Discussione generale
Data: 
Lunedì, 20 Novembre, 2017
Nome: 
Marco Causi

A.C. 4467

Relatore

Signora Presidente, signor rappresentante del Governo, colleghe e colleghi, l'intesa oggi all'esame dell'Aula è volta a rafforzare la collaborazione fra il nostro Paese e le autorità di Skopje in materia di sicurezza, impegnandosi le parti a prestarsi reciproca assistenza nel contrasto a una ampia gamma di reati, riconducibili alla criminalità organizzata internazionale.

La Macedonia, infatti, in ragione della sua collocazione geografica nel cuore dei Balcani, costituisce un crocevia privilegiato dei traffici internazionali di droga e oggi soprattutto di migranti ed è un luogo di interesse per le organizzazioni criminali internazionali.

L'accordo identifica come autorità competenti il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno per l'Italia e il Ministero dell'interno per la Repubblica di Macedonia.

Tra i settori di cooperazione operativa ci sono la criminalità organizzata, la produzione illegale e il traffico di stupefacenti, la tratta di esseri umani e il traffico di armi. L'Accordo definisce inoltre le modalità attraverso cui la cooperazione potrà aver luogo, includendo lo scambio delle informazioni, la formazione del personale e gli strumenti legislativi e scientifici per combattere il crimine.

Fra le ulteriori modalità di cooperazione, l'articolo 3 menziona altresì l'impiego di speciali tecniche investigative, quali le consegne controllate e le operazioni sotto copertura. L'intesa disciplina le procedure per l'esecuzione delle richieste di assistenza fra i due Paesi, con particolare attenzione ai limiti concernenti l'utilizzo delle informazioni e dei documenti.

L'Accordo prevede, inoltre, riunioni e consultazioni fra i rappresentanti delle Autorità competenti per valutare l'esecuzione dell'Accordo, ed individua le modalità di ripartizione delle spese tra i due Paesi.

Il disegno di legge, già licenziato dal Senato il 4 maggio scorso, consta di quattro articoli che riguardano l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione, la copertura finanziaria e l'entrata in vigore del testo. Gli oneri complessivi sono definiti in poco più di 152.000 euro annui, ascrivibili a spese di missione e ad attività di coordinamento e formative.

L'analisi delle compatibilità dell'intervento non segnala criticità di ordine costituzionale, né di contrasto con l'ordinamento dell'Unione europea.

L'Accordo è compatibile anche con gli altri obblighi internazionali dell'Italia, a partire dalle disposizioni delle convenzioni sulle sostanze stupefacenti, delle convenzioni contro il terrorismo adottate dalle Nazioni Unite e della Convenzione contro la criminalità organizzata transnazionale.

Confido, pertanto, in una rapida approvazione di questa intesa con la Macedonia che è impegnata in una incoraggiante stagione di rinnovamento politico, segnata dall'elezione del premier socialdemocratico Zaev che ha recentemente aperto a possibili concessioni sulla denominazione del Paese, oggetto di un lungo contenzioso con la Grecia, per poter accelerare il processo di adesione di Skopje all'Alleanza atlantica.