Esame e votazione di questioni pregiudiziali
Data: 
Martedì, 17 Giugno, 2014
Nome: 
Tino Iannuzzi

A. C. 2447

Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo del Partito Democratico esprimerà voto contrario sulle questioni pregiudiziali che sono state presentate dalla Lega e dal MoVimento 5 Stelle, dal momento che riteniamo del tutto insussistenti e infondati i rilievi sulla compatibilità del decreto-legge in esame rispetto alla normativa costituzionale.
  Il decreto-legge n. 73 dello scorso 12 maggio ha un contenuto chiaro, ben delimitato. Difatti, le sue disposizioni, dall'articolo 1 all'articolo 3-bis, riguardano unicamente la proroga delle gestioni commissariali concernenti tutte la realizzazione di opere pubbliche, per ragioni che noi condividiamo e sosteniamo, prolungando, altresì, nel tempo gli effetti delle relative ordinanze della Presidenza del Consiglio dei ministri. È, quindi, evidente – lo vogliamo dire con grande chiarezza – che questo decreto-legge ha un contenuto molto chiaro, assolutamente omogeneo, del tutto coerente nel complesso delle norme che lo costituiscono. È un decreto-legge che costituisce un insieme di disposizioni che sono assolutamente omogenee per materia e per finalità e che hanno un effetto applicativo immediato ed un contenuto ben specifico.
  È evidente che tutte queste disposizioni, a differenza di quanto si sostiene nelle questioni pregiudiziali, riguardano la realizzazione di opere pubbliche, differenti certamente nella loro natura e tipologia, ma sempre opere pubbliche: opere idrauliche ed acquedottistiche, nel caso della galleria «Pavoncelli» per l'acquedotto del Sele; un asse stradale di grande e preminente interesse strategico, quale il completamento della Lioni-Grottaminarda Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo del Partito Democratico esprimerà voto contrario sulle questioni pregiudiziali che sono state presentate dalla Lega e dal MoVimento 5 Stelle, dal momento che riteniamo del tutto insussistenti e infondati i rilievi sulla compatibilità del decreto-legge in esame rispetto alla normativa costituzionale.
  Il decreto-legge n. 73 dello scorso 12 maggio ha un contenuto chiaro, ben delimitato. Difatti, le sue disposizioni, dall'articolo 1 all'articolo 3-bis, riguardano unicamente la proroga delle gestioni commissariali concernenti tutte la realizzazione di opere pubbliche, per ragioni che noi condividiamo e sosteniamo, prolungando, altresì, nel tempo gli effetti delle relative ordinanze della Presidenza del Consiglio dei ministri. È, quindi, evidente – lo vogliamo dire con grande chiarezza – che questo decreto-legge ha un contenuto molto chiaro, assolutamente omogeneo, del tutto coerente nel complesso delle norme che lo costituiscono. È un decreto-legge che costituisce un insieme di disposizioni che sono assolutamente omogenee per materia e per finalità e che hanno un effetto applicativo immediato ed un contenuto ben specifico.
  È evidente che tutte queste disposizioni, a differenza di quanto si sostiene nelle questioni pregiudiziali, riguardano la realizzazione di opere pubbliche, differenti certamente nella loro natura e tipologia, ma sempre opere pubbliche: opere idrauliche ed acquedottistiche, nel caso della galleria «Pavoncelli» per l'acquedotto del Sele; un asse stradale di grande e preminente interesse strategico, quale il completamento della Lioni-Grottaminarda.