Forte sostegno ai redditi più bassi con l’introduzione della 14esima mensilità per chi ha un reddito personale sino a mille euro lordi mensili e via libera ad una maggiore flessibilità in uscita:
Ape sociale, con un’indennità sino a 1.500 euro lordi, corrisposta dall’Inps sino alla pensione, a determinate condizioni a chi ha almeno 63 anni e 30 di contributi se disoccupato o invalido a assiste un familiare disabile, 63 anni e 36 di contributi se impegnato in lavori particolarmente pesanti.
Ape volontaria, con possibilità di anticipare la pensione, pur con penalizzazioni, per rendere più flessibile l’uscita dal lavoro.
Pensione anticipata con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci che hanno almeno un anno di contributi prima dei 19 anni di età, se disoccupati o impegnati in lavori particolarmente pesanti o invalidi o familiari di disabile;
Innalzamento della no tax area per i pensionati a 8.125 euro
Estensione di opzione donna a tutte le lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958 e del ‘57 se lavoratrici autonome.
Estensione della platea degli esodati che, con l’ottava salvaguardia, arriva a quota 160 mila.
50 milioni per il riconoscimento della pensione di inabilità ai lavoratori esposti all’amianto.
Cumulo gratuito per superare le ricongiunzioni onerose, esteso anche alle casse professionali.
Eliminazione delle penalizzazioni per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni di età.