“Con questa legge avremo più costi di gestione, più burocrazia, più oneri e incertezza per tutti gli anelli della filiera e un grande inganno per i consumatori”. Lo ha dichiarato in Aula Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, nel corso della dichiarazione di voto a proposito della Pdl sul Km0.
“Ma davvero – ha continuato – siete convinti che le imprese chiedano questo? Questa legge doveva rispondere all’esigenza di valorizzare la qualità delle nostre produzioni e la sostenibilità sul mercato, degli agricoltori e degli attori più fragili della filiera agroalimentare. Eppure, il testo trascura le fragilità strutturali del nostro comparto agricolo. Servivano, invece, politiche serie e mirate di filiera. Serviva semplificazione e una legge quadro in grado di rendere coerenti tra loro le legislazioni comunitarie e le materie concorrenti tra Stato e Regioni come l’agricoltura e il commercio. C’è poi il tema della complessità, che questo governo ci ha ormai abituato a trascurare nei provvedimenti fin qui approvati. I piccoli comuni non hanno le stesse esigenze delle aree metropolitane, così come considerare con superficialità la complessità legata ai prodotti trasformati o della ristorazione collettiva, significa non avere contezza di questi comparti così strategici.
“Le audizioni in Commissione di tutti gli attori della filiera agroalimentare avevano dato delle indicazioni chiare e unanimi, circa l’inopportunità di questa legge. Il governo, però, dimostrando arroganza e mancanza di idee è voluto andare avanti per la sua strada. Non si sa se per occupare in qualche modo il tempo del Parlamento o per l’ambizione della maggioranza di appuntarsi sul petto delle stellette. L’unica cosa certa è che questa legge oltre ad essere priva di qualsiasi utilità, complicherà la vita degli operatori e danneggerà i consumatori attraverso messaggi confusi" conclude.