“Quella sull’ Agricoltura Sociale è una legge apripista in Europa, d’esempio per un approccio all’agricoltura che guardi al contempo allo sviluppo e alla sussidiarietà nell’ottica di una Ue che nel futuro non sia solo sinonimo di burocrazia ed economia”. Lo ha dichiarato il capogruppo Pd in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio che aggiunge: “L'approvazione definitiva di questa pdl in commissione Agricoltura è un importante risultato politico, frutto di condivisione dentro la maggioranza e di una costruttiva dialettica con l’opposizione.
Il testo amplia e valorizza il ruolo multifunzionale dell'impresa agricola, arricchendola di una funzione sociale destinata a preannunciare un nuovo modello di welfare comunity, nel quale la realtà produttiva si incontra con il mondo della sofferenza fisica e psichica per creare migliori condizioni di inclusione sociale.
La legge definisce sotto il profilo civilistico, nel rispetto delle competenze regionali, l’attività di agricoltura sociale esercitata dagli imprenditori agricoli, qualificandola come attività agricola per connessione. Ma valorizza, altresì, anche le attività del ricco e articolato mondo delle cooperative sociali, il cui fatturato sia in prevalenza derivante dall’attività agricola”.
“Questa iniziativa legislativa, infine – conclude Oliverio – è coerente con gli obiettivi della nuova politica europea per lo sviluppo rurale che incentiva la creazione di imprese agricole soprattutto di giovani e donne. Una legge che valorizza il ricco mondo delle realtà associative che già operano e che vuole ulteriormente stimolare un’agricoltura che metta al centro la persona, a partire dalla necessità di una sempre maggiore integrazione e inclusione".