Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 22 Novembre, 2017
Nome: 
Marietta Tidei

 

A.C. 4475

Signor presidente onorevoli colleghi, con il voto che ci apprestiamo a dare a questa ratifica che rinnova con emendamenti 4 articoli del l'Accordo RAMOGE, accordo Italo-franco-monegasco sulla tutela dell'ambiente marino costiero di una zona del Mar Mediterraneo, noi proseguiamo una felice e lungimirante intuizione di 41 anni fa dell'allora principe di Monaco Ranieri III per contrastare l'inquinamento marino nel Mediterraneo creando una zona pilota nella ricerca e salvaguardia della flora e fauna marina.

Con il tempo l'area interessata da questo accordo internazionale si è progressivamente ampliata fino a comprendere tutto il tratto costiero della regione francese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra e della regione Liguria. Un esempio di condivisione e cooperazione tra paesi, regioni e territori d'Europa davvero paradigmatico e da replicare. Un esempio ancora di quel principio di sussidiarietà di cui spesso si parla ma che poi si fa fatica a riconoscere e a introdurre come buona pratica politica e amministrativa.

Ora l'accordo RAMOGE prevede una serie di strutture e procedure che oltre al monitoraggio costante dell'ambiente marino attraverso studi e ricerche e scambi di informazione, hanno lo scopo di tenere aggiornato il Piano di prevenzione e di intervento italo-franco-monegasco sugli inquinamenti marini. Questo lavoro sulla prevenzione non può impedire il verificarsi di episodi accidentali come l'incidente che nell'aprile 1993 vide protagonista la petroliera Haven al largo di Genova. In quell'occasione i tre Stati firmatari dell'Accordo RAMOGE decisero di impegnarsi anche nella lotta contro l'inquinamento marino di origine accidentale.

A tale proposito è opportuno menzionare come tale attività si concretizzi d'allora fino ad oggi in annuali esercitazioni congiunte anti-inquinamento, che per esempio l'anno scorso si sono svolte nelle acque antistanti il Principato di Monaco e quest'anno, nel Golfo di Ajaccio, con la partecipazione di unità della nostra Marina militare e della Marina francese.

Mentre altre parti del mondo dai Caraibi all'oceano Pacifico lamentano crescenti livelli di inquinamento, fenomeni come immense isole di rifiuti di plastica, e altre forme di inquinamento, danni ambientali di cui non si riesce ad individuare alcuna responsabilità sia privata che pubblica, l'accordo RAMOGE che tra l'altro prevede meccanismi partecipativi di informazione e partecipazione del pubblico all'attuazione degli obiettivi dell'Accordo, rappresenta davvero un modello di eccellenza nella tutela condivisa e partecipata dell'ambiente e pone il nostro paese insieme agli altri membri del patto, all'avanguardia sul piano globale nelle politiche di tutela internazionale dell'ambiente.