Presidente, la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo bilaterale tra la Repubblica italiana e la Bosnia ed Erzegovina in aggiunta alla Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957 si inquadra nell'obiettivo di entrambi i Paesi di intensificare la lotta alla criminalità e al terrorismo. Con questo Accordo aggiuntivo, i rapporti tra Italia e Bosnia ed Erzegovina nel campo della cooperazione giudiziaria e penale registrano un notevole passo in avanti, essendo stata ricompresa la facoltà di estradizione dei propri cittadini, sinora rifiutata dalla Bosnia ed Erzegovina.
Riteniamo molto importante questo testo per continuare a sostenere e a incoraggiare il percorso di integrazione euro-atlantica del Paese, nei principali fori internazionali e nei rapporti bilaterali. Voglio, infatti, ricordare che l'Italia è stata tra i primi membri della comunità internazionale ad aver stabilito relazioni diplomatiche con la Bosnia ed Erzegovina nel 1996 ed è il secondo partner commerciale della Bosnia, il primo investitore bancario e il primo partner culturale del Paese, anche grazie all'entrata in vigore, nel 2015, dell'Accordo bilaterale di cooperazione culturale.
Già nella scorsa legislatura un analogo disegno di legge era stato approvato dalla Camera dei deputati il 22 dicembre del 2017, poi, purtroppo, il Senato non ne completò l'esame, a causa della conclusione della legislatura, e segnalo anche che la collega Quartapelle Procopio ha depositato in questa legislatura un testo abbinato. Per tutte queste ragioni, annuncio il voto favorevole del Partito Democratico.