Grazie, Presidente. Il clima è già cambiato e ogni istante della nostra giornata ci colpisce per i segni di questo veloce cambiamento e non può più essere un argomento di chiacchiere quella frase fatta: “non ci sono più le stagioni come prima”. No, ora è il tempo della responsabilità e oggi la Commissione europea ha presentato - sì, proprio oggi - la tabella di marcia per un green deal europeo. L'obiettivo, infatti, è diventare il primo continente a impatto climatico zero fino al 2050, perché non c'è più tempo ed è il momento di agire ora, subito. Ne stanno discutendo tutti i Paesi del mondo alla riunione importante di Madrid in questi giorni in un negoziato non semplice che ci traghetterà al 2020, quando diventerà operativo l'Accordo di Parigi. Quello che è certo è che da qui l'Europa vedrà rafforzato il suo ruolo di leadership globale nella lotta ai cambiamenti climatici: mille miliardi per investimenti per un'Europa sostenibile nei prossimi dieci anni; la BEI che diventerà Banca per il clima; il Fondo per una transizione giusta, 100 miliardi di investimenti per i prossimi sette anni per proteggere e accompagnare i più esposti alla transizione; l'impegno a scorporare dal calcolo del deficit gli investimenti verdi, con una golden rule europea per accelerare sulla transizione ecologica.
Nove cittadini europei su dieci chiedono un'azione più decisa per il clima. Le imprese si stanno già orientando verso l'economia circolare e nuovi modelli di sviluppo sostenibili che possono generare crescita economica e occupazione si stanno sviluppando. Quello che accade oggi a Bruxelles e in queste settimane a Madrid parla agli europei, parla al mondo, parla alle generazioni di oggi e a quelle future. L'Italia dev'essere protagonista, come abbiamo iniziato a fare in questi mesi di Governo con un forte impegno del Partito Democratico. Dunque, una legge di bilancio che mobilita investimenti verdi… …per 50 miliardi nei prossimi anni. Poi, il “decreto clima”, approvato proprio in questi giorni, l'impegno ad approvare una legge contro il consumo del suolo, il lavoro per l'economia circolare e la green economy, una mobilità più sostenibile che contrasti l'inquinamento delle nostre città: tutte cose su cui ci stiamo concretamente cimentando nei vari strumenti e nella legge di bilancio. Il PD lavora per questi obiettivi in Italia e in Europa, perché questo è il compito che abbiamo nel nostro tempo per un futuro migliore.
Il Green New Deal è il perno della strategia di sviluppo del Governo e vanno in questa direzione gli interventi contenuti nel decreto-legge in discussione, nella legge di bilancio e nel prossimo collegato ambientale. Tutte queste iniziative inseriscono l'Italia all'interno di un percorso internazionale ma soprattutto europeo, perché a livello europeo si sta sostenendo questo piano straordinario che prevede mille miliardi di euro per le politiche green e la definizione di obiettivi green non solamente per il Commissario europeo dedicato all'ambiente ma anche per… Nella mozione che andiamo a votare c'è tutto questo. Proponiamo, quindi, di finanziare con adeguati investimenti pubblici e privati la transizione ecologica del Paese per la decarbonizzazione, l'innovazione tecnologica, le infrastrutture per le energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile, la prevenzione, la messa in sicurezza del territorio e i piani di adattamento climatico. Questo ed altro ancora chiede la mozione di maggioranza in discussione oggi alla Camera. L'atto impegna il Governo a lavorare per l'inserimento del principio dello sviluppo sostenibile dentro la nostra Costituzione; per ridurre le emissioni di CO₂ in tempi rapidi e certi e per spingere il sistema Italia verso la conversione ecologica. La mozione sollecita un programma di investimenti pubblici orientati alla sostenibilità che coinvolga i principali settori produttivi: il Governo dovrà impegnarsi per promuovere l'economia circolare, razionalizzare e stabilizzare gli incentivi previsti per l'efficientamento energetico e la sostenibilità in edilizia, per una mobilità e una produzione industriale sostenibili. Insomma per un vero Green New Deal capace di rilanciare il Paese puntando sulla sostenibilità e per garantire più sicurezza e più salute ai cittadini. Oggi il Time ha reso pubblica la notizia - con una splendida foto - di aver designato Greta Thunberg persona dell'anno. Questa ragazza di sedici anni verso la quale astio, rabbia, sarcasmo spesso si accaniscono. Bene, lei è la persona dell'anno. Sicuramente ha avuto tanto coraggio di parlare per cambiare le cose; la rabbia e la paura da lei sono state trasformate in speranza e questo è certo un fatto politico mondiale. Il Partito Democratico vota e sostiene anche in questa mozione tutte queste ragioni, tutte queste speranze, tutta questa voglia di far mettere in un angolo la paura. Ringrazio per l'attenzione e il Partito Democratico voterà per la mozione di maggioranza.