Grazie, Presidente. Mi dispiace rovinare gli interventi entusiasti di tutti i colleghi precedenti, però la proposta di legge in esame in realtà non c'entra nulla né con la strategicità del settore né con gli investimenti necessari sul settore né con l'aiuto che il settore invece deve avere. Qui si compie un'altra operazione cioè una finzione. Vorrei cercare di entrare nel merito con voi per i pochi minuti che ho a disposizione per esempio ponendo delle pubbliche domande. Ad esempio questo provvedimento risolve il problema del prezzo alla fonte? Ad esempio risolve il problema della filiera e degli investimenti? Per caso affronta nel merito ovvero, entrando nel merito, le diverse situazioni delle diverse centrali del latte a cui invece si dà una stessa risposta, peraltro negativa, al ribasso, confondendo carrozzoni, che ci sono, con enti gestiti in modo virtuoso, perché ci sono casi e casi. Per esempio c'è il caso di Brescia che non ha avuto la necessità di derogare alla legge nota come legge Madia perché, dentro quella legge, se dimostri che hai i conti a posto, se dimostri che hai un progetto, se dimostri che c'è una elettiva funzione pubblica, lì si può derogare. Se però si considera, invece, la Centrale del latte di Roma, è una cosa completamente diversa che attraversa i colleghi dei 5 Stelle e della giunta Raggi. Io ho qui, cari colleghi, il parere dei revisori dei conti di Roma Capitale che esprimono il giudizio come sapete sul bilancio e sapete che cosa scrivono sulla Centrale del latte di Roma?
Segnalano l'immobilismo riguardo la definizione della cessione della partecipazione in Centrale del latte di Roma Spa. Cioè, voglio dire, con questa norma i fondi vanno a finire agli agricoltori o vanno a finire ai consigli di amministrazione? Vanno a coprire i buchi precedenti o vanno a finire ai pastori? Questa norma prevede un intervento della finanza pubblica senza legarlo e collegarlo agli investimenti e al prezzo del latte. Tra qualche mese ci ritroveremo a discutere del fatto che il problema non è risolto e che quei soldi hanno coperto i buchi. Noi abbiamo presentato degli emendamenti che dicevano che l'intervento di finanza pubblica doveva essere legata, per esempio, ai bilanci a posto, perché quello che temiamo è che non arrivi nulla agli agricoltori e alla filiera. Ci costringete a non votare a favore, ci asteniamo, perché riteniamo che il settore abbia bisogno di interventi, ma non di questo intervento, non di questi interventi. E quelle risorse che la finanza pubblica o gli enti locali e le regioni metteranno lì, probabilmente potevano essere utilizzati per fare altro. Concludo, Presidente. Qui non si tratta solo di interventi in centrali già esistenti, addirittura si prevede la costituzione di nuove società, che la politica gestirà come poltronifici, come spesso è accaduto nell'esperienza delle centrali del latte.