Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 22 Novembre, 2017
Nome: 
Chiara Scuvera

 

A.C. 4469

Presidente, Onorevoli colleghe e colleghi, seppure limitato al tema dei privilegi e delle immunità, questo Protocollo riveste una grande importanza, perché, completando le previsioni dell'Accordo istitutivo del Tribunale Unificato Brevetti la cui ratifica abbiamo approvato con legge 214/2016, sostanzialmente ne condiziona l'entrata in vigore.

Questo è, dunque, l'ultimo passaggio richiesto agli Stati aderenti perché l'European Patent System entri nell'ordinamento giuridico, dal momento che esso dipende dall'entrata in vigore dell'Accordo istitutivo del TUB.

Ricordo che se l'Italia ha aderito alla cooperazione rafforzata sull'Accordo TUB già nel 2011, è stato accumulato un ritardo per l'adesione alla parte sostanziale del sistema, ossia quella del Brevetto Unitario Europeo, in virtù della pur legittima contestazione del trilinguismo. In questa legislatura parlamento e Governo hanno ritenuto che questa questione, pur fondata, non potesse lasciare fuori l'Italia e, dunque, le sue imprese, dal Sistema, considerando anche le grandi capacità e il potenziale di internazionalizzazione dei nostri professionisti in campo giuridico. Con la risoluzione approvata nel 2015 dalle Commissioni Attività Produttive e Politiche Europee abbiamo chiesto al Governo di procedere all'adesione alla cooperazione rafforzata in materia di brevetto unitario europeo, al contempo continuando a porre il tema della parità linguistica in Europa. Il Governo ha aderito con grande efficacia e determinazione, ed è stata la scelta giusta, se pensiamo ai risultati che sedendo anche se solo in sede finale nel Comitato Ristretto (Selected Committee) l'Italia ha conseguito per le proprie micro e pmi, in termini di procedure e di costi, anche processuali (e rispetto a cui rinvio alla dichiarazione di voto che ho svolto il 14 settembre 2016 sulla ratifica ed esecuzione su TUB).

Quindi l'European Patent System è un'opportunità per le nostre imprese, soprattutto per quelle che innovano. Per mettere ancora più a frutto quest'opportunità e mettere in campo un'azione strategica anche per il nostro sistema professionale, come abbiamo già chiesto in vari atti di indirizzo e ispettivi, il nostro Paese deve approfondire i margini per negoziare, a seguito della Brexit, la riassegnazione della divisione della sede centrale del TUB dall'UK all'Italia, anche per il potenziale di brevettazi ne che sarà sostenuto con le nuove regole. So bene Presidente che gli accordi sulla giurisdizione in esame hanno natura internazionale, ma è altrettanto evidente che la tutela giurisdizionale unica in discorso è strettamente complementare alla parte sostanziale. L'assegnazione all'Italia di una sezione della divisione TUB servirebbe da raccordo per dare più coesione tra Nord e sud Europa soprattutto dopo la sfortunata vicenda di EMA, che ha dimostrato comunque le grandissime capacità tecniche e competitive del nostro Paese.

Credo, dunque, che in questa materia in tale direzione debba andare l'ulteriore sforzo del nostro Governo, anche in virtù degli incoraggianti dati della produzione industriale innescati anche da investimenti in innovazione, dal Patent System al Piano Industria 4.0, e che, dunque, ancor di più mettono in campo le nostre specializzazioni produttive e professionali.