A.C. 3944
Grazie Presidente, il disegno di legge di ratifica, che andiamo a ratificare con il voto di oggi, unico per entrambi gli accordi, rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore collaborazione economica, commerciale e politica tra l'Europa da un lato, e l'Iraq e le Filippine dall'altro.
Accanto ai benefici commerciali, il significato di questi due provvedimenti è soprattutto politico. Pensiamo all'importanza che riveste la cooperazione con l'Unione Europea per una giovane democrazia come l'Iraq, non solo in termini economico/commerciali, ma anche per il contributo al consolidamento delle istituzioni del Paese, all'insegna dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani. In questo quadro il rafforzamento del partenariato con l'UE è un passo cruciale nel processo di nation re-building che l'Iraq ha intrapreso a partire dalla liberazione dal regime di Saddam Hussein.
Ma anche dal punto di vista commerciale il partenariato stilato si sostanzia in un Accordo molto proficuo, per tutte le parti in causa.
In merito all'Iraq si tratta di un accordo che riprende le norme base dell'Organizzazione mondiale del commercio (una organizzazione della quale l'Iraq non fa ancora parte, e pertanto l'accordo in questione consente al Paese Mediorientale di fare importanti passi avanti). Contemporaneamente consente un significativo accesso al mercato per l'Unione europea e sostanziali elementi positivi, soprattutto per quanto riguarda gli appalti pubblici, i servizi e gli investimenti. Oltre ad escludere i dazi sulle esportazioni, l'accordo garantisce, infatti, adeguati livelli di trasparenza e certezza giuridica per gli operatori economici, con conseguenti vantaggi per l'Unione Europea.
Discorso analogo vale per le Filippine.
L'accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e le Filippine (Partnership and Cooperation Agreement – PCA) è il secondo che l'Unione europea conclude con un Paese membro dell'Associazione delle Nazioni del Sud- est asiatico (ASEAN), dopo quello con l'Indonesia – consentirà, una volta in vigore, di avviare la cooperazione in settori strategici quali la lotta al terrorismo, lo sviluppo sostenibile ed i diritti umani, nonché di sviluppare un partenariato di ampia portata strategica. Aspetti che risultano di particolare rilievo in una fase come quella attuale, anche perché le Filippine, da alcuni anni a questa parte, stanno vivendo una fase politica molto delicata, a causa della diffusione di movimenti di orientamento radicale islamico in diverse aree del Paese.
Sia nel caso dell'Iraq che nel caso delle Filippine il testo sul quale oggi esprimiamo il nostro parere contiene impegni precisi su un tema strategico, quello della sicurezza e della lotta al terrorismo internazionale, una piaga drammaticamente attuale per il nostro continente.
L'Europa ha tutto l'interesse a fornire il proprio supporto ai Paesi, vicini e lontani, che si trovano loro malgrado a dovere fare i conti quotidianamente con la violenza indiscriminata delle organizzazioni terroristiche.
Compresa la violenza a siti di interesse culturale. Basti pensare ai grandi crimini perpetrati a danno di opere d'arte o a tesori archeologici, la cui vendita determina proventi stratosferici alle organizzazioni terroristiche in questione. Lodevole dunque che entrambi le ratifiche prevedano forme di collaborazione in campo culturale.
Molto positivo, poi, nel caso dell'Iraq, è il fatto che l'accordo in oggetto, dedichi particolare attenzione al dialogo politico ed alla cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza ed è finalizzato a favorire la solidarietà e la comprensione reciproca su temi di interesse comune. Tra l'altro gli accordi (con entrambi i paesi) prevedono la periodica convocazione di consessi a composizione bilaterale a livello ministeriale e parlamentare che verifichino l'attuazione delle norme in vigore e che studino soluzioni per un ulteriore rafforzamento della cooperazione. Il che è espressione di una tendenza nuova, di un moderno approccio alle istituzioni. È indice della capacità di sapersi mettere in discussione, anche in qualita di legislatori, in modo da potere ovviare ad eventuali gap fra norme approvate e realtà effettiva.
L'accordo con le Filippine inoltre dedica, per la prima volta, disposizioni rigorose volte alla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea, in materia fiscale e contempla le clausole standard dell'Unione europea in materia di diritti umani, Corte penale internazionale, armi di distruzione di massa, armi leggere e di piccolo calibro, ed attua le politiche dell'Unione europea in materia tributaria e sulla migrazione.
In conclusione, l'accordo di partenariato e cooperazione con l'Iraq e quello quadro di partnerariato e cooperazione con le Filippine saranno uno strumento importante per aumentare la proiezione globale dell'Unione Europea, anche verso scenari complicati, davanti ai quali però l'UE non si tira indietro, ma anzi intende fare la differenza. L'Unione Europea, insomma, si pone come partner che intende legare l'incremento di rapporti commerciali e di cooperazione internazionale al suo storico ruolo di tutore e di promotore dei valori democratici.