A.C. 2279
Grazie, Presidente. Esprimo il voto favorevole del Partito Democratico a questo provvedimento di ratifica del protocollo che modifica la Convenzione tra il Governo italiano e quello degli Stati uniti messicani, un atto volto ad evitare le doppie imposizioni e a prevenire le evasioni fiscali.
Anche se siamo in presenza di una ratifica di un protocollo di modifica di una convenzione dell'ormai lontano 1991, desidero esprimere a nome del mio gruppo la piena convinzione circa l'utilità di un simile strumento e l'auspicio che esso al più presto diventi pienamente operativo.
La modifica sostanziale è quella che consente una più estesa e diretta collaborazione e un più proficuo scambio di informazioni tra le amministrazioni dei due Paesi. Questo impegno è rivolto ad affinare le procedure necessarie per contrastare la possibilità di evasioni fiscali e prevede a tale scopo anche l'inopponibilità del segreto bancario. Obiettivi sacrosanti, soprattutto in un momento di forte mobilità dei capitali e di persistente tendenza all'evasione. Il maggiore impegno che l'accordo prevede, per altro, non comporta nuovi oneri per le nostre finanze, semmai si spera che una più incisiva azione di contrasto all'evasione possa comportare anche un recupero di risorse.
L'aspetto più convincente è che il provvedimento si inserisce in un quadro di marcato sviluppo e di forte evoluzione nei rapporti economici e commerciali tra il Messico e l'Italia. Quella messicana è ormai la seconda economia dell'America latina, con risvolti molto interessanti per lo sviluppo delle attività manifatturiere. Grazie anche ad una legislazione messicana particolarmente favorevole agli investimenti esteri, l'interscambio tra i due Paesi ha toccato negli ultimi tempi i 4 miliardi di dollari e ha segnato un incremento superiore al 15%. Sono ormai più di mille le aziende italiane che nei loro percorsi di internazionalizzazione hanno intercettato la realtà messicana e ulteriori possibilità si possono cogliere attraverso un'azione di promozione e di sostegno mirata.
Avere, quindi, strumenti incisivi che possano accompagnare la spinta verso un incremento del volume di interessi tra i due Paesi rappresenta un vantaggio per l'Italia. Si tratta di un concreto esempio delle opportunità che per il nostro sistema economico si presentano in ambito globale, purché si abbia la capacità di scegliere i giusti interlocutori e il coraggio di confrontarsi con realtà dinamiche, come quella messicana.
Vorrei ricordare, infine, che il disegno di legge istitutivo della Conferenza Italia-America Latina ha compiuto di recente il suo iter parlamentare ed è diventato legge dello Stato. Si tratta di uno strumento che dà maggiore slancio e certezza alla strategia di dialogo che il nostro Paese ha adottato da alcuni anni verso questi Paesi, dopo una fase di disattenzione e trascuratezza. Questo provvedimento, dunque, s'innesta in un quadro di impegno verso realtà che sono sempre più presenti nell'orizzonte delle nostre relazioni internazionali.
Ribadendo dunque il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico, mi consentirete di esprimere una particolare soddisfazione in qualità di eletta nella ripartizione che comprende anche il Messico perché so quale evoluzione e dinamismo la nostra comunità in quel Paese stia da tempo manifestando e quanto sia sentita l'esigenza di essere assecondata in questo suo percorso di consolidamento e di ascesa.