Discussione sulle linee generali - Relatrice
Data: 
Giovedì, 11 Maggio, 2017
Nome: 
Anna Rossomando

Doc. IV-ter, n. 17-A

 

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, dunque la Giunta per le autorizzazioni riferisce, come è stato anticipato, su una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nei confronti della collega Ileana Argentin in relazione a un procedimento penale che è pendente presso il tribunale di Roma. Risulta dall'esame degli atti che sono stati trasmessi che la collega è imputata del reato di cui all'articolo 595, comma 3, codice penale ovvero diffamazione aggravata dall'utilizzo di un mezzo di diffusione che in questo caso è rappresentato dai social network Facebook e YouTube. Stiamo discutendo del fatto che il 27 aprile 2016 la richiesta è stata assegnata alla Giunta; abbiamo dedicato undici sedute, dal 27 aprile 2016 al 1° febbraio, ed è stata anche avanzata una richiesta di integrazione documentale consistente nell'acquisizione della copia della videoregistrazione contenente le dichiarazioni della deputata. Abbiamo anche ritenuto di tentare una conciliazione stragiudiziale che tuttavia non ha avuto buon esito. È stata acquisita una memoria scritta con la quale l'onorevole Argentin ha reso alla Giunta i chiarimenti ritenuti opportuni.

Allora, i fatti. La vicenda ha inizio - e lo sottolineo - con un atto di sindacato ispettivo, presentato dall'onorevole Ileana Argentin: quindi proprio i fatti specifici di cui stiamo trattando hanno inizio con questo atto di sindacato ispettivo. In particolar modo, abbiamo un'interrogazione nella quale l'interessata manifesta forti preoccupazioni per la stabilità finanziaria della sezione laziale della ONLUS UILDM, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. A giudizio della deputata, questa associazione impiegava le proprie risorse per una serie di spese discutibili. La situazione viene descritta testualmente - cito - in questo modo: “Nel corso degli ultimi anni, precisamente a partire dall'anno 2003, periodo in cui è iniziata l'amministrazione tuttora in carica, si sono verificati diversi episodi e decisioni che destano preoccupazione e perplessità circa la coerenza della gestione e dell'utilizzo delle risorse con gli obiettivi statutari. In questo periodo, l'andamento economico-finanziario dell'associazione sarebbe stato caratterizzato dalla costante negatività di bilancio; peraltro, l'attuale grave deficit economico della sezione non risulta dovuto all'incremento di servizi, ma ha addirittura causato nel 2010 una notevole diminuzione degli stessi. Sembra che continui a sostenere le perdite di una società controllata, e il relativo deficit viene indicato in 796.160 euro. Tale associazione è convenzionata con le aziende sanitarie locali per la fornitura di ausili ortopedici, e non è mai riuscita a diventare economicamente autosufficiente perché appesantita da costi di personale in costante soprannumero rispetto al necessario. Per di più, sui rapporti tra la gestione della sezione e la suddetta società sarebbero in corso indagini da parte della magistratura, in seguito alla denuncia presentata da due medici, che avrebbero subito forti pressioni affinché i pazienti con necessità di assegnazione in convenzione di ausili ortopedici fossero orientati a rivolgersi verso questa società”. Quindi, come i colleghi possono vedere, vengono già indicati fatti, circostanze e soggetti.

Il rappresentante del Governo risponde all'interrogazione: ha fornito precisazioni sul fatto che la competenza spettava alla Presidenza del Consiglio. A questo punto c'è un altro atto rilevante per quanto ci stiamo occupando, e cioè l'intervento in replica della collega. Anche qui cito testualmente: “Vorrei dire che questa associazione (e mi prendo oneri e onori di quanto dico) gioca addirittura in borsa, con i soldi della riabilitazione ricevuti dalla regione Lazio. Dobbiamo imparare a dire dei ‘no' anche ai disabili, perché non tutti sono onesti e perbene. Vi è questo grande limite e questa grande barriera culturale, che non fa vedere realmente le persone per quello che sono: una carrozzina non fa di una persona una persona perbene, così come un bastone bianco. È ora di imparare a dire dei ‘no' alle persone che approfittano di tante e tante figure, di tante e tante persone con patologie gravi o rarissime: sono più di centinaia di migliaia le persone che vivono con dei respiratori con la distrofia muscolare, e ad oggi su cinque riabilitazioni che vengono fornite a settimana dalla regione Lazio, ne sono state tagliate tre, soltanto per la scelta di un consiglio direttivo che la fa da padrone”.

Ecco, ho voluto citare testualmente tutto il contenuto dell'atto ispettivo, e anche di quanto affermato in replica dalla collega, perché contiene riferimenti di contenuto, di sostanza, di soggetti e di circostanze; e anche per i toni, caratterizzati da una certa durezza delle espressioni usate. Stiamo quindi parlando di atti parlamentari tipici del 2010, il cui contenuto è stato ritenuto conforme e non ha ricevuto alcuna censura neanche verbale in Aula: non sono stati considerati sconvenienti né il linguaggio né i toni né i contenuti. Si tratta, come ho detto, di un'interrogazione. Sappiamo anche tra l'altro che questa tematica è una tematica di cui la collega si occupa prevalentemente con riguardo alla tutela della disabilità; e in questo caso si è verificata una vera e propria denuncia politica con riferimento ad una ONLUS ben identificata, che secondo la prospettazione dell'onorevole sarebbe stata gestita in modo poco trasparente e secondo criteri di dubbia onestà, da persone disabili in pregiudizio di altre persone disabili.

Vi sono contenuti una serie di riferimenti, tra l'altro nell'interrogazione, che rendono senza ombra di dubbio identificabile la persona fisica che aveva la gestione dell'amministrazione, in quanto ricopriva la carica di presidente.

Nel 2012 il Corriere della Sera (e qui entriamo nel merito) pubblica un articolo in cui si riferisce di una vicenda giudiziaria riguardante il Marcello Tomasetti, che è esattamente colui il quale ha presieduto questa ONLUS durante tutto il periodo di riferimento preso in esame nell'atto specifico parlamentare della collega. Questo articolo riporta la notizia di una richiesta di rinvio a giudizio emessa dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma nei confronti del Tomasetti, che è colui il quale ha sporto querela nei confronti della collega. Cosa dice questo articolo? Cito testualmente: “Oltre 2 milioni di euro messi a disposizione per la cura dei malati, anche dalla regione, spariti dai bilanci della ONLUS citata. A dilapidare la montagna di denaro pubblico sarebbe stato il presidente della sezione laziale dell'organizzazione, Marcello Tomasetti, per il quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di malversazione ai danni dello Stato. Secondo il pubblico ministero - dice sempre l'articolo citato - Tomasetti avrebbe utilizzato i 2.200.000 euro della regione per ripianare i debiti dell'Autonomi Srl, una società privata impegnata al fianco della ONLUS nella cura della terribile malattia degenerativa”.

Occorre quindi che noi appuntiamo l'attenzione su che cosa? Sul fatto che l'articolo riguarda le stesse vicende identiche, gli stessi soggetti indicati nell'atto di sindacato ispettivo. Questo articolo sembra aver fornito lo spunto alla collega Argentin di pubblicare su Facebook e su un video un commento, in cui in sostanza, in questo video, si enfatizza il collegamento e la connessione tra quanto aveva esposto, ed è stato esposto nell'articolo, e la precedente attività di atto ispettivo, sottolineando il riferimento agli stessi fatti. Infatti in questa videoregistrazione, che abbiamo avuto modo appunto di controllare e di verificare, cosa si dice? Oggi sul Corriere della Sera è uscito un articolaccio in cui viene praticamente denunciato il presidente della UILDM. Io sono anni che continuavo a dire questa cosa, ci ho presentato anche un'interrogazione parlamentare. Quindi la collega riprende esattamente gli stessi temi, gli stessi argomenti già esposti negli atti parlamentari tipici. Aggiunge: io rimango della mia idea, c'è qualcosa che non funziona nella UILDM; e quanto ai possibili sviluppi del procedimento penale, dice: il presidente come si è visto è stato rinviato a giudizio; questo non vuol dire niente in Italia, perché come sappiamo molti giudizi possono cambiare.

Segue la querela, che è il motivo per cui stiamo oggi affrontando questa discussione. Dobbiamo ricordare adesso due cose: la prima è che noi ci dobbiamo pronunciare ovviamente sul contenuto, cioè su quanto riportato nel capo d'imputazione.
Ma al contempo non dobbiamo ovviamente verificare se sussista o no il reato di diffamazione. Noi dobbiamo unicamente verificare, che cosa? Se esista un nesso funzionale tra quanto viene riportato alla nostra attenzione, e non l'attività in senso generico, ma un atto specifico compiuto dalla collega. In questo caso esiste un atto non soltanto collegabile per argomento, ma un atto specifico, praticamente corrispondente nei contenuti, nei soggetti e nelle argomentazioni.

Due brevissime considerazioni in conclusione per dare modo di poter decidere serenamente e discutere serenamente. Vi è una corrispondenza totale anche nei toni, e quanto contenuto nel capo di imputazione non ci sembra che possa darci degli elementi per ritenerli, in un qualche modo, esorbitanti. Abbiamo un'unica sfumatura tra richiesta di rinvio a giudizio e rinvio a giudizio, ma che ovviamente viene poi usata indifferentemente anche con il termine denuncia, nel corso del video. Concludo dicendo che questo a parere della Giunta, e a parere della relazione che è stata votata in Giunta, è un classico caso di nesso funzionale, di sussistenza delle prerogative di cui all'articolo 68. Perfetta corrispondenza, perché altrimenti non staremmo a discutere mai di questa prerogativa.