• 27/11/2019

Post su Fb di Gianluca Benamati, vicepresidente del Pd della Commissione Attività produttive della Camera

La vicenda Alitalia è quindi giunta al punto di svolta. Dopo 30 mesi di commissariamento, dopo la decisione del passato governo di fare intervenire FS per costruire una cordata di salvataggio dell’azienda, ad oggi nulla vi è di concreto. Trascorsi mesi in discussioni inutili, di cui sarebbe scorretto dare responsabilità a questo governo, il re è nudo.” Così l’on. del Pd  Gianluca Benamati,  vicepresidente della commissione Attività Produttive. Per Benamati, “Atlantia, Fs, Delta sono tasselli di un mosaico che non si è mai composto. E il problema rimane quello che era 30 mesi fa.” il parlamentare dem si chiede se “vi sono ancora un ruolo e un valore per una compagnia come Alitalia. Ora – scrive-  la risposta non può essere più procrastinata.” “Da un lato- prosegue Benamati -  c’è la via del fallimento, dall’altra la via di un risanamento che non può avvenire senza costi economici e aziendali. Ciò che non si può fare è non decidere, mantenendo le attuali condizioni di un’azienda che perde un milione al giorno. “Per Benamati, “è chiaro che il sistema FS-Delta non è stato in grado di articolare in questi mesi una proposta industriale seria. E altrettanto vero che Lufthansa chiede una riorganizzazione preventiva dell’azienda prima di impegnarsi. Ad oggi una sola alternativa si frappone al fallimento dell’azienda. Che lo Stato trasformi l’attuale amministrazione straordinaria, da procedura conservativa al fine di vendere il complesso aziendale così come è, in un processo di ristrutturazione per riportare in equilibrio i conti.” In conclusione, scrive Benamati, “un‘operazione di ristrutturazione aziendale per un marchio che ha ancora un valore, un mercato e una grande potenzialità. In questa fase, si potrebbero anche definire le giuste alleanze e posizionare la compagnia nel corretto segmento di mercato per darle prospettive. A quel punto anche una cessione parziale o totale potrà essere vincente. Vi sono esempi nel mondo di ristrutturazioni del traporto aereo in questo senso. Ma servono scelte, capacità manageriale e coraggio anche per i costi sociali. Ma l’alternativa – è la conclusione del rappresentante del Pd -  è la fine di una grande azienda e la perdita di posti di lavoro e anche di competitività del Paese.”

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