• 22/01/2018

“Questa legislatura è stata tra le più importanti per i risultati in campo ambientale con l’approvazione di provvedimenti attesi da tempo e che  segnano una svolta per le politiche del nostro Paese in materia di sviluppo sostenibile. E’ anche merito del lavoro svolto dai parlamentari del PD e in particolare  di quelli della Commissione  Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.

Per quanto riguarda un sintetico bilancio delle mie attività sono fiero  dei risultati ottenuti. Sono il parlamentare  che ha visto il varo del maggior numero di  leggi a sua prima firma: 4 su un totale di 92 leggi di iniziativa parlamentare: Ecoreati;  valorizzazione dei Piccoli Comuni; Riforma delle Agenzie Ambientali; Commissione d’inchiesta sui rifiuti. Tre le leggi a mia prima firma sono state votate alla Camera e si sono fermate al Senato: Cosmesi sostenibile;  Commercio equo e solidale;  Cannabis a uso medico.

Vari provvedimenti sono stati approvati con maggioranze molto più ampie di quelle che sostenevano il governo, mi riferisco anche alla legge sugli Ecoreati, a quella per la valorizzazione dei  Piccoli comuni  e alla riforma delle agenzie ambientali  e per questo ringrazio tutti coloro che si sono impegnati al di là delle rispettive appartenenze.  La legge sugli Ecoreati e quella sui Piccoli Comuni sono, in particolare,  il frutto di un lungo lavoro iniziato venti anni fa e portato avanti con  associazioni e movimenti, in primis Legambiente, l’Anci, la Coldiretti e tanti altri.

Tra le misure sempre a mia prima firma introdotte in vari provvedimenti mi preme ricordare il divieto  alle microplastiche nei cosmetici e per i cotton-fioc non biodegradabili introdotto nell’ultima legge di bilancio, l’Italia è il primo paese a farlo; il divieto di fracking  e il  Baratto amministrativo;   il  Monitoraggio su AirGun; il Débat Public sulle grandi infrastrutture.

Credo di avere dato un contributo fondamentale al rafforzamento di misure di sostegno all’edilizia in chiave di innovazione qualitativa, di efficienza energetica e di sicurezza. Ci tengo quindi a ricordare il  successo del Credito di imposta  e dell’ecobonus,  la nascita del Sismabonus per la messa in sicurezza degli edifici in tutta Italia  e l’introduzione del bonus per il verde urbano. Sempre in tema di ricostruzione post-terremoto, inoltre,  la destinazione per dieci anni della quota statale dell’ 8x1000 per beni culturali  al ripristino di quelli colpiti dal sisma. 

Importante anche il lavoro svolto  dalla Commissione sulle “Disposizioni in materia di ambiente per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (cd. Collegato Ambientale) e  il contributo sulla  Strategia Energetica Nazionale che ha consentito, tra l’altro,  l’anticipo al 2025 dell’eliminazione del carbone nella produzione di energie elettrica.

Un impegno costante  e concreto per un’Italia che vuole  e che può affrontare a testa alta le sfide del futuro”.

Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sui risultati della Legislatura.