La vice presidente della Camera e parlamentare umbra: stemperare le tensioni e riprendere il confronto. Fare chiarezza su scontri
“Il futuro dell’Ast di Terni non riguarda soltanto i lavoratori di quella fabbrica ne' solo la città di Terni o la regione Umbria. Il destino di AST coinvolge l'intero settore della siderurgia del nostro Paese e influenza il futuro dell'industria manifatturiera italiana. Per questo è importante che, dopo le parole del Presidente Renzi alla delegazione delle RSU incontrata domenica a Firenze, anche la ministra Guidi oggi a Montecitorio abbia ribadito l'attenzione e l’impegno costante del Governo perché possa riprendere il confronto tra le parti e si possa raggiungere una mediazione positiva”.
Lo ha detto la vice presidente della Camera e parlamentare umbra Marina Sereni, dopo aver ascoltato la ministra dello Sviluppo economico.
“Il ruolo dell’esecutivo, come ha giustamente sottolineato il collega Verini, non può essere super partes perché la vertenza parte da un piano della Thyssen del tutto inaccettabile. L'obiettivo del Governo italiano – continua - è quello di ottenere un nuovo piano industriale, che passa per il mantenimento di due forni in produzione, per investimenti certi e verificabili e per la riduzione dell'impatto sul l'occupazione e sui lavoratori”.
“Siamo sicuri che di fronte ad un piano industriale credibile, che garantisca il futuro e la competitività dell'impianto, le organizzazioni dei lavoratori sapranno assumersi le loro responsabilità. Per questo è urgente che arrivino segnali chiari, che vengano pagati gli stipendi, che l'azienda compia passi concreti per stemperare le tensioni di questi mesi e riprendere il confronto. E proprio perché siamo di fronte ad una vertenza difficile e dura - conclude - è indispensabile che si faccia al più presto piena chiarezza sui fatti accaduti questa mattina”.