Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 11 Aprile, 2019
Nome: 
Ivan Scalfarotto

A.C. 1469-A

Grazie, Presidente. Preliminarmente voglio richiamare quanto prima detto dal mio collega Piero Fassino sulla procedura di ratifica dei trattati internazionali. Si tratta spesso di accordi importantissimi, strategici per il nostro Paese, ma che vengono ratificati con estremo ritardo. Questo scambio di note tra Italia e Libano risale a luglio e settembre del 2016, ne stiamo discutendo ad aprile del 2019, perché, come sappiamo, la procedura prevede che tutti i trattati internazionali passino dall'Aula e, quindi, si crea fatalmente un collo di bottiglia che relega queste ratifiche in un momento nel quale l'attenzione dei colleghi è molto bassa, magari anche in situazioni nelle quali gli accordi sono estremamente importanti come in questo caso. Per cui sarebbe d'uopo, sarebbe necessario che tutti i gruppi ragionassero sulla possibilità di ratificare questi trattati e questi scambi di note, come in questo caso, in Commissione, salvo individuare trattati di particolare valenza politica, che potrebbero essere legittimamente portati in Aula.

Per quanto riguarda il merito, sarò telegrafico. È stato detto da molti dei colleghi che mi hanno preceduto, il Libano è un Paese estremamente importante per la sua collocazione geografica. Sappiamo che la stabilità politica del Libano, evidentemente, è un fattore di stabilità per l'intera area mediorientale. Sappiamo bene che il ruolo dell'Italia è stato un ruolo storicamente estremamente importante, lo ricordava prima la collega Boldrini, ben quattro volte la missione UNIFIL è stata comandata da un italiano, lo è tuttora a partire dall'agosto del 2018, abbiamo ben 1100 soldati, nostri connazionali, che sono lì in una missione di peacekeeping estremamente importante ed estremamente efficace, come accade sempre quando le nostre truppe sono mobilitate, anche in una situazione di grande apprezzamento delle popolazioni locali.

Per cui, questo Accordo, che sviluppa, consolida e rinnova un accordo - fatto addirittura nel 2004, e quindi lo rinnova ulteriormente - di collaborazione militare e non solo tra Italia e Libano, richiede che senza indugio questo Parlamento approvi e renda definitivo un accordo che, evidentemente, è estremamente positivo per il nostro Paese, per il nostro prestigio internazionale, per il ruolo che svolgiamo lì e per il mantenimento della pace in un'area del mondo che sappiamo benissimo essere estremamente delicata, che va ben al di là delle sue dimensioni perché ha un effetto su un'area estremamente più ampia. Quindi annuncio con estrema convinzione il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico.