abbiamo già perduto come cittadini europei ed italiani e che si è già manifestato ampiamente in occasione del voto su Brexit ma che, come vedremo, ha anche il rischio di contagio nel nostro Paese. Stiamo parlando del diritto ad una informazione corretta, non inquinata. La democrazia passa, infatti, dalla conoscenza e, se la conoscenza è avvelenata ad arte, a pagamento, al soldo di qualcuno, nell'ignoranza dei cittadini, dei destinatari, le conseguenze sulla nostra libertà di formarci un'opinione e, quindi, di decidere consapevolmente sono compromesse gravemente.

È una vicenda che vale la pena di ripercorrere qui, nei luoghi delle istituzioni, dove si esercita e protegge la democrazia previa dura lotta e attraverso conquiste come i nostri predecessori ci hanno insegnato.

È ormai infatti accertato - lo dobbiamo alla stampa libera britannica - che a condizionare pesantemente la percezione e, quindi, la decisione di milioni di cittadini sulla scelta di Brexit sia stata una campagna condotta su Facebook con 750 milioni di sterline di dubbia provenienza. C'è ad esempio - ce lo ha raccontato ampiamente Carole Cadwalladr dell'Observer - una cittadina del Galles meridionale in cui il leave ha ottenuto il 62 per cento. Ebbene, in questa cittadina, però tutto quello che funziona, un college nuovissimo, una nuova stazione ferroviaria, nuove strade… queste cose, funzionano perché c'è l'Unione Europea, per fondi derivanti dall'Unione Europea, eppure ha prevalso il leave.

Com'è potuto accadere? È questo l'interrogativo che dobbiamo porci. Ebbene la risposta che la giornalista dell'Observer dà in questa inchiesta durata molti mesi è che è accaduto attraverso il condizionamento di Facebook: come è possibile, cioè, che cittadini di questa cittadina del Galles, in cui c'era una sola persona, una sola straniera di origine polacca, percepissero invece di essere invasi dai migranti? Non è solo la questione di un post, di una menzogna, di una percezione deviata in maniera passeggera. Noi, come la giornalista dell'Observer e come molti in Europa e non solo, siamo preoccupati e pensiamo che la storia debba riguardarci e vada ben oltre Brexit. La giornalista dice che questa non è più democrazia, diffondere bugie anonime pagate con denaro illegale, Dio sa proveniente da dove. Questa si chiama sovversione. Quello che sembrano in molti ad ignorare, dice la giornalista, è più grande di ciascuno di noi: non riguarda la destra e la sinistra; non riguarda prettamente e solamente il leave o il remain, Trump oppure no; riguarda il fatto se sia possibile avere ancora elezioni libere e corrette.

Dunque, ci chiediamo anche come è stato possibile per Facebook, insieme a Cambridge Analytica, di avere così agio, di avere terreno così fertile. Riteniamo che debba essere cura delle democrazie europee e delle democrazie di tutto il mondo occuparsi di quanto ci rende cittadini consapevoli, cittadini quindi liberi di esercitare i propri diritti oltre che i propri doveri. Invece, riteniamo che ci sia un tentativo, neanche troppo poco strisciante, di rendere i cittadini, al contrario, meno consapevoli anche in Italia, poveri intellettualmente e privi, sempre più privi di strumenti per formarsi e informarsi liberamente.

Un'altra studiosa, Shoshana Zuboff, autrice del libro Il capitalismo della sorveglianza, il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri, sostiene che questo potere da parte di qualcuno, in particolare di Facebook, di conoscere e modificare il comportamento umano non ha precedenti e, quindi, non ha conseguenze precedenti nella nostra storia.

Ritengo che anche in Italia dobbiamo stare molto attenti perché corriamo lo stesso pericolo che voi del Governo avallate o, meglio, favorite; quello di una comunicazione distorta, improntata sulle fake news, sui social media: non a caso le pagine che sono state chiuse proprio ieri, molte di queste, afferiscono a voi.

Allora vogliamo soffermarci un secondo su questo: sono 23 le pagine chiuse in seguito alla segnalazione della ONG Avaaz, diffondevano bufale e incitazioni all'odio, soprattutto con argomentazioni di estrema destra a sostegno di Lega e MoVimento 5 Stelle, avevano un totale di 2 milioni e mezzo di follower ma ne raggiungevano evidentemente molti di più per effetto della viralizzazione. Ma questo sistema, dice sempre lo stesso report, potrebbe essere molto più ampio e in particolare conterebbe 14 sotto reti, sempre per rimanere ai numeri, 18,26 milioni di follower, complessivamente 104 pagine, 23 milioni di interazioni. Stiamo parlando di tanta roba, tanta roba che dovrebbe muovere le menti e le consapevolezze oppure distorcerle, come questo è il caso. E noi lo diciamo anche in vista dell'importante appuntamento che ci riguarda, quello del 26 maggio delle elezioni europee.

 

C'è un altro studioso, definito cacciatore di teste, Max Cupersky, che ci aveva già avvisato prima del 4 marzo, aveva detto: l'Italia è in pericolo come tutti gli altri Paesi, chi pensa il contrario vive nel mondo dei sogni. E d'altra parte è questo che sta facendo questo Governo. Da un lato, state sottraendo risorse all'unico settore della vita pubblica che consente alla democrazia di essere sana e soprattutto ai cittadini di essere dei cittadini consapevoli, emancipati: istruzione, scuola, università, ricerca, cultura, togliete tutto, e i provvedimenti anche di questi giorni stanno lì a dimostrarlo. Il vostro disegno ormai è chiaro, si fonda quindi su questi due capisaldi: da un lato, la narrazione di un racconto mendace, pieno di fake news, queste pagine e la chiusura di queste pagine stanno a dimostrare quello; dall'altro lato, togliere strumenti per valutare, perché i cittadini possano valutare con consapevolezza. Ma badate bene, perché questo crediamo sia un disegno pericoloso, perché potrebbe rivoltarsi ben presto contro di voi.