Grazie, Presidente. Lo scorso 3 luglio, alla cena organizzata dal Governo italiano per il Presidente russo Vladimir Putin, tra una dadolata di mela verde e pesca e delle mezzemaniche con moscardini, gamberetti e scorfano, è documentata la presenza del signor Gianluca Savoini, presidente dell'Associazione culturale Lombardia-Russia, assurto non da ora agli onori delle cronache e non solo per i suoi buoni uffici in Russia.
Le chiedo, Presidente, a quale titolo il signor Savoini fosse tra gli invitati del Governo alla cena, se fosse l'unico esponente dell'associazione da lui presieduta presente alla cena, se abbia partecipato al Forum economico Italia-Russia convocato in occasione della visita del Presidente Putin a Roma e se vi abbia partecipato da solo o assieme ad altri esponenti della sua associazione. Sintesi: perché era lì?
Pongo queste domande in Aula, e concludo Presidente, perché credo fermamente nella separazione dei poteri e nel controllo del Parlamento, che di una democrazia liberale - finché ne avremo una, vista la progressiva spoliazione della rappresentanza perseguita con spregiudicatezza da questo Esecutivo e da questa maggioranza - è architrave e presidio per tutti i cittadini; finite le mezzemaniche, altrimenti, temo purtroppo continueranno a prevalere le mezze calzette