Data: 
Mercoledì, 17 Luglio, 2019
Nome: 
Fausto Raciti

Grazie, Presidente. Andrea Camilleri è stato uno dei pochi scrittori italiani di successo a cui il successo è stato perdonato, perché nella tradizione della nostra cultura, soprattutto di un certo modo di intendere la cultura, quando si supera il confine della nicchia, ci si attira facilmente molte antipatie. Il mondo immaginario che Camilleri aveva costruito attorno alla sua Vigata che, in realtà, è più la Porto Empedocle dei suoi natali che non la Punta Secca dei film che siamo stati tutti abituati a vedere nel corso di questi anni, quella creazione immaginaria è stata un modo per raccontare, con il pretesto del giallo, una Sicilia che si toglieva finalmente dalle spalle l'immaginario delle stragi e che si riappropriava del sole; è stato un modo per raccontare un modo diverso di essere siciliani rispetto a quello che si era impresso nell'immaginario nazionale ed europeo. Lui ha creato personaggi assolutamente fuori dal tempo, insensibili al passare del tempo e a Camilleri devono dire grazie gli italiani, i siciliani, gli europei, perché Camilleri ha dimostrato che con la cultura si crea ricchezza. Oggi la Sicilia è meta di tour ispirati a Montalbano; i suoi luoghi che pure sono luoghi del tutto immaginari sono luoghi che hanno raggiunto l'immaginario europeo e internazionale e, grazie a Camilleri, una piccola casa editrice, allora piccola casa editrice, la Sellerio, è diventata una grande casa editrice nazionale. Camilleri ha dimostrato che c'è un modo per raccontare la Sicilia ma complessivamente il nostro Paese con un linguaggio accessibile a tutti anche se in larga parte inventato. È stato un grande autore nazionale-popolare e alla sua capacità di raccontare la Sicilia e di inventare anche una Sicilia che viene fuori dalla sua penna si è aggiunto un uomo di impegno civile, un uomo che più volte ci ha messo in guardia rispetto al rischio del ritorno del passato e spero che non sia questa la ragione per cui oggi una parte di quest'Aula ha scelto di non alzarsi al suo ricordo, perché in quella parte del suo messaggio, che pure non è solo letterario ma è anche più strettamente politico, sta un pezzo non secondario dell'eredità che Camilleri ci lascia. Quindi da parte del nostro gruppo parlamentare un ringraziamento ad un grande maestro della letteratura italiana.