A.C. 1680
Grazie, Presidente. L'Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (International Development Law Organization, IDLO) è considerata un riferimento insostituibile a livello internazionale nel settore della giustizia, ed è attiva in tutto il mondo per consentire ai Governi e alle persone di riformare le leggi e rafforzare le istituzioni al fine di promuovere la pace, la giustizia, lo sviluppo sostenibile e le opportunità economiche. L'IDLO, che dal 2001 è osservatore presso le Nazioni Unite, è l'unica organizzazione intergovernativa dedicata alla promozione dello Stato di diritto e delle pratiche di buon Governo nei Paesi in via di sviluppo, in transizione economica e reduci da conflitti armati. Negli anni ha formato oltre 20 mila giuristi in più di 165 Paesi, con l'obiettivo di aumentare la capacità giuridica dei Paesi in via di sviluppo, ed ha intrapreso numerosi progetti di formazione della società civile in diversi ambiti strategici. L'Italia è storicamente fra i maggiori contributori al bilancio dell'Organizzazione, insieme ai Paesi Bassi e agli Stati Uniti, con un contributo annuo obbligatorio previsto dalla legge di ratifica dell'Accordo di sede, al quale si aggiunge un contributo volontario annuo.
L'Accordo al nostro esame riguarda in particolare il funzionamento della sede dell'organizzazione, l'immunità e i benefici anche fiscali dei funzionari dell'organizzazione stessa. La revisione dell'Accordo di sede deriva, da un lato, dal mutato quadro istituzionale interno dell'organizzazione e, dall'altro, dalla necessità di rispondere a specifiche esigenze segnalate dall'organizzazione, volte a consolidare la presenza dell'organizzazione in Italia e a scongiurare il rischio di un trasferimento della sede in un altro Paese.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, anche in considerazione del crescente prestigio internazionale dell'IDLO nel settore del diritto, della giustizia e dei benefici economici diretti e indotti, derivanti dalla sua presenza nel territorio italiano, ha pertanto negoziato l'aggiornamento dell'Accordo di sede, contenente anche l'impegno di concedere l'esenzione dalla tassazione diretta anche al personale italiano regolarmente impiegato presso l'IDLO. Con questo Accordo, l'Italia conferma il suo impegno a favore dello sviluppo dei popoli, basato sulla cooperazione internazionale e il rafforzamento del sistema multilaterale. In un mondo in profonda trasformazione, agitato da continue tensioni, lo Stato di diritto è fondamentale nel cammino verso uno sviluppo sostenibile, poiché serve a limitare, da una parte, gli effetti critici della globalizzazione e, dall'altra, a costruire società più inclusive. Il piano strategico dell'IDLO per il 2017-2020, finalizzato a creare una cultura della giustizia, incorpora pienamente gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazione Unite, con particolare riferimento all'obiettivo 16: promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l'accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli. L'IDLO, dunque, grazie al suo mandato speciale, sostiene i Paesi nello sviluppo dello Stato di diritto e, rafforzare le istituzioni in grado di proteggere i diritti umani, significa investire concretamente nel sostegno della pace. Diritti umani, pace e sviluppo sono i pilastri su cui si basa il sistema internazionale. L'IDLO, in fase di espansione tanto delle attività quando della sua membership, è una delle istituzioni internazionali ospitate nella nostra Capitale che, non dobbiamo dimenticarlo, rappresenta ormai il terzo polo dell'ONU nel mondo, dopo New York, Ginevra e prima di Vienna e Parigi. Per tutte queste ragioni, annuncio il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico.