Nuovi finanziamenti per la ricerca e per chi la fa
Istituito il “Fondo per il finanziamento delle attività base di ricerca”, dotato di 45 milioni di euro annui, destinato a incentivare l’attività base di ricerca dei professori associati e dei ricercatori a tempo pieno delle università statali. L’assegnazione del finanziamento individuale è di 3mila euro e dovrà soddisfare il 75% delle domande presentate dai ricercatori e il 25% di quelle presentate dagli associati.
Istituito il “Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza”, dotato di 271 milioni annui. Le risorse sono assegnate sulla base dei risultati della Valutazione della qualità della ricerca (VQR) e della valutazione dei progetti dipartimentali di sviluppo. L’assegnazione delle risorse può essere destinato, fino ad un massimo del 70%, all’assunzione di professori, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. Incremento del 5% del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) su base premiale.
Inseriti coloro che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale o sono in possesso del titolo di specializzazionemedica fra i soggetti che possono stipulare contratti di ricercatore universitario di “tipo b”.
Incrementato di 25 milioni il Fondo ordinario per gli enti diricerca vigilati dal MIUR, a sostegno delle Attività di ricerca a valenza internazionale.
Autorizzata la spesa complessiva di 50 mln di euro per il triennio 2017-2019 per garantire la partecipazione italiana ai programmi di ricerca e sviluppo dell’UE e per il rafforzamento della ricerca nel campo della meteorologia e della climatologia.
Inseriti gli interventi in materia di ricerca fra le finalità del nuovo Fondo istituito nello stato di previsione del MEF per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture.
Resi strutturali gli incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all’estero, abbattendo la base imponibile a fini IRPEF e IRAP; si introduce, altresì, una nuova disciplina per agevolare potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno € 1 mln a sostegno di un progetto di pubblico interesse, nel settore, fra gli altri, della ricerca scientifica
Garanzia di accesso all’università e prosecuzione degli studi, perché nessuno resti indietro
Ridefinita la disciplina della tassazione universitaria: per gli studenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e dei corsi AFAM che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE fino a 13.000 euro, è istituita la “no tax area”. Per gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro è definita una tassazione “calmierata”. Sono inclusi nelle disposizioni anche gli studenti fino al primo anno fuori corso. I dottorandi di ricerca che non sono beneficiari di borsa di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Si compensano gli atenei dei mancati introiti con un incremento del FFO di 105 milioni di euro.
Aumentato stabilmente di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio, che verrà assegnato sulla base dei fabbisogni finanziari regionali, da attribuire entro il 30 settembre di ogni anno. Si prevede l’istituzione, in ogni regione, di un unico ente erogatore dei servizi per il diritto allo studio, nei cui organi direttivi è prevista una rappresentanza degli studenti.
Istituita l’assegnazione annuale, sulla base di requisiti di merito e di reddito, di almeno 400 borse di studio nazionali per il merito e la mobilità, ciascuna del valore di € 15.000 annui, destinate a favorire l’iscrizione a corsi universitari statali ed a corsi AFAM.
Finanziati stabilmente con 5 milioni gli interventi di orientamento pre-universitario e di tutorato, per facilitare l’accesso agli studi superiori e contrastare la dispersione universitaria.