Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, ringrazio il gruppo del Partito Democratico che mi ha concesso di fare questa dichiarazione di voto visto che negli anni precedenti mi era capitato di farla su tutti i decreti delle banche, allora come forza di maggioranza. In un certo senso è togliersi qualche sassolino dalle scarpe per le sciocchezze sentite negli anni precedenti da Lega e 5 Stelle che, una volta al Governo, hanno fatto esattamente all'opposto. Sono le stesse forze politiche che sul decreto-legge n. 237 del 2016, quello su MPS del Governo Gentiloni, presentarono una questione di illegittimità costituzionale perché paradossalmente in contrasto con il principio di risparmio e votarono al 100 per cento “no” su quel disegno di legge e ora, invece, presentano un provvedimento, il decreto-legge 8 gennaio 2019, n. 1, recante misure urgenti a sostegno di Banca Carige - Cassa di risparmio di Genova e Imperia che è uguale. E questo lo dico ai colleghi del MoVimento 5 Stelle, che ieri si sono sforzati di cercare di trovare delle diversità dicendo che gli importi sono diversi e, quindi, che i provvedimenti sono diversi. Io penso che non meritano neanche di essere considerati, anzi sì e rispondiamo con le stesse parole del Ministro Tria in audizione, il vostro Ministro. Il Ministro Tria ha ammesso, infatti, di aver fatto la stessa cosa dei Governi precedenti, perché è l'unica cosa giusta e possibile che si può e si deve fare in questi casi - unica cosa giusta e possibile che si può fare in questi casi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! - e ha aggiunto: “Se un fatto specifico è simile a un altro la norma è la stessa. Il decreto è uguale. Non vedo come si possa fare un decreto in modo diverso”.
E infatti sembrerebbe di fare quei giochini de La Settimana Enigmistica del tipo vedi le differenze e vedi cosa è uguale, ma questi due decreti sono veramente uguali. Partiamo dall'articolo 1 ed entrambi dicono: “Al fine di evitare o porre rimedio ad una grave perturbazione finanziaria dell'economia e preservare la stabilità finanziaria, il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato su passività di nuova emissione”. Nel caso del 2016 non riguardava soltanto una banca specifica e nel 2019, nel vostro decreto, riguarda Carige. Gli articoli seguenti sono identici e, quindi, possiamo dire che i due decreti sono uguali. Si tratta di aiutare una banca in un momento di difficoltà dunque, proteggere i risparmiatori, garantire il finanziamento a chi investe e a chi lavora. Questo fa questo decreto e questo abbiamo fatto negli anni passati e non, invece, aiutare gli amici degli amici, non aiutare i banchieri che erano nostri amici. Noi abbiamo messo in sicurezza l'economia quando l'economia non era sicura (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Abbiamo fatto questo, esattamente come l'avete fatto voi con il “decreto Carige”.
Si tratta, quindi, di intervenire per il bene comune dentro le regole date in un contesto difficile. Così è stato fatto per il Monte dei Paschi e così va fatto per Carige. Però, se il Ministro e Vicepremier Luigi Di Maio avesse il minimo rispetto per se stesso, per il ruolo che rappresenta e per la parola data agli elettori, dovrebbe scusarsi per gli insulti e le falsità dette esattamente due anni fa (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) quando, in una vera e propria trance agonistica, criticava il Governo per aver deciso di salvare le banche italiane e disinteressarsi dei cittadini italiani. Spiace anche che non ci sia in quest'Aula quel Di Battista rivoluzionario in giro per le spiagge di tutto il mondo con i soldi in nero di papà (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Che direbbe adesso di questo decreto, proprio lui che prometteva che il MoVimento 5 Stelle, una volta al potere, non avrebbe mai dato i soldi alle banche private perché avrebbe nazionalizzato gli istituti di credito in difficoltà? Dove sta la nazionalizzazione? Poi, sempre al Ministro Tria abbiamo chiesto: “State nazionalizzando Carige?” e la risposta è stata: “No” e punto. Concetti peraltro ripetuti meccanicamente da tutti voi. In questi giorni state criticando il governatore della Banca d'Italia Visco, lo stesso, onorevole Villarosa, con il quale lei dialogava per salvare i problemi finanziari di famiglia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ecco, io penso che le istituzioni vanno rispettate sempre, soprattutto quando si è al Governo.
Ma questo decreto fotocopia non sbugiarda e umilia solo il MoVimento 5 Stelle e questo lo dobbiamo sottolineare. Infatti, questo decreto svela le falsità e le contraddizione dell'altro compagno di avventura di Palazzo Chigi, quella Lega che sulla crisi delle banche venete non disse e non fece niente, memore forse di quando - pochi anni prima - fece addirittura fallire la banca padana Credieuronord a causa di quello che i cronisti attenti dell'epoca definirono ironicamente “analfabetismo finanziario e allegra gestione” (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ecco, in quell'occasione gli stessi azionisti della banca leghista si trovarono sul lastrico e niente è stato fatto per risarcire chi è stato ingannato. Promettere cose che non si possono mantenere a chi perde i propri risparmi in investimenti sbagliati è un atto vile e spregevole che prima o poi si ritorce contro ma credo che oggi se ne siano accorti anche Salvini e Di Maio, duramente contestati dai risparmiatori delusi dalle loro promesse che gli hanno riservato nei giorni scorsi dei sonori fischi.
Vorrei, inoltre, segnalare rispetto all'iter del provvedimento un'ulteriore anomalia. È pervenuta una lettera dell'Unione europea che riguarda la legge di bilancio e che voi non avete voluto rendere nota al Parlamento, rendendo falsata la discussione anche su questo punto, anche su questo decreto che oggi noi andiamo a discutere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ma sono lontani i giorni dello streaming delle istituzioni casa di vetro, cari colleghi 5 Stelle. Oggi passate il tempo a nascondervi dietro le scorte e a difendervi nelle aule di tribunali portati dai collaboratori imposti da voi, come sta capitando alla sindaca Appendino a Torino (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Questo siete voi al Governo!
In questi due mesi, dalla emanazione del decreto alla sua conversione, il testo non è stato modificato minimamente in Parlamento.
Non avete trovato il tempo di inserire le norme per il ristoro dei risparmiatori, cosa alquanto grave, dichiarando i nostri emendamenti, come quelli di altre forze delle opposizioni, estranei per materia. Come dire che nel decreto che riguarda il ponte di Genova una norma che parla delle case abusive di Ischia non ci dovrebbe essere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Anzi, dimenticavo, lì c'è, l'estraneità per materia in quel provvedimento non è stata dichiarata (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Questo tempo è servito per esporre falsità; in queste settimane gli esponenti del Governo e della maggioranza hanno infatti continuato a raccontare di ipotetiche mai realizzate, modifiche al provvedimento così diverso da quello Gentiloni, senza spiegare però quali, se non oggi renderci conto che non ci sono state modifiche, ma sono uguali. Per commentare questo provvedimento, trattandosi di una copia conforme, basterebbe mettere agli atti gli interventi che nella scorsa legislatura pronunciarono i parlamentari di maggioranza. Eravamo tentati di ripresentare gli stessi vostri emendamenti, quelli ai quali non avete creduto nemmeno voi, facendo l'opposto quando siete arrivati al potere. Ma è un Paese in cui abbiamo il Ministro dell'interno che non fa altro che postare cosa mangia e che felpa usa ed un Ministro dello sviluppo economico e del lavoro che non trova il tempo di incontrare gli imprenditori e i lavoratori della TAV, ma che invece si relaziona con i gilet gialli. Ci sembra che le istituzioni siano già sufficientemente in sofferenza e il nostro Paese sia già troppo isolato in Europa per permetterci di scherzare su questi argomenti e su temi che riguardano il risparmio dei cittadini.
Per questi motivi il Partito Democratico voterà a favore del decreto Carige, per due ragioni fondamentali: la prima riguarda le lavoratrici e i lavoratori della banca, i correntisti, le imprese che hanno crediti, le certezze dell'impatto drammatico che avrebbe il suo fallimento, la seconda è la preoccupazione per la stabilità finanziaria dell'Italia, la tutela del risparmio, delle famiglie. La consapevolezza dell'insolvenza di un'importante banca danneggerebbe l'economia. Queste sono le nostre motivazioni, questo è il nostro stile: il Paese prima della propaganda, i cittadini prima degli interessi elettorali, le dignità di una Nazione prima delle bugie di regime. Con la vostra politica economica state mettendo a rischio la crescita del Paese, non siete più credibili, a Taranto non è rimasto nemmeno più un consigliere del Movimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), per protesta verso un MoVimento che predica bene e razzola male. Pare che Robespierre, mentre stava per essere portato alla ghigliottina, si domandasse in che cosa avesse sbagliato: fare del terrore e pensare di esserne immune. Avete voi, Cinquestelle, cosparso di odio il dibattito politico di questo Paese. Oggi si sta rivolgendo contro di voi e governare è più difficile che un tweet della Casaleggio Spa. Buon lavoro a tutti.