Presidente, sembrerebbe superfluo affermare in quest'Aula che ogni bambino ha diritto alla salute e a una vita priva di violenza e, invece, in quest'Aula io voglio che si sappia
Che, non da oggi, ma da tanto tempo, milioni di bambini nel mondo sono oggetto di violenza fisica, sessuale ed emotiva. Non sono fatti di questi giorni o di queste ore, ma sono sempre successi. Voglio che in quest'Aula, dove decidiamo il destino e il futuro del nostro Paese, si sappia che il maltrattamento sui bambini è un problema enorme, con un impatto straordinario sulla salute fisica e mentale delle vittime, sul loro benessere e sul loro sviluppo; quindi, è un problema enorme per tutti noi, qui dentro, e per la società.
Avete sentito che il maltrattamento ha varie sfumature, c'è quello fisico e quello emozionale, l'abuso sessuale, l'abbandono, il bambino negletto, l'avete sentito prima, il bambino che viene in qualche modo mal curato dalla famiglia, ma c'è anche il bambino che assiste alla violenza domestica e c'è il bambino che viene sfruttato anche attraverso Internet, e il cyberbullismo ne è un esempio straordinario.
Avete sentito che gli autori del maltrattamento a danno dei bambini possono essere molteplici, ma tutti sappiamo che sono nella loro famiglia; sono spesso i genitori o altri membri della famiglia gli artefici del maltrattamento, è un fenomeno intra familiare e bisogna tenerlo presente questo e vi dirò dopo perché. Tutta la letteratura internazionale è concorde nel dire che il 70 per cento dei casi di abuso si verifica nell'ambito intra familiare. Vorrei che in quest'Aula si sapesse che tutti gli studi hanno evidenziato come l'esposizione a maltrattamento e a ogni forma di violenza durante l'infanzia sia associata, Presidente, a depressione, disturbi d'ansia, disturbi alimentari, disturbi associativi, disturbi della personalità e, poi, abuso di sostanze stupefacenti, di alcol e di droga e, successivamente, a comportamenti a rischio in età più avanzata, perché un bambino maltrattato sarà molto probabilmente un adulto maltrattante. Il maltrattamento sui minori comporta, quindi, danni, non solo nella fase della vita del bambino, fino all'adolescenza, ma comporta danni anche nella sua vita da adulto.
Ebbene, io vorrei che voi sapeste in quest'Aula che la scienza ha accertato che il maltrattamento sul bambino, di qualsiasi tipo, porta a un'alterazione del suo sviluppo cerebrale durante la prima infanzia e questa alterazione dello sviluppo del cervello che diventa fisiologica provoca uno stress prolungato durante la vita del bambino, con delle ripercussioni anche da adulto. Non è quindi un problema solo dell'infanzia; diventa un problema della società, che ha altissimi costi sociali per tutti noi.
Fino ad oggi, a me pare che la politica non abbia compreso fino in fondo il grave impatto a lungo termine sulla salute di questo fenomeno, che implica gravi risvolti sociali e sanitari; non è stato compreso fino in fondo che le strategie volte a prevenire questo fenomeno sono quelle più efficaci e le uniche in grado di contrastarlo. Molte ricerche scientifiche dimostrano che gli interventi sui genitori e sulla famiglia sono gli unici che hanno efficacia, ma l'intervento decisivo, quello che può cambiare il destino di questi bambini, sono le visite domiciliari, le Home Visiting; si tratta di un intervento semplice e a basso costo, però, entrando nelle famiglie, guardando queste famiglie, chiunque si rende conto di eventuali fattori di rischio presenti in quella famiglia che possono essere poi cause di maltrattamento in futuro. Quindi, c'è una crescente presa di coscienza da parte del mondo scientifico su questo problema e si è capito, ormai, che l'importante non è intervenire dopo, ma fare qualcosa prima, anche perché è un fenomeno estremamente costoso.
E, allora, Presidente senza volerla fare troppo lunga e senza voler rubare il mestiere al mio amico Marattin, io voglio ricordarvi uno studio fatto negli Stati Uniti d'America che ha calcolato qual è il costo annuale diretto e indiretto dovuto al maltrattamento sui bambini: 94 miliardi di dollari, cioè l'1 per cento del PIL degli Stati Uniti; hanno anche calcolato che 3 miliardi di dollari si spendono per ricoveri ospedalieri, 400 milioni per le terapie di salute mentale, 14 miliardi per i servizi sociosanitari, ma la bellezza di 55 miliardi si spendono per gli adulti che sono stati da piccoli maltrattati per le spese in carcere o per tutta l'attività di recupero. Quindi, è così evidente che è un fenomeno diffuso, è un fenomeno importante, è un fenomeno che coinvolge tutto il mondo ed è altamente costoso; diventa ridicolo limitarlo a fatti accaduti recentemente o a fatti singoli, è, invece, un problema complesso e anche molto costoso.
Io sono contento di essere riuscito a fare in modo che si realizzasse una mozione unitaria, perché fare cose diverse su questo tema e dividere la politica che questo tema è certamente un errore. Quindi, si tratta di una mozione unitaria, sì, ma che sottolinea le differenze che comunque esistono fra di noi. Ora noi chiediamo - e nella mozione questo c'è scritto - che ci siano linee guida nazionali che servano a migliorare le competenze di chi lavora con e per i bambini; noi chiediamo che ci sia una formazione specifica nel curriculum di studi della facoltà di Medicina e in particolar modo nelle scuole di specialità di pediatria, di radiologia e di ortopedia. Guardate che un bambino che non ha un anno, cioè che non cammina ancora, e che ha una frattura di femore, è certamente un bambino maltrattato, ma gli ortopedici e i pediatri gli ingessano la gamba e lo mandano a casa ,e il bambino avrà poi altri esiti.
È necessario quindi formare i medici in questo senso, in modo specifico. È necessario investire sugli operatori sociali che fanno questo mestiere, che devono essere sempre più formati e adatti a trattare questo argomento, così come la scuola - come è stato detto poco fa - e le forze dell'ordine, perché vanno riconosciuti i segni e i sintomi di sospetto di abuso, prima che questo venga in qualche modo effettuato sui bambini. Poi vanno fatte campagne di informazione, questo è evidente, su tutto il territorio nazionale, e che arrivino anche nei piccoli centri, nelle piccole realtà. Ma la cosa più importante di tutte, che è stata sì accolta nella mozione unica ma con qualche sfumatura, che invece noi chiediamo venga fatta anche con un impegno di spesa, perché sono soldi che recupereremo nel corso della vita, è l'osservatorio epidemiologico per abusi e maltrattamenti. L'osservatorio serve a contare i casi di abuso e di maltrattamento: se noi li contassimo, ci accorgeremmo se in qualche sistema qualcosa non va, perché se abbiamo dieci casi all'anno e ne registriamo quindici, in un anno, vuol dire che qualcosa non sta funzionando. Ci vuole un osservatorio che sia flessibile, che sia facilmente accettabile dalla popolazione, che sia affidabile e che dia dati sicuri e certi con una regolare cronicità.
Io credo che questa mozione unica sia una speranza, sia un modo per dire che il Parlamento tutto vuole impegnarsi su questo tema, che riguarda sì l'infanzia ma riguarda tutta la società e anche la nostra società e il mondo degli adulti. Risulta strano, risulta un po' in dubbio il non dover metterci i soldi, il non avere impegno di spesa, perché come facciamo a fare una seria prevenzione se non investiamo in prevenzione? L'investimento in prevenzione è certamente produttivo, darà certamente esiti a distanza, lo dimostrano i dati che ho citato sugli Stati Uniti d'America. Credo che una mozione unica non voglia dire annullare le differenze, credo che una mozione unica sarà di sprone per il Governo a far di più e a far meglio. Certamente da parte nostra, il Partito Democratico, saremo attenti a ogni cosa che il Governo farà in questo settore, perché un euro speso oggi sarà molto produttivo domani. Per questo motivo esprimo parere favorevole e convinto del Partito Democratico.