Data: 
Giovedì, 24 Aprile, 2014
Nome: 
Marco Di Maio

AC 2309

Signor Presidente, il provvedimento in esame è un provvedimento importante per il sistema Italia, non solo per il sistema bancario, ma anche proprio per il nostro Paese. Con il testo in oggetto, emanato dal Governo, si consente alla Banca d'Italia, ai fini della valutazione approfondita condotta dalla BCE ai sensi dei regolamenti comunitari, di avvalersi di soggetti terzi per l'esercizio dell'attività di vigilanza informativa e ispettiva sulle banche e i gruppi bancari.
  È un provvedimento, dal nostro punto di vista, di estrema rilevanza, se si tiene conto che la Banca centrale europea condurrà questa valutazione approfondita in piena indipendenza e, come ho già detto, il provvedimento in essere sottolinea come le autorità nazionali competenti per condurre queste valutazioni si rivolgeranno a esperti del settore privato – consulenti, revisori o altro – per ricevere assistenza in relazione a compiti quale l'esame dei fascicoli, le analisi e gli accertamenti.
  È un testo anche urgente, urgente per i tempi – come veniva ricordato – e urgente anche perché la Banca centrale europea concluderà le valutazioni in essere del sistema bancario tra soli sei mesi, nell'ottobre del 2014, anteriormente all'assunzione di nuovi compiti di vigilanza nel novembre 2014.
  E proprio l'imminenza temporale di questa scadenza fa sì che per il provvedimento in questione ci sia il pieno rispetto dei requisiti posti dall'articolo 77 della Costituzione sulla decretazione da parte del Governo.
  Dopo la fase di analisi dei rischi, è in fase di svolgimento quella di esame della qualità degli attivi, che comprende l'attività in cui saranno coinvolti i soggetti terzi. La stessa Banca centrale europea, con una nota del 3 febbraio 2014, ha sottolineato come l'esame della qualità degli attivi si articoli, a sua volta, in tre momenti: selezione del portafoglio, già conclusa entro febbraio; analisi effettiva del patrimonio, avviata nel mese di marzo e che durerà fino ad agosto di quest'anno; e comunicazione dei dati nel mese di ottobre prossimo.
  In questa fase così delicata, il generale ricorso a società del settore privato si rende necessario non soltanto data la complessità dell'esercizio, ma anche allo scopo di rafforzarne l'indipendenza e la credibilità. Inoltre, non è corretto, non corrisponde al vero che il provvedimento in esame comporti ulteriori spese per lo Stato, perché vi è una salvaguardia finanziaria secondo la quale l'attuazione del decreto non deve produrre nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e gli oneri derivanti dai provvedimenti quantificati dalla relazione tecnica sono attorno ai 25 milioni di euro e saranno interamente sopportati dalla Banca d'Italia.
  Per ciò che riguarda l'opportunità o meno di affidare la vigilanza a soggetti terzi, è vero e va citato in questa sede, che il capo del dipartimento di vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d'Italia ha affermato che, vista la notevole esperienza e tradizione della nostra Banca d'Italia, avrebbe potuto, in linea teorica, scegliere di non avvalersi di parti terze per l'esame di questi atti, tuttavia, si rende necessario, invece, ricorrere anche a soggetti terzi per due motivi: in primo luogo, perché lo straordinario impegno richiesto e il massiccio impiego di risorse mai verificatosi prima non renderebbe la Banca d'Italia, da sola, in grado di rispettare i tempi previsti e gli standard richiesti. E, poi, per una questione di opportunità, perché senza il placet di soggetti terzi nell'attività di vigilanza, si sarebbe potuta indebolire agli occhi del mercato degli investitori la percezione di imparzialità. Per questa ragione, anche gli altri Paesi, compresi quelli dotati, come il nostro, di un adeguato corpo ispettivo, hanno deciso di avvalersi di esperti esterni e indipendenti. Ecco, perché, quindi, siamo convinti che questo provvedimento non solo rispetti pienamente i paletti fissati dalla Costituzione, ma sia anche un testo che contribuisce a rendere più solido il nostro sistema finanziario e a rendere anche più credibile il nostro sistema di vigilanza; un fatto importante anche per rafforzare il ruolo dell'Italia in Europa e, soprattutto, nella prospettiva dell'Unione bancaria europea.