Data: 
Mercoledì, 5 Agosto, 2020
Nome: 
Walter Verini

Grazie, Presidente. Io credo che sia giusto partecipare all'Aula la scomparsa, avvenuta questa mattina, di Sergio Zavoli, una persona, una voce, colta e gentile, popolare e profonda, ironica e delicata, un grande giornalista.

La sua televisione, si può dire, era a colori, anche quando era in bianco e nero, con tutta la sua bellezza. L'etica dell'informazione ha sempre guidato e informato il suo percorso professionale. La sua vita è sempre stata intrecciata con la storia e la vitalità della radio e della televisione italiana.

Era nato a Rimini, la Rimini di Fellini, di cui era un grande amico, nell'Emilia di Enzo Biagi, con cui ha collaborato per tanti anni. Era un socialista, “Socialista di Dio”, si chiamava una delle sue opere più importanti. Ci ha insegnato ad ascoltare con amore e partecipazione le sue indimenticabili radiocronache sportive. Poi inventò perfino una trasmissione rivoluzionaria, “Processo alla tappa”, dopo il Giro d'Italia. Faceva commentare quella corsa popolare a personalità come Pier Paolo Pasolini, come Alberto Moravia. Infine, come possiamo dimenticare “TV7”, le sue grandi inchieste, le inchieste sull'alluvione del Polesine nel 1951, quelle sui ciechi oppure sulle suore di clausura oppure sui profughi dell'Ungheria dopo la ribellione contro la dittatura comunista? E come dimenticare - è impossibile dimenticare -“La notte della Repubblica”, la grande inchiesta televisiva sugli anni di piombo e del terrorismo?

Sergio Zavoli è stato presidente della RAI, è stato presidente della Commissione parlamentare di vigilanza ed è stato senatore. Noi, come Partito Democratico, siamo stati onorati di avere eletto nelle nostre file e di aver avuto tra i senatori del Partito Democratico Sergio Zavoli, ma siamo altrettanto convinti che Sergio Zavoli non è solo un patrimonio del Partito Democratico, ma di tutto il Parlamento e di tutto il Paese.