• 04/07/2020

Il Fondo per il sostegno alle popolazioni e alle imprese residenti nei comuni svantaggiati delle aree interne italiane viene incrementato di 30 milioni. Lo ha deciso la Commissione Bilancio della Camera, approvando nella serata di ieri venerdì 3 luglio l’emendamento presentato in tal senso dal Partito Democratico (a prima firma del deputato Enrico Borghi).
Grazie a questa iniziativa, viene portata complessivamente a 90 milioni la dotazione del Fondo per sostenere iniziative di enti pubblici e imprese finalizzate a contrastare lo spopolamento, la deprivazione sociale e l’invecchiamento dei comuni più emarginati d’Italia.
L’emendamento Pd, oltre ad incrementare il fondo, stabilisce che sarà un decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro del Sud e della Coesione Territoriale, ad emanare un decreto per la ripartizione delle risorse. Gli interventi che potranno godere del sostegno finanziario saranno l’adeguamento di immobili da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali; l’avvio di attività commerciali, artigianali ed agricole; la concessione di contributi per il trasferimento della residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne (il cosiddetto “incentivo insediamento”). Il testo di legge, inoltre, dispone la possibilità nei Comuni svantaggiati delle aree interne di concedere alle persone fisiche immobili pubblici in comodato d’uso gratuito, da adibire ad abitazione principale, nonchè la concessione in uso gratuito di locali appartenenti al patrimonio pubblico, al fine di esercitare ogni forma di lavoro agile, con oneri manutenzione a carico dei concessionari.
“Si tratta-osserva il primo firmatario dell’emendamento, on. Enrico Borghi- di un un’ulteriore rafforzamento della strategia a sostegno delle aree interne, perchè l’emergenza COVID19 ci dice che ci sono tantissimi Italiani che in presenza di servizi e di pari dignità sarebbero pronti a ripopolare questi paesi, contribuendo in tal senso ad un equilibrio ambientale, demografico e democratico del Paese. Questo è un ulteriore tassello di un mosaico che vogliamo continuare a comporre, dando seguito alle previsioni della legge nazionale sui piccoli comuni che abbiamo voluto nella scorsa legislatura e colpevolmente bloccata dalla Lega al governo, ed è uno degli elementi con cui ci presenteremo agli Stati Generali della Montagna previsti per fine luglio a Roccaraso”.