Grazie Presidente, signor sottosegretario, è stato appena detto da chi mi ha preceduto che questa discussione, queste dichiarazioni di voto si sono concentrate su aspetti che marginalmente avevano a che vedere con l'istituzione della Commissione d'inchiesta sui CIE perché parlavano, invece, più in senso lato di politica dell'immigrazione. Anch'io vorrei cominciare il mio intervento restando nel merito della Commissione soprattutto dell'istituzione dei CIE. Tuttavia credo fermamente che la politica dell'immigrazione portata avanti dai diversi Governi che si sono succeduti in questi anni non sia assolutamente indifferente anche rispetto alla gestione e al fenomeno dei centri di identificazione e dei centri di accoglienza. Ma, come ho appena detto, partiamo dai numeri. I numeri ci dicono che l'ordinamento normativo di questo Paese prevede due differenti tipologie di respingimento alla frontiera, quattro tipi di espulsioni giudiziali, una quindicina di tipi di espulsioni amministrative che poi si concretizzano, all'esito di tutta questa mole di lavoro della pubblica amministrazione, in trattenimento dei cittadini in luoghi che hanno costi di gestione elevatissimi e che hanno un'efficacia che è pari alla metà dei trattenuti. Mi spiego meglio: meno della metà dei trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione vengono poi espulsi, provvedimento che sarebbe teoricamente la ragione, la ratio per la quale i CIE sono stati introdotti e sono stati pensati. Inoltre va anche aggiunto che riguardo a quanto ho sentito in precedenza in merito alla questione che l'istituzione di questa Commissione possa configurarsi come un attacco alle forze dell'ordine, rispetto a tutti coloro che quotidianamente operano nei centri di identificazione e nei centri di accoglienza per stranieri, in realtà è tutto il contrario. Questa è una Commissione che intende evidenziare, portare avanti e sottolineare il lavoro che viene fatto quotidianamente in condizioni difficilissime da chi opera in questi centri, sapendo che purtroppo negli scorsi anni si sono verificate situazioni inaccettabili per un Paese democratico e sulle quali quindi è necessario fare luce fino in fondo senza alcun timore nei confronti di chi, invece, ha operato sempre nella correttezza e nella proprietà del proprio intervento all'interno di questi centri. Aggiungo anche che questo Governo, al di là dell'istituzione di questa Commissione, ha già approvato una serie di provvedimenti che mirano ad alleggerire e a migliorare le condizioni di vita nei centri di identificazione. Veniva ricordato prima che è stato ridotto sensibilmente il termine di permanenza che esattamente da lunedì 25 novembre, in seguito all'approvazione della legge di delegazione europea bis, verrà diminuito a 90 giorni: dopo che questa Camera l'aveva ulteriormente ridotto a 180, il Senato l'ha dimezzato ulteriormente a 90 giorni.
Abbiamo introdotto l'obbligo di identificazione per i detenuti stranieri nelle carceri durante l'esecuzione della pena perché non si capisce per quale motivo i detenuti stranieri devono soffrire un secondo aggravio di pena dopo aver trascorso mesi all'interno delle nostre carceri e quindi vadano nuovamente ristretti nei CIE per svolgere un'operazione che era tranquillamente possibile effettuare durante la detenzione negli istituti penitenziari. È all'approvazione del Ministero dell'interno un nuovo regolamento per i centri di identificazione ed espulsione. Quindi questo Governo ha già operato una serie di misure che vanno nella direzione del miglioramento delle condizioni in maniera concreta, fattiva, magari senza troppo interesse mediatico ma credo che sia giusto sottolinearlo anche per la presenza del sottosegretario Manzione che è uno dei protagonisti di queste modifiche puntuali e assolutamente necessarie.
Dopodiché, al netto di questo che era proprio il merito della questione sui centri di identificazione, vorrei spendere due parole invece sulla politica dell'immigrazione perché in questo dibattito, in queste dichiarazioni di voto, in questa discussione e nella votazione degli emendamenti della scorsa settimana mi è sembrato di assistere ad una realtà rovesciata nella quale la destra che ha governato in questo Paese per dieci, quindici anni è venuta a mettere sul banco degli imputati l'attuale Governo accusandoci di una serie di nefandezze. Vorrei fare memoria cercando di attenermi ai dati e senza fare troppa demagogia visto che chi mi ha preceduto ne ha già fatta in abbondanza. Volevo ricordare, ad esempio, all'onorevole Palese quando diceva che sarebbe necessario fare luce su quello che è avvenuto nel 2011, che anche secondo me sarebbe necessario fare un punto di chiarezza su quanto è avvenuto.
Mi riferisco all'emergenza in nord Africa, con il Ministro dell'interno Roberto Maroni, per la quale questo Paese ha stanziato – autorizzando naturalmente un commissario straordinario, perché tanto un commissario straordinario non si nega a nessuno – un miliardo 300 milioni di euro di risorse pubbliche e spendendo per ogni migrante 46 euro pro capite per l'accoglienza di circa 70 mila migranti di quel Paese. Ora, vorrei capire per quale motivo la Lega Nord viene ora ad accusare noi di fare le stesse cose senza un commissario, con meno risorse e cercando di valorizzare il sistema SPRAR (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ci state imputando di fare le cose che dovevate fare voi meglio di quanto le abbiate fatto voi ? Accettiamo la critica, vi ringraziamo !
La seconda cosa che poi volevo chiedere agli amici della destra è la seguente: ora noi saremmo i buonisti – ormai è quasi untopos letterario indicare la sinistra come la sinistra buonista, dalle braccia aperte nei confronti degli stranieri – ma chi ha fatto sanatorie per un milione di stranieri fra il 2002 e il 2009 (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) ? Di che colore politico erano i Governi che hanno fatto queste sanatorie per 700 mila e 220 mila clandestini, come voi li chiamate, o cittadini irregolari, come preferisco chiamarli io ? È stato il Partito Democratico o sono stati la Lega e i suoi colleghi, i partiti della destra, in questo Paese ? A me sembra che siano stati la Lega, Forza Italia e gli altri partiti della destra come, attualmente, Fratelli d'Italia.
Qui mi ricollego, invece, a quanto detto dall'onorevole Corsaro, il quale – sono contento di vederlo in Aula – con grande capacità, anche matematica, ci ha ricordato che noi staremmo spendendo e sperperando 70 o 80 mila euro di risorse pubbliche, istituendo questa Commissione che è una porcheria – cito testualmente l'intervento dell'onorevole Corsaro – e che con queste risorse una famiglia italiana media si potrebbe mantenere per 48 anni. Allora, onorevole Corsaro, visto che lei è così bravo con le tabelline, le chiedo di fare anche un'altra operazione, perché io non sono molto bravo in matematica, mi affido a lei che, invece, vedo che è portato. In questo Paese, nel 2009, dopo che la Bossi-Fini ci aveva promesso che non ci sarebbero più stati immigrati – poi abbiamo fatto la sanatoria e ne sono arrivati altri – è arrivata la seconda soluzione miracolosa: il reato di immigrazione clandestina, poi gli stranieri sono continuati ad arrivare, quindi, l'introduzione del reato è stata completamente inutile anche perché, visto come era scritta la norma, colpita da incostituzionalità, si suppone che chi parte dall'Africa del nord non stia a consultare i codici penali italiani, ma parta per altri motivi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Al netto di questo, che non vorrei sembrasse polemico, vorrei ricordare le decine di migliaia di processi che sono stati celebrati in questo Paese – con l'aggravio del carico giudiziario, quindi, pagando gli operatori, pagando le spese di lite, pagando le spese di giustizia – sono circa 50 mila processi; ora, onorevole Corsaro, moltiplichi per cortesia questo numero per il valore e per il costo sociale di ogni processo e poi lo divida per quanto spende una famiglia italiana, così calcoliamo quanti milioni di anni si mantiene una famiglia italiana invece che fare demagogia su 70 mila euro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) ! Su provvedimenti che avete votato voi siete senza vergogna.
Noi abbiamo intrapreso una strada completamente differente e qui arrivo al fatto che la politica sull'immigrazione abbia delle ripercussioni enormi anche rispetto alla presenza dei CIE in questo territorio, perché quello che il Partito Democratico e questo Governo intendono fare è provvedere a una legislazione nella quale si riesca ad introdurre un meccanismo di flussi di ingresso che cerchi di limitare alla fonte gli ingressi clandestini, perché sembra un ragionamento ovvio e abbastanza banale, ma nel momento in cui si istituisce una legge, che purtroppo è ancora quella attualmente in vigore cioè la legge n. 189 del 2002, che sostanzialmente impedisce a un cittadino straniero di arrivare in Italia in via regolare, è chiaro che non ci si possa aspettare altro che la presenza di irregolari.
Quello che questo Governo, invece, sta cercando di fare è ribaltare completamente la prospettiva e predisporre una serie di meccanismi di flussi di ingresso concordati con le parti sociali, con i sindacati, con i datori di lavoro, con le regioni, in modo da fotografare le esigenze del mercato del lavoro italiano e facilitare i visti di ingresso e, quindi, i permessi di soggiorno per chi effettivamente vuole venire in Italia a lavorare e, quindi, vuole contribuire con il proprio lavoro alle esigenze che la società italiana ha. Dopodiché, questo è il lavoro che ci aspetta, sarà lungo, sarà faticoso e sicuramente non pagherà nell'immediato, ma quello che ci terrei a sottolineare, anche stavolta, perché credo di interpretare anche le istanze e la sensazione di tutti i miei colleghi, è che siamo veramente stanchi di sentirci accusati da parte di chi, in questi anni, non è mai riuscito a produrre nulla.
Ci viene quasi il dubbio – anzi, mi scusi, Presidente, viene a me, che sono una persona molto diffidente – che tutta questa polemica sull'immigrazione clandestina venga fatta proprio da chi non solo non ha fatto nulla per risolverla, ma magari ha fondato il proprio successo politico esattamente sul mantenimento dell'immigrazione clandestina (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ripeto, forse lo dico perché sono diffidente, ma magari un fondo di verità c’è (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Quindi, ripeto, noi siamo disponibili, insieme al Governo, a lavorare per ribaltare completamente l'ottica e la prospettiva delle politiche migratorie di questo Paese, non siamo assolutamente disponibili a prendere lezioni da chi ha fallito nei dieci anni del proprio Governo. O meglio, una lezione la vogliamo prendere, ed è quella di fare il contrario di quello che hanno fatto loro(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Congratulazioni).
Dichiarazioni di voto finale
Data:
Lunedì, 17 Novembre, 2014
Nome:
Giuseppe Guerini