E’ stato approvato ieri alla Camera un decreto importante relativo al comparto agricolo che mira al sostegno dei settori in crisi e alla razionalizzazione delle stutture ministeriali, segno della grande attenzione che Governo e Parlamento riservano ad un settore che sta affrontando grandi difficoltà in questa stagione critica.
Tra i settori in difficoltà cui viene data grande importanza troviamo il comparto lattiero-caseario, giustamente da accompagnare nella transizione tra il sistema delle quote e la gestione del settore senza più limitazioni. Afferma il deputato PD Taricco: «Nel decreto è inserita la previsione che i produttori possano pagare il prelievo dovuto a causa dell'eccedenza di latte prodotto nell'ultima campagna lattiero-casearia di applicazione del regime delle quote-latte, in tre rate annuali senza interessi. Inoltre, sempre per l'ultima campagna lattiero-casearia di applicazione del regime delle quote, nel caso in cui residuino disponibilità finanziarie rispetto alle restituzioni dovute ai sensi della normativa vigente, è ammessa la compensazione anche per le aziende che hanno superato il 6% della propria quota individuale e con priorità per classi di prodotto fino ad oltre il 50 per cento il proprio quantitativo, purché nel limite del 6 per cento del quantitativo».
Passo importante è la previsione che AGEA possa provvedere alla riorganizzazione di SIAN (Sistema informatico agricolo nazionale), passando ad una gestione del sistema direttamente, attraverso una società totalmente pubblica o attraverso l'affidamento a terzi, selezionati attraverso una procedura pubblica.
Inoltre, viene introdotta una nuova disciplina delle organizzazioni interprofessionali, associazioni private che raggruppano le organizzazioni nazionali rappresentative di un'attività economica nelle varie fasi legate alla produzione, al commercio ed alla trasformazione di un determinato prodotto agricolo.
«Altra scelta assolutamente importante – continua Taricco – è l’istituzione del Fondo per sostenere la realizzazione del piano di interventi nel settore olivicolo-oleario, un fondo di 4 milioni di euro per il 2015 e 14 milioni di euro per gli anni 2016 e 2017. Ma non solo: sono state indicate anche le finalità del Piano di interventi che vanno dall'incremento della produzione attraverso il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi culturali, al sostegno all'attività di ricerca, alla valorizzazione del made in Italy, al recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa, all'incentivo all'aggregazione degli operatori della filiera».
Viene autorizzata, per le aziende agricole, non coperte da polizze assicurative agevolate, la richiesta di contributi compensativi a carico del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura per eventi alluvionali e in caso di avversità atmosferiche particolarmente gravi (che abbiano raggiunto almeno l'11 grado della scala Beaufort), verificatisi tra il 2014 e la data di emanazione del decreto in esame, con intervento che potrà riguardare anche infezioni di organismi nocivi ai vegetali negli anni 2013, 2014 e 2015 con priorità a quelli legati alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa, del Cinipide del castagno (per i quali è prevista un criterio di priorità a favore delle imprese che adottano metodi di lotta biologici) e della flavescenza dorata.
E' stata poi introdotta una norma per rafforzare la trasparenza nelle relazioni contrattuali nelle filiere agricole, prevedendo che un decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali istituisca Commissioni uniche nazionali per le filiere maggiormente rappresentative, chiamate così a determinare quotazioni di prezzo alle quali far riferimento nei contratti di compravendita e cessione dei prodotti agroalimentari.
«Si tratta di un buon decreto – afferma Taricco - con norme utili e importanti per ammodernare il settore agroindustriale e aiutarlo a strutturarsi in modo da poter affrontare le sfide che questa stagione pone al settore. Il passo importante adesso è il passaggio al Senato dove si spera riceva presto il via libera».