Presidente, rappresentante del Governo, colleghi deputati, ho ascoltato con la dovuta attenzione gli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto, e tra questi la collega onorevole Ruocco, che nel suo intervento ha esulato dal merito della stessa mozione che lei ha presentato. Per questo mi sembra utile innanzitutto ricordare alcune cose.
La prima: il canone è il più basso in Europa, e questo già prima dell'intervento del Governo; ossia, i 113,50 euro erano più bassi della media europea di 127,60. Il canone in Italia è il più evaso in Europa: basta ricordare le stime per il 2014 di un tasso del 27 per cento, a fronte di una media europea del 10 per cento.
È anche utile chiarire che quando parliamo di extra gettito non parliamo di un aumento, ma parliamo di recupero dell'evasione, stimata annualmente intorno ai 500 milioni di euro, una cifra di grande rilievo; vedremo, poi, quanto effettivamente sarà il recupero. Quello che è certo, Presidente, è che il Governo ha ridotto il canone a 100 euro, consentendo di pagare meno, pagando finalmente tutti. E con il meccanismo previsto dalla legge di stabilità si aumenta anche la fascia di esenzione con il recupero del canone evaso. È altrettanto necessario ricordare che l'intervento sul canone è uno degli impegni presi dal Governo in materia di riforma complessiva del sistema pubblico radiotelevisivo circa un anno fa: la riforma del sistema di governance che è stata completata lo scorso anno e la riforma del canone, che è il secondo passo. Si tratta, quindi, di un Governo che mantiene gli impegni. Poi il prossimo passo è il rinnovo della concessione che, come annunciato, sottosegretario Giacomelli, alla Commissione trasporti al Senato, avverrà a partire da una consultazione pubblica che avevamo previsto proprio nella riforma della governance RAI. Le mozioni dell'opposizione, quelle del MoVimento 5 Stelle, di Forza Italia e della Lega, mettono in discussione il provvedimento stesso di riforma del canone; strano, strano perché è una discussione già fatta, è una decisione già presa con la legge di stabilità, strano anche perché, con chi è stato tra i più strenui oppositori di questo provvedimento, penso, per esempio, agli operatori, alle associazioni delle aziende elettriche, di vendita dell'energia, adesso c’è una collaborazione piena e fattiva perché funzioni al meglio questo nuovo meccanismo di riscossione del canone. Allora, con queste premesse e con questo approccio abbiamo affrontato la discussione di queste mozioni e nel merito, innanzitutto, abbiamo chiesto di adottare con la massima sollecitudine il decreto interministeriale attuativo che, a quanto sappiamo, è al Consiglio di Stato, questo è stato sollevato anche da altri gruppi, bene, è utile per chiarire i punti rimasti incerti, è utile per fare giustizia di alcune campagne allarmistiche di disinformazione. Ho visto qualche giorno fa un giornale che scriveva: chi sbaglia l'autocertificazione va in galera; è falso, sbagliato, perché indicava come se si fosse introdotta una nuova norma ad hoc, si tratta di un'autocertificazione e come tutte le dichiarazioni che facciamo ci prendiamo la responsabilità per quello che dichiariamo, non per gli errori materiali, poi, certo che la sanzione deve essere proporzionata; è utile il decreto, è utile questo dibattito, è utile l'intervento del sottosegretario innanzitutto per chiarire che il canone è dovuto, soltanto, come ha ricordato, per il possesso della televisione; era già evidente a partire dalla nota del MISE del 2012, era utile ribadirlo, bene, lo ribadiamo. A proposito di autocertificazione, trattandosi di prima applicazione, noi chiediamo di differire – bene il parere positivo del Governo – i termini di presentazione della dichiarazione di non detenzione degli apparecchi televisivi, accorpando le scadenze per invio mediante raccomandata e quelle in via telematica. Abbiamo, poi, chiesto al Governo di valutare una modifica legislativa, perché nei prossimi anni si possa considerare per i cittadini italiani residenti permanentemente all'estero iscritti all'AIRE l'esenzione o la riduzione del canone RAI sugli immobili posseduti in Italia, alle condizioni previste dal dispositivo della mozione a cui rimando. Si tratta, guardate, di mantenere un impegno preso con un ordine del giorno già approvato da questo ramo del Parlamento nel corso della discussione sulla legge di stabilità del 2016 e, infine, chiediamo di informare periodicamente il Parlamento sul nuovo sistema di applicazione del canone; questo è un impegno presente anche in altre mozioni, questo impegno deve essere, in particolare e non solo, riferito al contrasto dell'evasione e alle procedure di condivisione delle diverse banche dati nel rispetto del diritto della privacy. Si tratta, Presidente, di un'attività, che noi sollecitiamo, di controllo del Parlamento, non per tornare indietro, come è stato indicato in alcune mozioni e anche nella dichiarazione dell'onorevole Baldelli, ma per andare avanti, meglio, nell'applicazione di questa riforma. Presidente, per questo complesso di motivazioni dichiaro il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico alla mozione che abbiamo presentato e alle altre su cui c’è parere positivo da parte del Governo(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Dichiarazione di voto
Data:
Mercoledì, 6 Aprile, 2016
Nome:
Vinicio Peluffo